Come si scelgono i libri estivi? Quattro categorie per aiutarci

Come si scelgono i libri estivi?

Nonostante le temperature torride che già da due mesi ci affliggono e che di fatto ci hanno catapultato in questa estate infuocata senza nemmeno un briciolo di primavera, ho cominciato a sentire l’atmosfera estiva solo in questa settimana. Le valigie per le vacanze sono in fase di preparazione, per ora il loro ipotetico contenuto sparso in mucchietti in giro per casa, e lo zainetto dei libri da portare in villeggiatura mi guarda da un angolo del divano. E’ ancora tristemente vuoto e devo decidermi con quali titoli riempirlo. Un bel dilemma. Già sono affetta da Tsundoku e accumulo traballanti pile di libri sul comodino che ciclicamente oscurano la lampada con cui dovrei leggerli, quei libri. Ma sono pure un lettore fortemente emotivo, mi lascio condizionare dall’ambiente e dalla disposizione d’animo del momento, e quello che potrei scegliere adesso, tra le silenziose mura casalinghe, potrebbe essere totalmente sbagliato una volta arrivata a destinazione, col mare blu fuori dalla porta e il profumo della salsedine che mi inebria i sensi.

In genere mi preparo una lista sommaria, all’inizio solo mentale, poi diventa un altro mucchietto vicino allo zaino, di quello che vorrei leggere in vacanza, tra un bagno e l’altro, un’escursione o una camminata, o nella quiete del dopo cena, ascoltando lo sciabordio della risacca. Di solito cerco di portarmi appresso almeno tre volumi, differenti per genere letterario e complessità, ma niente di troppo intricato per le meningi, solo narrativa di consumo, magari anche qualche romanzo classico, che i capolavori della letteratura sono come il tubino nero, non passano mai di moda e si accordano per ogni occasione, ma comunque qualcosa di rilassante. L’elenco prevede pure qualche titolo per il rientro, per cercare di prolungare il più possibile, magari fino a settembre inoltrato, i benefici della pausa vacanziera, l’illusione di essere ancora in ferie con qualche ora di lavoro nel mezzo. 😛

Sto ancora leggendo l’immenso Guerra e pace di Lev Tolstoj, dove l’immensità non è una questione di dimensioni dell’oggetto libro quanto della storia in esso raccontata. Qualche anno fa qualcuno mi disse che Guerra e pace è IL libro per eccellenza e se non hai letto quello, non hai letto veramente niente. Sono corsa in libreria ad acquistarlo il giorno in cui è scoppiata quella guerra, ai primi di marzo, che ancora si trascina laggiù ad est, tra terribili scontri e atroci sofferenze. Ho affidato a Tolstoj l’arduo compito di spiegarmi perché gli uomini sentono il bisogno della guerra. Sono all’ultimo quarto del romanzo, le pagine avanti a me iniziano a diminuire tristemente, non posso affermare di aver trovato una risposta alle mie domande, sono capitoli che necessitano di profonda riflessione. Anche per questo lo leggo con ponderata lentezza. E sono tentata di portarlo con me, perché staccarmene e sospendere la lettura proprio adesso sarà davvero difficile, ma la decisione è stupidamente pratica: ho scelto un’edizione in brochure che non resisterebbe al viaggio, già ho dovuto incollare le prime ed ultime pagine che si stavano staccando dal volume. Dovrà attendermi qui, al ritorno.

Così mentre stavo adocchiando le pile sul comodino e i ripiani della libreria per capire quali altri romanzi non ancora letti portare in ferie con me, trovo un altro articolo interessante nella newsletter Voices curata da Annalisa Monfreda, giornalista impegnata attivamente sul tema della disparità di genere sul mondo del lavoro, ex direttrice di riviste nazionali come Top Girl, Geo Italia, Cosmopolitan e Donna Moderna. L’ho conosciuta proprio tramite questa sua lettera aperta sulla scelta, ponderata e non meno sofferta, di concludere l’esperienza con Donna Moderna: Breve storia delle mie dimissioni. Questa sua cronistoria capitò nella mia bacheca al momento giusto, quello in cui pure io stavo cambiando lavoro, settore e decisamente anche vita. Così mi sono iscritta alla sua newsletter, certa dell’occasione di imparare qualcosa di nuovo.

