Come organizzare i contenuti del blog?

Se il blog avesse un indice come nei libri?

Quest’idea mi è baluginata ancora durante la lettura del saggio La mucca viola di Seth Godin, ancora nell’agosto del 2018. Stavo leggendo a pagina 40 le sue riflessioni sulla creazione di un prodotto totalmente nuovo, che soddisfi in maniera differente l’esigenza del pubblico.
Poi l’ho messa da parte, sia per questioni tecniche nella realizzazione, legate al template grafico del blog, potente ma complesso, che per una valutazione del beneficio effettivo che avrebbe portato ai lettori. Non volendo sprecare tempo inutilmente, dovevo capire se era importante e urgente.

Intanto è aumentata però la percezione che i vecchi contenuti del blog non siano adeguatamente valorizzati: anche se sono rintracciabili da Google in primis (a parte il buon posizionamento, basta solo aggiungere “webnauta.it” alle parole da cercare) e poi dalla stessa ricerca interna del sito, nonché sono organizzati in categorie e tag sia nel menù che nella nuvola in fondo ad ogni pagina, spesso i nuovi utenti non sanno nemmeno che cosa stanno cercando o che cosa posso aver io scritto in passato di determinate tematiche.

Fin da subito ho attivato il plugin per la visualizzazione ad albero, per anno e mese, di tutti gli articoli presenti nel blog, ma quando anni e contenuti aumentano velocemente, diventa difficile anche lì recuperarne uno in particolare. Nell’homepage ho scelto appositamente un’organizzazione in formato magazine, che aiuta a fornire una panoramica degli argomenti del sito, ma per ovvie ragioni di spazio (e velocità di caricamento) sono presenti solo gli ultimi pubblicati di ogni categoria, più qualche post fisso su temi rilevanti.

La questione ha un’origine strutturale: il blog è nato con la funzione di narrazione periodica personale, in un flusso continuo di post che aggiornano i propri lettori. Non è propriamente adatto a promuovere gli articoli più vecchi di qualche mese. Solo nell’ultimo decennio, per la diffusione della piattaforma WordPress anche in ambito aziendale, è stato rilanciato come vetrina di business e di personal branding, anche per la scrittura creativa.

L’associazione con la struttura del libro e la necessità di avere un indice ce l’ho avuta soprattutto consultando da lettrice i blog altrui: quando trovo una risorsa interessante, un autore che scrive da molto tempo ma a cui io giungo per la prima volta, spesso riesco a leggere solo gli ultimi dieci articoli del suo blog e non c’è alcun modo di vedere i contenuti meno recenti, se non chiedendo direttamente al proprietario.
Se si tratta di uno scrittore, il menù del sito di solito riporta i collegamenti alle sue pubblicazioni, ma non alle altre pagine: sono in pochi ad organizzare i vecchi post in maniera tematica, usando categorie e tag.

E invece che cosa facciamo quando abbiamo un libro tra le mani e non troviamo quello che ci interessa o vogliamo averne una panoramica generale?
Consultiamo l’indice, appunto. 🙂

Desktop vs Mobile
Le differenze nei contenuti

A quanto sopra aggiungiamo un altro elemento di complessità: prima Google per non declassare il posizionamento sul suo motore di ricerca, poi gli utenti che si connettono sempre di più in mobilità, i blog devono essere responsive, ovvero modificarsi a seconda delle dimensioni del supporto che vi accede. Ma la fruibilità dei contenuti cambia radicalmente dalla versione desktop, per computer fissi o laptop, alla versione mobile, per tablet e smartphone.

