La follia della guerra. No more war, only love

La follia della guerra

Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.
Albert Einstein

Svegliarsi ogni mattina, quando lo stomaco mi ha lasciato dormire, e correre ad accendere la televisione per sapere com’è andata la notte in Ucraina, con la città di Kiev sotto assedio. Leggere dell’Europa e dell’ultimo tabù caduto con l’invio di armi offensive – esistono armi solo difensive? – a un paese terzo per sostenere la sua resistenza. Sentire dall’altra parte l’ordine brutale di allertare i sistemi nucleari, come se lo scempio di Chernobyl nell’allora Unione Sovietica non avesse insegnato proprio niente. Men che meno due sanguinarie e rovinose guerre mondiali che hanno già devastato popolazioni e territori, non solo europei. Com’è possibile ritrovarsi in questa follia?!
Quando studiavo Macroeconomia e Finanza all’università, tra i tanti concetti a latere delle lezioni, c’era la convinzione che nel futuro le guerre si sarebbero combattute solo sui mercati, di merci e di capitali. Un male comunque, se si pensa ai sacrifici a cui sono sottoposte alcune nazioni, ugualmente stremate dalla povertà, dalla mancanza di lavoro e dai salari ridotti all’osso. Ma niente più fucilate alle spalle, niente più carri armati, niente più bombardamenti nella notte, e soprattutto atomiche che desertificano l’avvenire delle generazioni. Sebbene sia comunque ingiusto che il patrimonio di pochi, a volte anche un solo loro starnuto alla stampa economica, decida poi il corso della vita di molti, lo preferisco alle armi dirette.
Per quanto strano possa apparire, persino a me stessa, in qualche modo mi ha fatto meno paura la pandemia, dalla quale stiamo faticosamente cercando di uscire, che lo spettro della guerra all’orizzonte. Una sensazione istintiva, legata alla volontà delle persone. Un virus sconosciuto è un nemico subdolo e invisibile, una tragica fatalità dell’evoluzione, un destino beffardo contro tutte le nostre scoperte e tecnologie, che miete vittime ferocemente, questo lo so, l’ho visto con i miei occhi. Eppure ho anche vissuto la collaborazione e l’assistenza, lo sforzo estremo di combattere la malattia e salvare quante più vite possibili. Il buono dell’uomo contro le avversità della natura.
Ma la guerra? La guerra voluta e desiderata dall’uomo stesso non riesco a concepirla. Non in quei paesi che si definiscono “civili”. E mi spaventa perché dalla follia che abbraccia i mitragliatori per risolvere i contrasti non sai davvero cosa aspettarti, può sorprenderti peggio dell’espansione di un virus. Le storie dell’orrore vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale non sono sufficienti a comprendere i pericoli e le assurdità di un conflitto armato? L’essere umano che mostra la sua peggiore faccia, si abbassa agli istinti più animaleschi, sparge sangue e disperazione quasi gioendone, in una lotta per la sopravvivenza che non ha alcuna motivazione.
In fondo è per questo che non riesco a leggere romanzi storici, specie se con l’ambientazione dei due conflitti mondiali. Non riesco a sopportare il dolore di tutte quelle morti, inutilmente perdute nei campi di battaglia. O in quelli di prigionia. Non riesco a tollerare l’idea di cognomi perduti per sempre, di famiglie sterminate senza nemmeno una lapide in loro memoria. Non riesco a reggere il peso del male disseminato in quell’epoca, delle ingiustizie perpetrate sotto chissà quale stupido vessillo.
Non conosco la situazione geopolitica delle zone colpite in questo momento, non mi è mai piaciuta la Storia, ma anche chi studia da decenni le relazioni complicate di quei paesi fatica a capirci qualcosa. Se non sei nato lì, se i tuoi avi non hanno cavalcato quelle terre per molte generazioni addietro, se non conosci in profondità usi e costumi, non puoi nemmeno comprendere cosa vogliono e di cosa hanno paura.
Arduo determinare torti e ragioni delle parti, chi ha cominciato per primo a ostacolare l’altro, chi ha abbandonato il dialogo e ha chiuso le porte al compromesso, chi si è davvero adoperato per raggiungere degli accordi, senza chiedere in cambio l’impossibile.
Ma chi spara per primo, sostituendo le pallottole alle parole, non può avere alcuna ragione.
Nessuno vuole una guerra. Nessuno vuole questa stupida follia.