Ecco che, in uno degli ultimi invii, si parla proprio di come si scelgono i libri estivi e il riferimento è a questo post del consulente e blogger americano Wally Bock: Time to Make Your Summer Reading List for 2022 (trad. Tempo di stilare la lista di lettura estiva per il 2022). Il padre infatti era un grandissimo lettore, al ritmo di due o tre libri alla settimana già durante il periodo lavorativo. Ma l’estate per lui era il momento di leggere cose differenti, potendo approfittare di un intero mese di ferie (beato lui!!) E aveva perfezionato un modo particolare per scegliere i suoi libri estivi, suddividendoli in tre liste da cui attingere per la scelta finale, prima della partenza per la villeggiatura. Beh, era sicuramente un’altra epoca dove non esistevano gli ereader e la possibilità di scaricare al volo un romanzo in formato elettronico, in assenza di librerie fisiche dove acquistare un libro di ripiego. Tra l’altro, porterò con me il mio fedele Kobo, ma l’elettronica e l’acqua, specie salata, non vanno molto d’accordo e quindi preferisco, una volta di più, leggere in edizione cartacea. Il profumo della carta e quello del mare, cosa vuoi di più?! 😀

Probabilmente ho anche aspettative elevate sulla lettura d’estate, perché alla fine non ho tutto questo tempo libero che il mio cervello immagina di avere a disposizione. Anche quando sono in vacanza, mi lascio prendere dalla frenesia di vedere tutto, natura e cultura, e provare tutto, tuffi e trekking. Così che la lettura rischia di essere relegata alla pausa dell’asciugatura del costume o alla ripresa del fiato, prima della salita successiva. Penso però che questo metodo possa darmi uno spunto in più. Per scegliere bene e ottimizzare relax e divertimento.

Prepara una lista e poi scegli i migliori

Wally Bock, classe 1946, consulente aziendale su formazione e leadership con la sua società Three Star Leadership, è anche autore di saggistica sulle stesse tematiche, blogger, ghostwriter e coach di scrittura per il business. Aiuta le persone a scrivere le loro idee in modo da farle diventare un libro da pubblicare, nel suo sito Wally Bock’s writing edge. Interessante tra i numerosi post del suo blog, ancora oggi molto attivo, questo suo articolo su Cosa fare in un giorno in cui non si ha voglia di scrivere: What to Do on a Day When You Don’t Feel Like Writing
Tra l’altro, negli anni ’80 scriveva nei gruppi di discussione online su CompuServe, gli stessi forum dove Diana Gabaldon condivideva la stesura del suo primo romanzo Outlander nella sezione Books and Writers Community. Sorrido per questo ennesimo collegamento. 🙂

Come spiega nell’articolo originale, è il Memorial Day (l’ultimo lunedì di maggio, festa nazionale negli gli Stati Uniti, dove onorano i loro caduti in tutte le guerre) il giorno in cui Wally Bock sente cominciare l’estate nel suo calendario psicologico e decide le letture che lo accompagneranno per quella stagione. Il metodo che utilizza per scegliere i suoi libri gli è stato tramandato in famiglia, con qualche personale aggiunta.
Il padre era infatti un pastore luterano e la vita di un uomo di chiesta è molto intensa, piena di preparazione di sermoni, visite ai membri della congregazione e riunioni di ogni tipo. Era soprattutto un lettore vorace e, nonostante i suoi impegni, di solito leggeva due o tre libri alla settimana. Alcune letture erano legate al suo lavoro di pastore, ma amava anche la Storia e le biografie. Mentre le sue letture di evasione erano dense di misteri, romanzi gialli e thriller.
Quando arrivava l’estate, le cose rallentavano. I genitori mandavano i figli in campeggio a luglio, mentre a loro rimanevano la casa e tutta la città di New York come un enorme parco giochi. Agosto era invece il periodo delle vacanze insieme in famiglia. Noleggiavano un’auto per un mese e la riempivano di tutto ciò che pensavano potesse servirgli in villeggiatura. Guidavano per diverse ore fino a raggiungere una baita tranquilla di alcuni amici e passare là l’intero mese. Prima di partire, il padre di Wally Bock metteva insieme il suo “piano di lettura” per l’estate. Sapeva che Agosto sarebbe stato pieno di sonnellini e partite a carte, ma sapeva anche che avrebbe letto molto, come aveva sempre fatto. Considerava però l’estate il momento giusto per leggere qualcosa di diverso.