Questa ad esempio è come vedete l’homepage di questo blog dal vostro computer di casa (suddiviso in due immagini per comodità di visualizzazione). Il menù è completamente esteso, con le sezioni in cascata al passaggio, e segue l’utente lungo lo scroll della pagina. La ricerca dei contenuti è indicata dalla lente in alto a destra, ma quanti se ne saranno accorti? Cliccando sull’icona, compare il campo di inserimento e basta un invio per avviare la ricerca su tutto il sito.
C’è davvero molto rispetto ad altri blog spartani, eppure mi chiedo sempre se posso migliorare ancora l’esperienza di navigazione per i lettori.

webnauta in versione desktop 1

webnauta in versione desktop 2

 

Nella versione mobile, per adattarsi allo schermo piccolo del cellulare, i blocchi della pagina web vengono ridistribuiti per lungo, chiedendo all’utente di scorrerli.
Purtroppo il menù si restringe nell’icona delle tre lineette e non può seguire il lettore mentre scende nella pagina.
La ricerca interna del sito ahimè scompare (mentre nella visualizzazione di un singolo post si trova nel menù laterale destro nella versione desktop o finisce nel fondo del lungo paginone nella versione mobile). Mi riprometto di trovarle una nuova sistemazione, più accessibile anche dal cellulare.

webnauta in versione mobile 1

webnauta in versione mobile 2

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webnauta in versione mobile 4

webnauta in versione mobile 5

Resta comunque il problema che i lettori hanno sempre meno tempo e vanno guidati velocemente verso i contenuti, nessuno di loro ha voglia di litigare con una ricerca (serve a me, quando non ricordo il titolo dell’articolo che ho scritto 😀 )

Non sai da dove cominciare?
Parti dall’indice!

Così alla fine ho deciso di crearla, questa pagina indice.
Perché un indice e non un sommario? Anche se vengono spesso confusi l’uno con l’altro, l’indice è un elenco delle diverse parti, capitoli e sottocapitoli, che compongono un libro e l’indicazione del numero di pagina di riferimento (non necessario nell’ipertesto, basta un link). Il sommario invece è un breve riassunto di una porzione di testo, di solito i capitoli che compongono l’opera.

In questo caso ho scelto un indice tematico dove sono presenti tutti gli articoli, ma in cui ogni sezione riporta un sommario per quella categoria. Proprio per differenziarlo dall’homepage, i post sono ordinati in ordine cronologico, dal più vecchio al più recente, esattamente come se componessero le pagine di un libro. E per come è realizzato il tema grafico del blog, si aggiornerà in automatico alla pubblicazione di nuovi articoli.
Potete finalmente vedere l’indice completo qui:

Indice dei contenuti

E tu lettore che ne pensi?

La domanda in realtà bisognerebbe farla a chi giunge nel blog per la prima volta: questo indice dei contenuti è utile davvero?
Ma mi rivolgo anche a chi mi segue da un po’: avete ritrovato qualche vecchio articolo che avevate dimenticato?
Oppure non prestate mai attenzione all’indice, nemmeno nei libri? 🙂

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Comments (28)

Sandra

Gen 26, 2020 at 11:13 AM Reply

Di sicuro il tuo blog è molto ben organizzato e fruibile, il mio non è manco lontanamente paragonabile. In quanto a indici e sommari li trovo utili e spesso, orrore, fatico persino io a ritrovare qualcosa nel mio stesso blog (poi ce la faccio sempre eh) mancando di sezioni e cronologia, è solo un diario on line consequenziale. Mah. Del resto si sa come sono fatta, la maga della rotella del mouse.
Nei libri guardo sempre l’indice, e sono incuriosiata dalla suddivisione in capitoli ad esempio, capitolo solo numerico, o con un titolo, cose così.

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:41 PM Reply

Perché i blog Sandra nascono nativamente proprio così, un diario cronologico in rete. Solo che nel tuo diario ci sono chicche niente male ed è un peccato perdersele. Penso ad esempio all’incontro con la sorella di McCandless quando pubblicò Into the wild truth, me lo sono letto solo quando lo hai linkato in un nuovo post. 🙂

Giulia Mancini

Gen 26, 2020 at 1:01 PM Reply

Ammetto che presto più importanza all’indice di un libro piuttosto che all’indice di un blog, nei libri mi piace verificare il numero dei capitoli e, perchè no, anche la presenza dei titoli dei capitoli.
Il tuo blog è molto ben organizzato e quando ho cercato qualche post meno recente l’ho trovato agevolmente, anche se ho l’abitudine di usare molto la funzione “aggiungi ai preferiti” anche per gli articoli dei blog, del tuo ho almeno 4 articoli memorizzati. Ciò premesso, di solito di un blog leggo sempre l’ultimo post, al massimo scorro fino ai due precedenti, a meno che non cerchi il post di un argomento specifico che ricordo di aver letto, di solito uso la funzione di ricerca e funziona.