I Dissennatori sono le creature più disgustose della terra. Infestano i luoghi più cupi e sporchi, esultano nella decadenza e nella disperazione, svuotano di pace, speranza e felicità l’aria che li circonda. Perfino i Babbani avvertono la loro presenza, anche se non li vedono. Se ti avvicini troppo a un Dissennatore, ogni sensazione piacevole, ogni bel ricordo ti verrà succhiato via. Se appena può, il Dissennatore si nutrirà di te abbastanza a lungo da farti diventare simile a lui… malvagio e senz’anima. Non ti rimarranno altro che le peggiori esperienze della tua vita.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, J.K.Rowling

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Comments (28)

Daniela Bino

Mar 01, 2022 at 12:16 PM Reply

Cara Barbara, anch’io sono preoccupata per l’evoluzione della vicenda. Troppi interessi in ballo e troppi arroganti che “giocano” alla guerra. Questa escalation non mi piace e nemmeno la poca volontà di fare la cosa umanamente giusta.
Il parallelo con i dissennatori è più che corretto: le creature più disgustose della terra. I nostri sono ovunque. Che tristezza!

Barbara Businaro

Mar 01, 2022 at 11:49 PM Reply

Non so se confidare nell’intelligenza dei magnati russi, che per salvaguardare i propri interessi economici potrebbero fermare quest’assurdità. O se sperare in un blocco informatico da parte di Anonymous. Perché sinceramente certe affermazioni partite dall’Europa mi sembrano più pericolose delle armi. Sembrano aizzare gli animi, invece di riportarli alla pace. 🙁

IlVecchio

Mar 01, 2022 at 6:00 PM Reply

Nessuno vuole conoscere l’orrore della guerra. Con l’eccezione di chi la guerra la comanda da un alto scranno, senza nemmeno una ferita se non quella dell’orgoglio.

Barbara Businaro

Mar 01, 2022 at 11:49 PM Reply

Già. A morire sul campo sono sempre i più poveri…

Luz

Mar 01, 2022 at 6:29 PM Reply

Anch’io ho le stesse perplessità, una sensazione di incredulità. Abbiamo studiato pagine di Storia in cui questi eventi apparivano così lontano, fuori dalle logiche contemporanee. Bisogna fare i conti con un mondo che oggi sarebbe in grado di fare una guerra del tutto diversa, anche solo giocata su dinamiche di alta finanza. Fa paura. Anche se non quanto la remota possibilità dell’uso di armi letali.

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 12:00 AM Reply

Abbiamo dato per scontato che di aver imparato tutti la lezione delle due guerre mondiali. Invece no.
Per noi è impensabile l’idea di combattere per… un confine? un’alleanza? la supremazia? Ma in quelle zone, sia dall’una che dall’altra parte, la guerra armata fa ancora parte delle loro vite. E potrebbero travolgerci.

Giulia Mancini

Mar 01, 2022 at 7:10 PM Reply

Sono così disincantata che non mi aspetto più nulla di buono dal mondo, nel 1989 quando cadde il muro di Berlino mi illusi che si aprisse un’epoca nuova. Dopo aver vissuto adolescenza e giovinezza nell’incubo della guerra fredda per un po’ mi ero illusa che non ci fosse più posto per le follie distruttive umane. Non è così purtroppo. Quello che mi spezza il cuore è il pensiero dei bambini indifesi che soffrono questa situazione…

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 12:05 AM Reply

Oggi sono arrivati due bus di bambini ucraini orfani qui a Padova. Perché anche gli orfanotrofi sono stati messi in pericolo dalle bombe. Senza famiglia e in un paese straniero, altra cultura, tradizioni, lingua. E poi ci sono i bambini in viaggio a piedi per attraversare il confine e rifugiarsi nelle nazioni vicine. Come glielo spieghi a un bambino l’atrocità della guerra?! 🙁