Preparava così tre liste di titoli, da cui scegliere alla fine solo i migliori, mentre la quarta categoria è stata aggiunta direttamente da Wally Bock, perfezionando questo suo metodo:

  1. libri che hai sempre voluto leggere
  2. libri da leggere per divertimento
  3. libri completamente differenti dai tuoi gusti
  4. grandi libri da rileggere

Libri che hai sempre voluto leggere

C’era sempre un libro che il padre di Wally Bock voleva leggere e che non aveva mai letto, mancandone l’occasione. A volte si trattava di un testo di “grande riflessione”. Di solito leggeva così velocemente da “inalare” i libri, ma si avvicinava a questi titoli in modo particolare. Spesso li leggeva lentamente, una pagina per volta, in modo da avere anche il tempo di riflettere su ciò che aveva appena appreso prima di andare avanti.
A volte il libro “che avrebbe sempre voluto leggere” era su un argomento che conosceva bene e che desiderava approfondire, un testo di saggistica o una raccolta di sermoni, mentre altre estati leggeva un romanzo particolarmente intrigante, gustandolo con molta calma.
Per le vostre letture estive, scegliete un libro che avete sempre voluto leggere e prendetevi il tempo per leggerlo.

Pensandoci bene, in questa categoria rientra a pieno diritto proprio Guerra e pace di Lev Tolstoj. Ho sempre voluto leggerlo, senza alcun dubbio, ma ancora di più dopo aver assaggiato l’altro grande romanzo di questo celeberrimo autore, Anna Karenina. E lo sto proprio assaporando lentamente, paragrafo per paragrafo, riempiendo le pagine di post-it colorati nei passaggi più importanti, quelli che un giorno vorrò anche rileggere e riscoprire.

Libri da leggere per divertimento

Leggere per divertimento significa concedersi di affondare gli occhi tra le pagine dei nostri generi letterari preferiti, qualcuno la chiama narrativa di consumo, ma non è detto che sia proprio quella la vostra scelta. Per il padre di Wally Bock leggere per divertimento significava spesso leggere diversi libri ma dello stesso autore, magari qualche voluminosa raccolta di romanzi dello stesso scrittore.
Scegliere qualcosa di divertente da leggere durante l’estate, da intervallare ai testi di “grande riflessione” della prima categoria, offre un doppio vantaggio: godere appieno delle nostre vacanze con un’attività a lungo desiderata, proprio dilettarsi tra quelle pagine, alla caccia dell’assassino oppure alla ricerca dell’amore perduto oppure all’avventura in terre straniere, ma soprattutto offrirci un luogo sicuro nel caso le altre letture non si siano rivelate all’altezza delle nostre aspettative.

Eh, con questa categoria potrei riempire facilmente lo zaino. Al momento sono indecisa se portare con me La via del male, il terzo romanzo delle indagini di Cormoran Strike, a firma di Robert Galbraith (ovvero la straordinaria penna di J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter). Me lo sto tenendo da parte da molto tempo, proprio come libro-cioccolatino-coccola e le ferie sarebbero proprio l’occasione propizia per concederselo.
A tal proposito, lancio anche un appello ai miei lettori: se qualcuno avesse notizia della miniserie televisiva Strike, se per caso decidono di passarla in qualche canale italiano in chiaro, per cortesia, fatemi un fischio, scrivetemi un commento, cercatemi sui social per dirmelo. L’avevo intravvista su Top Crime proprio mentre stavo leggendo il primo romanzo, e poi niente, sembra scomparsa per sempre.
L’altro romanzo in lizza, consegnato di fresco dal corriere, che mi ha afferrato da subito per l’immagine di copertina (un oblò di una nave che mostra il blu intenso del mare là fuori, quale miglior richiamo per un navigatore?! 😀 ), è Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone, un autore di cui ho sentito parlare benissimo e da tempo voglio scoprire. Anche il titolo è uno splendido augurio per la mia vacanza e mi vedo già, seduta sulla sdraio del terrazzo fronte mare, al calar della sera, leggere la storia del protagonista Andrea, quarantenne single, ostinatamente immaturo. Siccome ne conosco uno anch’io, sorrido all’idea di trovare qualche punto in comune… 😉

Libri completamente differenti dai tuoi gusti

In questa categoria ci sono i libri stimolanti, in inglese Wally Bock li chiama “Pump-Priming Book”, dove il pump-priming è un’azione intrapresa per stimolare un’economia e il termine deriva dal funzionamento delle pompe idrauliche più vecchie, dove una valvola di aspirazione doveva essere adescata con acqua, in modo che la pompa funzionasse correttamente. Questi sono quindi libri che dovrebbero darvi una sferzata di novità, qualche nuova idea da conoscere, una materia che non avete mai avvicinato, magari lo studio di una lingua o di un hobby, qualcosa di completamente differente dalle vostre usuali letture.