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:42 PM Reply

Trovi quel che sai di cercare, ma se vuoi farti un’idea degli argomenti che sono stati scritti molto tempo prima? Soprattutto per la scrittura creativa, ci sono temi che non hanno “scadenza” e che dopo 5 anni sono ancora validi. Per purissimo caso, a volte Google su ricerche per i miei articoli mi ha fatto trovare risorse dei blog che visitavo, post di cui non conoscevo l’esistenza.
Sui preferiti… con 3 browser diversi a casa, altri 3 in ufficio e 2 sul cellulare, impazzirei a salvare sui preferiti i link da rileggere! 😀

Luz

Gen 26, 2020 at 8:52 PM Reply

Dico che mi piace molto e che è ottimamente costruito.
In effetti c’è questo problema del reperimento, e perché no del rilancio, dei vecchi post. Magari li abbiamo scritti all’inizio, quando avevamo ancora poco seguito, o semplicemente nel tempo si sono aggiunti nuovi lettori che sarebbero interessati se avessero modo di reperire subito l’argomento. Io per esempio ho trovato quel post su Shakespeare e me lo leggerò, se non avessi pubblicato questo indice non lo avrei mai trovato.
Insomma, mi piace e seguirò il tuo esempio io stessa. La mia è un’interfaccia semplicissima e “spartana” come tu stessa definisci i blog semplici, questa tua piattaforma è praticamente perfetta, ma hai dovuto pagare un “sarto”, ricordo, per averla così intuitiva, poi tu ci metti del tuo, sei brava e professionale.
Adoro la tua home, così ricca e completa. Ho visto che blogger offre soluzioni simili ma non me ne piace l’estetica.
Il fatto di avere una home sinottica per così dire rende molto appetibile navigare in un blog.

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:44 PM Reply

Oh bene, quindi male che vada questo indice è servito soprattutto a te Luz! 😀
Il rilancio dei vecchi post si può provare anche via social (è quello che faccio ogni martedì sulla pagina Facebook), ma senza le sponsorizzate non si raggiunge grande pubblico. Altrimenti ci sono quei plugin che sotto ad ogni nuovo articolo aggiungono i “post correlati”: ne ho provati un paio, ma non mi convinceva l’algoritmo con cui sceglievano la correlazione e la resa grafica, oppure non erano responsive.
Quell’articolo su Shakespeare è stato scritto dalla mia coach, preso direttamente dalla sua tesi di laurea. Merita davvero, ed è ancora oggi parecchio letto, ogni tanto sale nelle statistiche (se lo leggeranno in classe? 😀 )
Sul “sarto”, io in verità ho solo acquistato stoffa, cartamodello, forbice, ago e filo… Il template è stato acquistato se non sbaglio per 60 dollari, approfittando di una promozione. Poi però va istruito, l’assistenza risponde solo di bug sui moduli, ma quali moduli usare e come disporli è affar mio. Per fare questo indice poi alla fine mi sono rotta le scatole di trascinare oggetti e cliccare nell’interfaccia, una volta capito come componeva le “query” al motore WordPress, me le sono scritta da sola in formato testo (è un meta linguaggio). E ho fatto prima. 😛

Elena

Gen 26, 2020 at 9:55 PM Reply

L’interfaccia magazine rende i contenuti del tuo blog, ché spesso sono Di Y, tutorial e risorse preziose, fruibili immediatamente e facilmente rintracciabili. Ho cercato di organizzare al meglio anche il mio ma ciò nonostante molti articoli che apprezzo e chei ho scritto tempo fa non riesco a valorizzarli come vorrei. Come fare? Proponi un indice, una buona idea ma quanti farne? Io ho messo il classico menù a tendina in cui offro i contenuti capofila del blog. Di tanto in tanto li aggiorno. E uso tag e categorie. Per me è tanta roba Barbara, non sono mica una Webnauta!