Sandra

Mar 01, 2022 at 11:13 PM Reply

Qualcosa di terribile sta accandendo sull’uscio dell’Europa. Il mio cuore è davvero straziato, il giorno dell’invasione Natallia ha compiuto 18 anni! E sta lì, in un paese sotto dittatura alleato alla Russia, ma fisicamente vicinissima all’Ucraina. Quante volte in questi giorni ho sentito parlare di Gomel, lì c’è l’aeroporto da cui partì lei. Questo conflitto mi colpisce quindi doppiamente. Ho aderito a una raccolta di beni di prima necessità, sono andata alla parafarmacia con la lista pubblicata dall’associazione che venerdì partirà per l’Ucraina, il mio budget e detto “scegliete cosa darmi”, fatto una scatola che ho portato al punto di ritiro, fortunatissimamente a 100 metri neanche da casa mia. Questo è quello che possiamo fare, oltre a essere grati per ogni istante in pace, e evitare di informarci qua e là senza troppo criterio nè controllo delle fonti, perché girano un sacco di notizie false, ahimè anche in profili autorevoli.

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 12:32 AM Reply

Oh Sandra, non avevo pensato alla tua Natallia, la bambina bielorussia che hai ospitato anni fa per il soggiorno curativo. Ma in effetti sono quelle le regioni colpite dalla nuvola tossica di Chernobyl. E la vecchia centrale è proprio lì. Tremo se penso a quello che potrebbe succedere su per errore fosse colpito il nuovo sarcofago… Catastrofe sopra catastrofe.
Sì, in rete e pure in qualche canale televisivo girano parecchie sciocchezze. Anche perché, oltre alla guerra economico-finanziaria, c’è pure quella dell’informazione, per spostare il consenso popolare sull’uno o l’altro dei contendenti.

Speranza

Mar 02, 2022 at 6:14 AM Reply

È terrificante. Non avrei mai pensato che dopo due anni di pandemia ci saremmo trovati incollati alla tv per seguire notizie di guerra.

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 8:37 PM Reply

Ne usciremo migliori, dicevano…
Purtroppo la vita umana non ha lo stesso valore per tutti. Per qualcuno si può sacrificare facilmente.

Marina

Mar 02, 2022 at 11:42 AM Reply

Siamo tutti terrorizzati dalla minaccia di una guerra che lascerebbe pochi sopravvissuti, anche perché la decisione è in mano a un uomo che è pronto a morire pur di non cedere di un millesimo di fronte a chi lo incalza. So che quello che Putin sta facendo è terribile, ingiusto, disumano, tutto vero, ma sono abituata a guardare a 360 gradi e la prima cosa che ho fatto, quando il conflitto è scoppiato, è prendere quante più informazioni possibili, schivando le fake news, che ormai sono un must della comunicazione. Ci sono delle ragioni che partono da lontano e ci sono guerre che hanno distrutto vite di cui l’opinione pubblica sa poco. Non ci sono colpevoli e innocenti assoluti e la NATO, la stessa Ucraina, non penso possano scagliare la prima pietra. L’unica cosa che mi sgomenta e rafforza ogni giorno la mia preghiera è sapere che in ogni caso chi fa le spese di tutto questo schifo è sempre la popolazione civile, a qualunque città appartenga e quello che rimprovero alla comunità che empatizza oggi con gli ucraini è la mancanza di imparzialità quando erano questi a strappare la vita di uomini, donne e bambini nei territori in cui facevano una guerra che non ha avuto la stessa risonanza mediatica.