Il padre di Wally Bock cercava di leggere ogni estate almeno un testo che fosse al di fuori della sua abituale gamma di letture e si lasciava consigliare dalle altre persone, amici o semplici conoscenti, quali grandi libri avessero letto di recente. Un’estate lesse un libro sull’architettura delle chiese tedesche del dopoguerra, un altro anno un libro sul pittore Paul Gauguin. Gli argomenti erano i più disparati, ma l’unica cosa che avevano in comune era che non erano affatto il genere di libri che leggeva di solito. Riteneva che immergersi ogni anno in un testo interessante, fuori dalla propria zona di comfort, aiutasse a rimanere freschi e creativi. Scegliete quindi un libro su qualcosa di cui non avete mai letto, stimolante per il vostro cervello, ma non noioso, deve soprattutto incuriosirvi.

Per la mia selezione, mi sono lasciata guidare dal marketing, in particolare content marketing e copywriting. Charles Bukowski mi perseguita già da un po’, viene spesso citato come un esempio di scrittura asciutta, come ho spiegato in questo post: Come editare e ridurre un testo del 40% Così mi sono decisa e ho preso il cartaceo di Compagno di sbronze, una raccolta di racconti anticonformisti, selvaggi e provocatori, ritenuta una delle sue migliori opere. Quindi il miglior libro per imparare a conoscerlo. L’ho già sbirciato qua e là, e mi sono ritrovata a sorridere di qualche battuta o piccoli dialoghi. Anche i titoli dei racconti sono tutto un programma. Questo va sicuramente nello zainetto.

Grandi libri da rileggere

Questa è la categoria inserita direttamente da Wally Bock nel metodo studiato da suo padre: ogni anno rileggere un grande libro del passato.
Penserete subito ai classici, gli intramontabili della letteratura. Ma nella categoria “grandi libri” ci sono in realtà i vostri grandi libri, quelli che hanno segnato la vostra vita, in qualche momento particolare. Molti sono i motivi per rileggerli: per ritornare alle emozioni della prima lettura (anche se poi non saranno le stesse, perché siete cresciuti, almeno un pochino); per approfondire qualche passaggio che avete letto velocemente o che avete dimenticato nel tempo; per cogliere significati diversi nelle stesse parole, forti dell’esperienza accumulata; e se siete un autore, per studiare il libro, scomporlo, rielaborarlo, analizzarlo con una rilettura ragionata, da utilizzare poi nella vostra scrittura.

Devo ammettere che a questa quarta possibilità ho arricciato un po’ il naso, proprio come la bionda strega Samantha in Vita da strega quando qualcosa non la convince e vuole rimettere tutto a posto con la magia. Sono pochissimi i libri che a tratti mi viene voglia di rileggere e anche in quel caso non è una rilettura completa, ma vado a colpo sicuro su capitoli e paragrafi preferiti, quasi a memoria. Però, complice un piccolo libricino giallo regalatomi da Feltrinelli per l’acquisto di due romanzi in offerta speciale, un volumetto incantevole pieno di citazioni della ineffabile Miss Marple, mi è venuta una voglia improvvisa di leggere proprio lei, la mia cara Agatha Christie, la regina incontrastata del giallo. E sarebbe un rileggere, perché durante l’adolescenza ne ho divorati così tanti di romanzi della Christie, sia con protagonista l’investigatore Hercule Poirot che l’acuta zietta Miss Jane Marple. Non ricordo molto delle trame, è passato così tanto tempo che sarebbe in realtà come leggere per la prima volta. Forse comincerò proprio da La morte nel villaggio, dove fa per la prima volta la sua comparsa proprio il personaggio di Miss Marple. Però porto con me nello zaino il lettore Kobo e lì dentro ho la fortuna di avere tutti, ma proprio tutti, i libri di Agatha Christie. 😉

Cosa leggerete quest’estate?