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:45 PM Reply

Di webnauta ce n’è solo una, anche se c’è chi mi ha copiato il motto e poi chi ha registrato un dominio simile pensando di rubarmi il pubblico. 😀
Beh Elena da te c’è quel plugin con gli articoli correlati, se non sbaglio. Anche quello qualcosina aiuta. Il problema invece del menù a tendina è che non ti dà modo di inserire due righe su quello che ci trovi per ogni voce. Sul mio infatti ho messo qualche parola per ogni sezione. Da altri ho visto un indice a due livelli: una prima pagina con le macro sezioni, poi entrando ad ogni link l’elenco degli articoli per quella sezione (che magari può essere un tag, se viene più comodo l’aggiornamento). Molto dipende dalle possibilità fornite dal tema grafico e/o dai plugin.

Brunilde

Gen 27, 2020 at 10:26 AM Reply

Certi post rappresentano risorse preziose, da andare a ripescare all’occorrenza, quindi ben venga qualsiasi forma di semplificazione che porti a una migliore fruibilità. Brava Barbara!

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:46 PM Reply

Grazie Brunilde. Come dico sempre io, al lavoro: meglio in più che in meno.
Vale anche per i biscotti. 🙂

Grazia Gironella

Gen 27, 2020 at 4:47 PM Reply

Paradossalmente non ho mai cercato un indice nei blog altrui, ma da tempo ce l’ho sul mio (la pagina “indice degli articoli”). Non è in ordine alfabetico, aggiungo un titolo in cima alla lista quando pubblico un nuovo articolo. (A pensarci, forse non è poi così paradossale, visto che mi piace scrivere racconti, ma non leggerli…) Comunque è un buon idea, e tu ci metti anche la competenza necessaria alla realizzazione. 🙂

Barbara Businaro

Gen 27, 2020 at 10:54 PM Reply

Eh, l’ho visto il tuo paginone indice, ogni tanto vado a spulciare. Piatto ricco, mi ci ficco! 😀
Mi sono riletta il tuo articolo su Diana Gabaldon, e pure il mio commento, ancora validissimo. Gusti e opinioni che non ho modificato.

Grazia Gironella

Gen 28, 2020 at 8:50 AM Reply

Sto leggendo An Echo in the Bone e devo darti ragione: gusti e opinioni non sono cambiati dai primi libri. In un certo senso la saga di Outlander è diventata una parte di stabile di me, come Il Signore degli Anelli.

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:24 PM Reply

Pensa che coccolone mi è venuto quando tra gli attori di Outlander ho trovato Graham McTavish (Dougal McKenzie), che ha recitato anche in Lo Hobbit nella parte del nano Dwalin! Era un chiarissimo segno! 😉

Grazia Gironella

Gen 28, 2020 at 1:45 PM Reply

Scusa, dimenticavo di dirti la mia opinione sul tuo nuovo indice dei contenuti: mi piacciono i titoli con le thumbnail, sono più carini delle sole parole. Viene fuori un listone-one-one, ma d’altra parte chi vuole arrivare subito all’argomento che cerca userà i tag (che per me sono un po’ troppo in basso).

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:25 PM Reply

…che per te sono un po’ troppo in basso. Uhm, questa è una buona indicazione. Magari provo a inserirli anche nel menù a lato destro. Adesso ci penso un po’ (e guardo se si può). Grazie! 🙂

Maria Teresa Steri

Gen 28, 2020 at 9:27 AM Reply

L’intento di rendere sempre più fruibile il tuo blog è ammirevole. A me sembra ottimo già così, mi piace la home che oltre a essere bella da vedere, è chiara per l’uso. Però io navigo al 90% con il PC, quindi ho una visione parziale.
L’indice dei contenuti è invece il mio cruccio da molto tempo. Ho provato varie soluzioni, ma alla fine ho sempre optato con il raccogliere i post di scrittura nella pagina “scrittura creativa”, cercando di raggrupparli per tema, più o meno come hai fatto tu. Ho provato con la fotina e un mini sunto+titolo, ma il tempo di caricamento è lungo (anche la tua ci ha messo un po’ a caricarsi…) e temo che le persone nel frattempo passino ad altro. Però trovo che sia importante in un blog avere sempre un elenco di post affinché il lettore possa orientarsi. E’ un peccato che il concetto di blog sia legato a un’aggiornamento continuo, insomma che i vecchi post finiscano nel dimenticatoio. Vorrei proprio che non succedesse… sono anche io sensibile alla questione.