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 10:21 PM Reply

Puoi prendere tutte le informazioni che vuoi, ma quelle valide sono a disposizione solo dei servizi segreti, delle varie intelligence, dei comparti militari e di sicurezza, non sono certo condivise col popolo semplice. In questo momento, le informazioni sono vantaggio tattico e quando sono pubbliche, sono già vecchie. Senza contare che sono volutamente pilotate, sia da una parte che dall’altra. L’unica certezza è l’attacco armato, quello non l’ha smentito nessuno, anzi direi che chi ha cominciato questa guerra vanta la propria forza.
Sulle ragioni che partono da lontano dissento categoricamente. In quelle zone si sono susseguite varie battaglie, invasioni, ribellioni, repressioni, accordi e disaccordi. Ma per quanto ancora continueremo a tirare fuori il passato per propinare nuove guerre alle popolazioni?! Se vogliamo trovare delle ragioni per combattere nella storia di ogni popolo, allora non si salva nessuno. A partire da Caino e Abele, chi vuole troverà sempre delle scuse per muovere guerra a qualsiasi altra nazione e possiamo dimenticarci per sempre la pace. Se i figli devono pagare le colpe dei genitori in una catena perpetua, la pace non esisterà mai. Qualcuno deve rompere questo circolo vizioso.
Fermo restando che da una superpotenza come la Russia mi aspettavo pure qualcosina di meglio. Posso comprendere benissimo il loro fastidio per avere la NATO ai propri confini (e personalmente ritengo sarebbe proprio bene che l’Ucraina rimanesse neutrale, per quanto una nazione dovrebbe essere libera di stringere le alleanze che ritiene opportune), ma non c’erano altri mezzi economici, finanziari, energetici, commerciali per far sentire la propria voce? Probabilmente sarebbero stati più efficaci, senza mettere nel conto le morti civili.

Marina

Mar 03, 2022 at 2:13 PM Reply

Quando parlo di conflitti che affondano le loro radici in tempi passati, mi riferisco ai peccati che anche l’Ucraina ha commesso o forse abbiamo cancellato le sue colpe quando ha trucidato alla stessa maniera la popolazione del Donbas? 14 mila morti russi di cui non fregava niente a nessuno. La guerra è guerra sempre e non c’entra la catena di ritorsioni che non avrebbe così mai fine, non giustifico nulla, sono guardinga verso il sentimento univoco della collettività che si schiera senza fare considerazioni obiettive.

Barbara Businaro

Mar 03, 2022 at 4:42 PM Reply

Appunto: la guerra è guerra sempre. Quindi non la vogliamo mai finire? La giustificheremo sempre con il passato? Morti chiamano morti?
Che considerazioni obiettive vuoi fare poi quando gli unici che conoscono i numeri veri sono quelli che vivono laggiù su quei confini, e da una parte e dall’altra? Credi che loro, i civili, che risiedono di qua o di là di una righetta insulsa su una mappa disegnata da altri, quelli che vogliono solo andare a lavorare, comprarsi una casetta, avere dei figli e godersi la vecchiaia, la vogliano davvero questa guerra? Nemmeno noi la vorremmo.
Nessuno dimentica i morti, anche se non sono al telegiornale tutte le sere e se non c’è una giornata della memoria specifica per loro. Ma non si potrà mai avere la pace finché non si molla un punto sulla questione e ci si siede a un tavolo, senza avere le bombe sopra la testa.
E mi ripeto: se fosse stato più furbo, Putin avrebbe già ottenuto quello che voleva senza spostare nemmeno un furgoncino. Non aveva bisogno di lustrare l’artiglieria pesante.

Roberto

Mar 05, 2022 at 10:35 AM Reply

Burkina Faso (scontri tra etnici), Egitto (guerra contro militanti islamici ramo Stato Islamico), Libia (guerra civile in corso), Mali (scontri tra esercito e gruppi ribelli), Mozambico (scontri con ribelli RENAMO), Nigeria (guerra contro i militanti islamici), Repubblica Centrafricana (spesso avvengono scontri armati tra musulmani e cristiani), Repubblica Democratica del Congo (guerra contro i gruppi ribelli), Somalia (guerra contro i militanti islamici di al-Shabaab), Sudan (guerra contro i gruppi ribelli nel Darfur), Sud Sudan (scontri con gruppi ribelli)

Roberto

Mar 05, 2022 at 10:38 AM Reply

Scusate, il mio post è largamente incompleto, involontariamente ne ho cancellato un pezzo, lo riscriverò ma adeso scappo al lavoro, ciao a tutti.