Anzi, costa state già leggendo in questa torrida estate? Quali altri titoli avete in programma di leggere fino a settembre? Soprattutto, quali libri vi sentite di consigliare per le diverse categorie?
Forza, il passaparola è il miglior metodo per scoprire nuove emozionanti letture. 🙂

 

 

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Comments (16)

Sandra

Lug 01, 2022 at 9:35 AM Reply

Ma l’Agatha Christie che vedo è quello che davano in omaggio recentemente? Su quello ci ho fatto una discussione, la promo parlava di acquistare un giallo, in cassa mi hanno detto due, concludendo con un “se vuole glielo do lo stesso…” no, guarda io non chiedo l’elemosina. Ovviamente rileggendo poi la promo, cosa che avrei dovuto fare in cassa, parlava di un solo libro da acquistare.
Tempo fa scrissi un post la cui domanda era semplicemente se in vacanza cerchiamo letture diverse rispetto a quelle del resto dell’anno. Quest’anno mi limito perché non andando al mare il tempo per leggere si ridurrà tantissimo, io sto ore sotto l’ombrellone a leggere. Ho attinto dalla pila perché è davvero alta, tra poco non si apre più la finestra lì dietro. Ho scelto l’ultimo Muzzopappa che finisce dritto dritto e perfetto nella categoria (molto interessante questa suddivisione) LIBRI DA LEGGERE PER DIVERTIMENTO, e l’ultimo del nostro amato Alexander Mc Call Smith che sempre mi ricorderà l’estate 2021. Vado sul sicuro. Va detto che tipo l’anno scorso per avere il borsone Mondadori presi due Oscar e fui molto felice della scelta un po’ condizionata: GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI fu decisamente un libro completamente differente dai miei gusti. Al momento sono un po’ bloccata con gli acquisti, ci sono diversi libri che vorrei prendere ma ripeto la pila va assolutamente sfrondata.
Di Lorenzo Marone lessi un solo libro, ahimè detestandolo e non ci riproverò, vale per diversi autori italiani molto amati come Matteo Bussola e Luca Bianchini, Chiara Gamberale, Silvia Avallone.
Parto anch’io domani, vado a capire cosa mettere come scarpe, perché pare ci aspetti anche un po’ di pioggia. Buonissima vacanza, ma tanto ci si sente.

Barbara Businaro

Lug 03, 2022 at 8:55 AM Reply

Si, il libricino di Agatha Christie è un omaggio per una promozione. A me l’hanno inserito automaticamente in carrello sul sito dopo aver scelto due titoli della Feltrinelli economica. Avevo già scelto Bukovski e ci ho aggiunto Marone. La selezione sullo shop online non parlava affatto di acquistare esclusivamente gialli. Probabilmente sono omaggi che poi il venditore gestisce a modo suo, specie se non gli vanno via in poco tempo e non possono farne magazzino.
Ecco, non ho portato con me Alexander McCall Smith per paura di rovinare la brossura, che già mi è costata parecchio come usato, per avere proprio proprio quella copertina lì. 😀 (il tsundokista è pure un maniaco dell’estetica dei libri!!) Però dopo Guerra e pace potrebbe essere il prossimo, proprio una coccola post ferie. 😉
Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone cominciato ieri sera, nella mia nuova sala di lettura a cielo aperto vista mare… frizzante, mi piace, per ora. Ci trovo dei punti in comune con L’ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi.
Buone vacanze anche a te!

Stefano Franzato

Lug 01, 2022 at 9:58 AM Reply

Io sto leggendo:
Tutti pazzi per Godel di Francesco Berto editori Laterza). Lo sto leggendo molto a rilento perché è Logica spiegata anche abbastanza bene ma con pochi esempi.
Poi mio cugino mi ha regalato Le maestose rovine di Sferopoli di Michele Mari (Einaudi); sono racconti veramente strani ma che son tenuti su da uno stile eccezionale. Un autore sul cui nome mi sarò anche imbattuto ma a cui non avevo fatto molta attenzione e invece… è uno dei pochi per cui senti la presenza della literacy in ciò che scrive.
Poi avevo anche cominciato Il Pantarèi di Ezio Sinigaglia, un romanzo riedito la cui recensione mi aveva incuriosito. Vuole essere sperimentale e dallo stile si vede. Non mi convince molto però.

Barbara Businaro

Lug 03, 2022 at 8:58 AM Reply

Oh mamma, io li metterrei tutti nella lista dei libri riflessivi e/o da studiare! Quale sarebbe la lettura per puro divertimento per te tra questi libri?! 🙂

Stefano Franzato

Lug 09, 2022 at 10:00 AM Reply

La lettura più leggera che ho aggiunto è “Debito di sangue” di Michael Connelly: più di 500 pagine ma scorrevolissime. Poi riprenderò gli atri. Tanto mi ricordo sempre cosa parlano dov’ero arrivato. Solo qualche volta torno indietro di qualche pagina per riprendere il discorso.