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:24 PM Reply

Anch’io navigo molto di più dal computer, però durante il 2019 il blog ha registrato la maggioranza di accessi da mobile. E nell’ultimissimo periodo anch’io accedo da mobile, verificando così direttamente le difficoltà degli utenti.
Trovare una soluzione valida non è semplice. Raggrupparli manualmente richiede tempo (altro tempo da togliere alla scrittura? no, grazie). Inserire solo il titolo del post non aiuta il lettore, nonostante io stia attenta anche a scrivere titoli in linea con l’argomento, invece dei soliti titoloni acchiappa click. Inserire la foto thumbnail e/o l’estratto aumenta il tempo di caricamento (lì molto dipende dalla connessione, per ora vedo che i tool di analisi indicano il contatto al provider quello più lento, poi il sito in realtà è veloce). Se carichi un altro plugin che lo fa lui, è un altro plugin che aumenta la pesantezza del sito e può andare in conflitto con gli altri ad ogni aggiornamento.
C’è da impazzire, ne convengo. :/

Rebecca Eriksson

Gen 28, 2020 at 10:45 AM Reply

La trovo una bella idea questa dell’indice.
Ma è una suddivisione che ti sei trovata a dover fare in manuale, oppure hai trovato qualche plugin di supporto?
Io dubito avrei la costanza di aggiornare manualmente la lista ad ogni pubblicazione.
Una perplessità è il fatto di scorrere a lungo per trovare i titoli degli argomenti: se mi è facile scendere da Racconti e poesie a Navigare Informati, rischio di stancarmi prima di arrivare a Solo un istante (blog). Forse ci vorrebbero dei titoli nella parte alta, ben visibili e poi la possibilità di raggiungere l’argomento che interessa.
I lettori del web sono pigri e distratti: per raggiungere i guest post potrebbero trovare noioso il fatto di dover scorrere la lista dei tuoi racconti (è un esempio, eh!)

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:25 PM Reply

Come dicevo sopra a Luz, ho utilizzato dei moduli resi disponibili dal template grafico del sito. La lista si aggiorna in automatico ad ogni chiamata alla pagina (i moduli interrogano il database e mostrano quel che trovano runtime).
Non è un elenco html e quindi non sono possibili gli anchor (ovvero link che puntano alla stessa pagina ma in un punto specifico segnato). Se gli utenti hanno l’esigenza di saltare parti dell’indice, beh, c’è ancora il caro vecchio menù!
Solo un istante (blog) è la prima voce, a cascata sotto c’è Navigare Informati (perché non sono proprio post tecnici). I guest post hanno la loro voce a sé, Le incursioni.
Oppure c’è la nuvola dei tag sempre a fondo del sito, in un solo click si va all’elenco paginato degli articoli per quel tema. Diciamo che non ho creato l’indice per sostituirlo alle funzioni già attive, ma per completarle. 🙂

nadia

Gen 28, 2020 at 3:23 PM Reply

A me il tuo blog sembra molto bene organizzato, chiaro e semplice da scorrere, ma lo dico da lettrice affezionata che da tempo ci naviga, mentre da cellulare mi trovo solo a leggere l’ultimo articolo scritto che mi arriva via mail. A questo proposito mi farebbe piacere un carattere di dimensioni più grandi, ma magari il problema è solo mio vista l’età! Per quanto riguarda l’indice mi pare un lavorone, ma se qualcuno in grado di farlo esiste quella sei certamente tu.

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:25 PM Reply

Carattere più grande, eh? Ma da computer fisso oppure dal cellulare? Posso inserire delle impostazioni diverse per device, ma non vorrei esagerare, poi gli utenti si trovano a scorrere troppo.
Grazie Nadia del suggerimento! 🙂

Marina Guarneri

Gen 28, 2020 at 3:52 PM Reply

È una bella pensata, sì, brava! Gli articoli, ordinati per categoria, sono più facilmente reperibili. I tag aiutano, però non distinguono in modo netto: per esempio, i racconti pubblicati nel mio blog sono individuabili sotto due tre etichette che possono generare confusione. Un elenco, invece, anche visivamente, mette in fila tutti gli articoli che hanno la stessa copertina e sembra avere una resa più efficace.