Barbara Businaro

Mar 07, 2022 at 7:23 PM Reply

“Maestra, ha cominciato lui!”
“E tu…perché hai continuato?”

Roberto

Mar 02, 2022 at 5:26 PM Reply

Purtroppo nessuno di noi è innocente. Le guerre, dall’inizio del mondo, accadono per un solo motivo, il denaro. Dopo lo smembramento dell’Unione Sovietica l’Europa ha iniziato ad espandersi a est consentendo a Nazioni come Polonia,Ungheria, Romania, Moldavia e Slovacchia che nulla avevano a che fare con l’ideale europeo, di entrare nell’EU. Dal punto di vista economico, politico e sociale non hanno portato nulla. Restava l’Ucraina, stato cuscinetto tra Russia ed Europa. L’ex granaio del mondo, il nostro fornitore di gas. C’è stata poca lungimiranza in tutto questo, era chiaro che un uomo come Putin, abituato ad usare la frusta si innervosisse. Era rimasto solo. Oggi è facile condannare, esecrare, lo fanno tutti, persino la Meloni e Salvini. Le guerre sono il male peggiore del mondo, Putin si comporta da nazista, probabilmente non durerà a lungo. Almeno spero. Una guerra nucleare è impensabile, però vi chiedo: non vi sentite un pochino responsabili anche voi per avere chiuso gli occhi di fronte ad una situazione internazionale sconcertante come quella di pochi giorni fa? E non vi sentite manipolati dalle informazioni senza immagini? Durante la guerra USA-Iraq vedevamo persino i filmati dei soldati in bagno. Oggi nulla, solo immagini di repertorio o il giornalista in una piazza deserta. E le immagini della guerra? Continuo a leggere che Kiev è sotto assedio e non vedo i carri armati. Non voglio certo negare la gravità della situazione, ma qualche dubbio mi viene….vi prego, non mi fraintendete, vorrei solo capire e vedere.

Luz

Mar 02, 2022 at 6:52 PM Reply

Roberto, ho le tue identiche perplessità. Perché non si vede NULLA di quanto sta accadendo? C’è qualcosa di strano, e non voglio pensare a una manipolazione di questa portata…

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 10:36 PM Reply

No, non mi ritengo responsabile per aver chiuso gli occhi, perché ce li ho aperti, ma non cambia nulla. I popoli non sono i loro governi. Lo sappiamo bene noi Italiani, figuriamoci come quei governi, che non ammettono alcun dissenso di piazza, possono rappresentare la volontà popolare. Non sono convinta che i Russi vogliano questa guerra, anche se in questo momento l’informazione che ricevono è solo quella di Stato.
Non ho bisogno di immagini di guerra (anche perché quelle dell’Iraq potevano essere false, come lo erano le armi di distruzione di massa mai trovate…), mi bastano i profughi che scappano dal loro paese natale. Quale persona fuggirebbe disperata se non si sentisse in pericolo?! E poi perché non dovrei credere alla guerra, quando lo stesso potere russo è lì che se ne vanta? Anche se la sta passando come una “straordinaria azione di pace” (e questo gliel’ha insegnato qualcun altro eh), non ha mai smentito lo schieramento militare, le colonne di carri armati e i bombardamenti.

Roberto

Mar 07, 2022 at 5:53 PM Reply

Sono d’accordo con @Darius, avere informazioni che rispecchino la realtà è difficile. Ribadisco quanto scritto sopra, l’Europa ha chiuso gli occhi. Gli USA, Trump presidente, volevano la distruzione dell’Unione, a Biden siamo più simpatici perchè gli conviene.
L’Ucraina insiste nel chiedere l’annessione alla Nato ben sapendo che è impossibile, si scatenerebbe la terza guerra mondiale, così come se venisse istituita la no fly zone. Come se ne esce? Con 15 centrali nucleari possibili obbiettivi lo scenario è tragico, in questo Putin è stato furbo, ma come disse qualcuno “prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria”, non ricordo se Andreotti o Craxi. Spero sempre che le trattative portino almeno ad una tregua.