Barbara Businaro

Lug 11, 2022 at 3:05 PM Reply

Ah ecco, meno male! Un bel thriller “da ombrellone”. Di quelli che ti mangi proprio le pagine per sapere come va a finire… 😀

Luz

Lug 01, 2022 at 10:58 AM Reply

Io sono tra i fortunatissimi – ma poi è anche qualcosa di necessario, visto che le scuole non hanno impianti di condizionamento e lavorare in quei cubi roventi sarebbe impensabile – che possono usufruire di ferie prolungate e quindi immagino una lunga pila che va ad aggiungersi ai 4/5 libri letti ogni mese. Rispetto allo scorso anno, però, mi sono accorta di non avere a disposizione libri che in certo senso si legano a questo tipo di elenco di cui parli. In effetti lo scorso anno avevo libri fuori dal mio solito percorso, libri che avrei voluto rileggere, ecc. Ragion per cui, dopo un giugno altalenante in cui sono riuscita a portare a termine i miei almeno 4 libri canonici, mi sono ritrovata sguarnita. Ora sono alle ultime battute di un libro di esordiente pubblicato da Neo. che in verità mi delude, forse perché abituata a libri più “consistenti”. Ho appena terminato l’ultimo della Bignardi, che parla di libri e di come l’abbiano cambiata e guidata. Ho un piccolo elenco che seguirò ma sarà interrotto da due spostamenti da 3 giorni ciascuno, a Spoleto e a Venezia, e non vorrei interrompere libri importanti – come ti capiterà con Guerra e Pace. Approfitterò per dare fondo alla pila da leggere, come viene viene. Il vero problema è che se è in ferie anche mio marito non riesco a concentrami e a seguire una mia tabella di marcia come faccio di solito. 🙁

Barbara Businaro

Lug 03, 2022 at 9:10 AM Reply

Ah si, le nostre aule scolastiche (e come tutti i luoghi pubblici non di rilievo) sono torride. Già a maggio, con l’esplosione di un’estate in anticipo, mi chiedevo come i ragazzi potessero seguire le lezioni. In ufficio mi sono dovuta portare il ventilatore grande da casa, perché il climatizzatore è stato acceso con ordinanza solo il 5 giugno, giusto quando qualche collega ha iniziato a sentirsi male… (perché poi sono cubicoli in cemento armato, costruiti senza alcun giudizio, in altre epoche storiche).
Beh, anche la lettura a “come viene viene” può riservare belle sorprese. Magari ti sei impegnata a fondo lo scorso anno con libri riflessivi e quest’estate senti più l’esigenza non conscia di leggere per divertimento, senza paletti. 🙂

Darius Tred

Lug 01, 2022 at 2:04 PM Reply

…e quindi devi andare in Puglia??
Guarda che la Puglia è luuunga.
Ti conviene scegliere qualche libro in più…

Ti consiglierei La sfera di ghiaccio per la voce Libri completamente differenti dai tuoi gusti.

Barbara Businaro

Lug 03, 2022 at 9:17 AM Reply

Non devo mica percorrerla a piedi la Puglia!! 😀 😀 😀
Comunque alla fine ho portato anche Cormoran Strike, non si sa mai.
Ho cercato La sfera di ghiaccio in rete ma non trovo nessun romanzo con quel nome… (a parte che dopo The martian devo prendere con le pinze i tuoi consigli… 😛 )