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:26 PM Reply

Proprio perché gli articoli possono avere più tag, e quindi fare un po’ di confusione (se ti ritrovi sempre lo stesso articolo nella ricerca) ho pensato proprio all’ordine pulito di un indice, come nei libri. Per i romanzi non fa tanta differenza, ma per la saggistica (e ne leggo ancora molta) decisamente si. Dai Marina, prova a inserire un indice anche per il tuo blog. Può essere anche una riscoperta di vecchia articoli, ma soprattutto ispirazione per nuovi contenuti. 🙂

Daniele Imperi

Gen 28, 2020 at 5:02 PM Reply

Il menu che scende e segue il lettore lo trovo davvero fastidioso, perché mi copre parte dei contenuti.
L’indice, come lo chiami, è sempre esistito, solo che si chiama mappa del sito 🙂

Sinceramente non lo trovo così utile, primo perché la pagina diventa lunghissima e quindi pesantissima (la tua ha impiegato almeno 10 secondi per aprirsi), e poi perché, a differenza del libro, che ti mostra come l’argomento viene suddiviso in capitoli, nel blog non ha senso, perché ci sono vari argomenti e non sono inseriti rispettando una certa propedeuticità.

Barbara Businaro

Gen 28, 2020 at 11:43 PM Reply

Pensa che ho scelto il template proprio per la caratteristica del menù che segue il lettore. Che per altro è presente solo da una determinata dimensione del browser, se rimpicciolisci la finestra il sito si sposta in modalità tablet e il menù si riduce all’icona a tre lineette. 🙂
La mappa del sito, ai miei tempi, era ben altra cosa: un paginone pieno di link dove il menù classico a tendina veniva rappresentato per esteso, in verticale, con i rami indentati per mostrare i livelli di appartenenza. Quello che ho fatto io è rappresentare i contenuti in maniera ragionata (alcune sezioni sono tag e non voci di menù).
In quanto alla pagina lunghissima e pesantissima, sarà scelta del lettore, altrimenti tornerà ad utilizzare le altre funzioni già disponibili (menù classico, archivio ad albero, nuvola dei tag, ricerca). Non si può l’asino e anche le 100 lire (variante veneta di “botte piena e moglie ubriaca”).
Sulla propedeuticità… qui non ci sono post introduttivi ad altri, se non nel corso yWriter e lì è già indicato in testa ad ogni articolo, perché spesso gli utenti ci finiscono dalla ricerche di Google. 🙂

Daniele Imperi

Gen 29, 2020 at 8:21 AM Reply

Il menu a tre linee, chiamato mi pare ad hamburger, è un altro difetto dei siti: non è usabile, perché costringe l’utente a raddoppiare i click per visitare le varie voci dei menu. Pensa a chi è costretto a usare un browser vocale quanto tempo deve impiegare per andare da una pagina all’altra…
La mappa dei vecchi siti era come dici, ma per i blog è come quella che hai fatto.

Barbara Businaro

Gen 30, 2020 at 8:31 PM Reply

Ah beh… se parliamo di usabilità e accessibilità, non c’è nessun CMS che si salva, e WordPress non fa eccezione. Aggiungici poi i plugin e i template grafici (dove non puoi tu amministratore metterci mano, nemmeno se sei uno sviluppatore di lungo corso come la sottoscritta) e la situazione peggiora.
Se hai disponibilità finanziarie, puoi pensare ad affiancare alla versione standard del sito un’altra completamente accessibile (praticamente html puro, senza frame e script lato client, che faciliti il lavoro degli screen reader). Altrimenti la scelta resta tra avere un sito esteticamente attrattivo per la maggioranza dei lettori o un sito completamente accessibile per la minoranza di persone ipovedenti, ma oggettivamente brutto per i tempi odierni. Una scelta difficile e chi mi conosce nella vita reale sa anche bene quanto mi sia costata emotivamente…

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