Non mi piace la tv del dolore con continue interviste ai rifugiati, donne e bambini, lasciateli in pace. Se Putin è ancora in sè capirà presto che ha una forte opposizione interna e gli conviene fare retromarcia, da 10 giorni leggo che Kiev è sotto assedio. Kiev non è assediabile, ci sono solo 5 ingressi presidiati.
Possono solo tentare il colpo di mano per far fuori Zelens’kyj e mettere un fantoccio russo al suo posto, ma al momento la vedo dura. Pace a tutti.

Barbara Businaro

Mar 07, 2022 at 7:38 PM Reply

Non mi ci metto a provare dei pronostici. Non sono uno stratega militare. Non sono un politico agli alti livelli. Non sono un esperto di relazioni internazionali. Non sono nella testa di Putin (e magari è un bene). Non so nemmeno a che Santo votarmi, se non pregare insieme a papa Francesco.
“È una volpe, ma prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria” è una frase di Bettino Craxi riferita a Giulio Andreotti.
Ma sai quanti danni può fare una volpe prima di finire in pellicceria?

Brunilde

Mar 02, 2022 at 6:21 PM Reply

Non ci sono parole, solo sgomento.
Sono convinta che la maggior parte delle persone che vivono in Russia non capiscano e non condividano questa guerra.
Non so quanti diciottenni russi dovranno ancora morire in battaglia, quanti bancomat dovranno prosciugarsi, quante famiglie trovarsi in povertà ( o quanti magnati a malpartito con i loro affari ) prima che qualcosa accada, e la Russia si liberi da un tiranno psicopatico.

Barbara Businaro

Mar 02, 2022 at 10:47 PM Reply

Non credo che la maggior parte dei russi abbia modo di accedere a informazioni che non siano di regime. Anche i social media sono sottoposti a rigido controllo, quindi chi non sa come aggirare l’ostacolo (usando collegamenti diretti con provider internet stranieri) non avrà alcun contraddittorio all’idea di “un’azione di guerra necessaria per la sicurezza del paese”. Non lo sanno. E chi lo sa e si presenta in piazza a protestare, viene arrestato.
Guarda caso, i magnati russi non vivono in Russia…

Darius Tred

Mar 04, 2022 at 11:54 PM Reply

Purtroppo la prima vittima della guerra, di qualsiasi guerra, è l’informazione. Non sapremo mai come stanno realmente le cose: né ora, né tra 50 anni perché sui libri di storia, si sa, ci sarà la storia scritta dai vincitori.

In ogni caso, quanti di noi sanno che la guerra civile era in corso dal 2014 (da 8 anni) nell’est dell’Ucraina?
Quanti di noi sanno che nell’est dell’Ucraina (Donbass e Crimea) la popolazione è a maggioranza russa e ha chiesto, con un referendum nel 2014, di essere annessa alla Russia?
Quanti di noi sanno che in una situazione già instabile per conto suo, la Nato (leggi USA) è andata a metterci il becco volendo annettere l’Ucraina? (dopo essersi allargata su Polonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Ungheria ecc…? Mancava solo l’Ucraina…)
Tutte cose che scopriamo solo ora perché vediamo i titoloni a 9 colonne sui giornali…

Non mi pare che nel 1962, quando l’Unione Sovietica ha messo i missili a Cuba, gli Stati Uniti siano rimasti indifferenti… Quindi, pur non giustificando Putin, men che meno la guerra, non vedo perché dovremmo ritenerci stupiti della reazione della Russia.
Sarà anche una reazione spropositata ma di certo è stata provocata.

Un po’ come lamentarsi di un coccodrillo che ci azzanna dopo che siamo andati a tirargli una bastonata mentre dormiva sulle rive del fiume. Chi è il vero somaro? Il coccodrillo (che comunque reagisce secondo la sua natura) o chi va a tirargli la bastonata?
Se di là qualcuno fa la guerra è solo perché di qua qualcuno ha tirato una bastonata.