Giulia Mancini

Lug 02, 2022 at 12:45 AM Reply

In realtà finisco sempre per leggere poco in vacanza, ma va detto che le mie ferie sono sempre piuttosto brevi, ho fatto una settimana in giugno e ho letto un solo libro (che poi era un eBook) che però avevo cominciato quando ero a Bologna, ne parlo nel post di domani. Poi ho altre due settimane in agosto e lì forse ho un po’ più di tempo per leggere, ma non è detto perché quando sono lontana dalle mie abitudini spesso i tempi per la lettura vengono scombinati da altre attività, insomma sono lontani i tempi in cui avevo estati lunghe per poter leggere, quindi non metto da parte libri “estivi” anche perché, ormai tutti i miei libri li portò con me sull’iPad e sul cellulare, non riesco più a leggere libri di carta e ne avrei diversi in libreria da recuperare…
Riguardo alle liste che hai indicato, tra i libri che avrei sempre voluto leggere metto quei classici che mi mancano, ma in genere li inserisco a inizio anno, per esempio quest’anno ho letto Il Gattopardo, lo scorso anno ho recuperato 1984 di Orwell e tempo prima Tenera è la notte di Fitzgerald, per le altre letture seguo l’istinto del momento, ora sto leggendo La casa senza ricordi di Donato Carrisi un thriller. Tra i libri che vorrei rileggere ci sono alcuni romanzi di Cesare Pavese (ma siccome di lui ho letto tutto non mi decido a scegliere…).

Barbara Businaro

Lug 03, 2022 at 9:24 AM Reply

Tablet, ereader e smartphone possono essere una bella comodità in ferie, ma dipende dove. Finché resto nella casa affittata, col wifi e tutto, va benissimo. Ma se vado in spiaggia, anzi tra gli scogli perché in genere preferiamo quelli per lo snorkeling, meglio non portarsi l’elettronica. Solo cartacei, e edizioni che se proprio mi cadono in acqua (pur avendo lo zaino impermeabile) posso recuperare con nuovo acquisto senza gran danno. 😉
Ecco, Il gattopardo mi manca in effetti, ma anche 1984 (forse l’ho letto alle medie, un’età troppo precoce per capirlo, infatti non lo ricordo). Ma il prossimo classico “invernale” potrebbe essere Il conte di Montecristo, da un po’ ci penso…

Grazia Gironella

Lug 04, 2022 at 8:50 PM Reply

Sto improvvisando le letture, come sempre. L’unico punto fermo è che voglio leggere tutti i libri che ho comprato negli ultimi anni. Se li acquisto e non li leggo, non onoro il lavoro dell’autore, né le mie finanze. Quindi procedo con un saggio e un romanzo insieme, pescandoli dal mio serbatoio. Fuori dalla mia comfort zone ci vado spesso, perché mi piace ficcare il naso in giro. (A proposito, ho letto Who Moved My Cheese? Il messaggio è molto utile, anche se per me i libri devono pesare dai 400 grammi in su. XD)

Barbara Businaro

Lug 11, 2022 at 2:49 PM Reply

Azzerare le pile dei libri accumulati è anche il mio intento, ma poi… ho appena terminato le mie vacanze sul Gargano e alla fine ho letto, con sommo gusto perché l’ambientazione è proprio marina, un romanzo preso per caso negli ultimi quindici giorni, quel Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone. Ne scriverò a breve un post, perché lo merita. 🙂
(Who Moved My Cheese?/Chi ha spostato il mio formaggio? è un bignami… il suo valore è in tutto quello che non dice, è un libricino per riflettere, un po’ come Il libro delle risposte di Carol Bolt. Sta tutto nelle domande!)

Daniela Bino

Lug 05, 2022 at 11:26 AM Reply

Una mia amica (non so se la conosci) mi disse: “E basta con questo Patterson!!!” e me lo mise pure per iscritto su un post it che appiccicò all’interno di un romanzo che mi regalò per il mio compleanno. E così è stato. Ora, in questo preciso istante, sto rilassando le mie stanche celluline grigie, leggendo un romanzo di Kate Quinn, “La cacciatrice”, che promette bene. Ho appena letto un romanzo meraviglioso di Sujata Massey, “L’amante di Calcutta”. Di questa autrice avevo già letto “La pietra lunare di Satapur” e a seguire “Le vedove di Malabar Hill”. Bellissimi tutti!!! Consiglio vivamente di leggerli.
E a tutti giunga il mio augurio di vacanze serene, emozionanti ed appaganti.

Barbara Businaro

Lug 11, 2022 at 3:01 PM Reply

Hai visto che a mollare Patterson, ci hai guadagnato?! In gamba quell’amica lì! 😀 😀 😀
Non ho letto nulla ancora di Sujata Massey, ma vedo che stai seguendo la serie delle inchieste di Perveen Mistry, personaggio che la scrittrice ha creato in onore delle prime avvocatesse indiane: Cornelia Sorabji, prima donna a frequentare legge a Oxford nel 1892, e Mithan Tata Lam, prima donna ammessa al foro di Bombay nel 1923.
Mi dirai invece com’è Kate Quinn… che non sia della stessa squadra di Patterson. 😛

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