Per capire meglio la vera natura di quel “qualcuno” (leggi USA) consiglio di leggere tutti i libri di Tiziano Terzani, uno che la guerra l’ha conosciuta da vicino, che l’ha raccontata e che, guarda un po’, l’ha seminata quasi sempre quel “qualcuno” in giro per il mondo. Alla fine odieremo comunque la guerra come già la odiamo ora, però almeno ci apriremo un po’ di più gli occhi e capiremo che i cattivi non stanno sempre tutti da una parte.

Barbara Businaro

Mar 07, 2022 at 7:21 PM Reply

Mah… se “sapremo mai come stanno realmente le cose: né ora, né tra 50 anni” come possiamo sapere REALMENTE “che la guerra civile era in corso dal 2014” o che “nell’est dell’Ucraina (Donbass e Crimea) la popolazione è” REALMENTE “a maggioranza russa e ha chiesto, con un referendum” REALMENTE DEMOCRATICO “nel 2014, di essere annessa alla Russia”?
“Tutte cose che scopriamo solo ora” (non abbiamo appena detto che “sapremo mai come stanno realmente le cose”?) perché vediamo i titoloni a 9 colonne sui giornali…”

Però stiamo decisamente andando fuori tema. Questo non è un blog di politica e non era nelle mie intenzioni aprire un dibattito politico, che non mi compete. Oltre che non mi interessa. Anche perché è come chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina, le alleanze o le dittature, le guerre o i profughi. Men che meno mi interessa leggere Tiziano Terzani, ma potrei dirti di leggere Oriana Fallaci. Litigarono per una visione completamente diversa sull’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre, pur essendo stati tutti e due cronisti di guerra, averla vista in faccia la morte più e più volte. E adesso mi piacerebbe sapere lassù cosa penseranno dell’uscita degli USA dall’Afghanistan dopo vent’anni che ha gettato milioni di persone – quelli che non potevano fuggire – di nuovo sotto il regime dei talebani…

Quel che davvero mi interessa è sapere se sono ancora vive le persone che conosco. Tanto per capirci: l’ultimo messaggio di una Russian Peaker (eh già, dimentichi che faccio parte di una community globale) è di 4 giorni fa, poi sono stati disconnessi da Facebook e dagli altri servizi. Ci teneva a far sapere a tutti gli altri, e soprattutto alle Ukraine Peakers, che questa guerra non è voluta dai russi, ma solo dal loro politico dittatore. Che in tanti stanno manifestando, ma non possono tutti rischiare la galera, hanno le loro famiglie. Chi può, cioè chi sta economicamente bene, sta scappando anche dalla Russia con tutti i mezzi. Altri sono in pensiero perché hanno anche dei parenti e degli amici in Ucraina. Sono solo i politici a creare dei nemici che non ci sono. L’ultimo messaggio invece delle Ukraine Peakers era di una ragazza chiusa nel seminterrato con il rumore delle bombe nella sua città, 3 giorni fa. Qualcuna, proprio grazie alla nostra rete, è riuscita a trovare rifugio in Polonia. Le Polish Peakers si sono proprio organizzate per ospitare i profughi. Ma non sappiamo se sono tutte in salvo. E questa, per me, è informazione reale. Persone che mesi fa organizzavano incontri, passeggiate, gite nella natura (hanno – avevano – dei luoghi bellissimi) sventolando solo la bandiera della community, oggi non sappiamo dove sono.

Trovo sinceramente terribile invocare quasi la Legge del Taglione. Perché quando iniziate i discorsi con “Ma l’Ucraina… Ma i Russi… Ma la Nato… ” sembrate invocare proprio quella. E chi si fermerà mai allora?! La popolazione questa guerra non la vuole.

“Se tutti andassero in guerra solo in base alle proprie convinzioni, le guerre non ci sarebbero più.”
Guerra e pace, Lev Tolstoj

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