webnauta loves Canva - (c) Kim Tomacruz via Canva.com

Canva, grafica for dummies

E’ indubbio che un’immagine accattivante attiri lettori più facilmente rispetto ad un testo, per quanto studiato possa essere. Perché siamo abituati ad elaborare immagini ancor prima di odori, suoni o sensazioni tattili. In fondo, anche la lettura scaturisce dal codificare l’immagine della parola nella nostra mente. Con la differenza che una foto è immediata e intuitiva nella comprensione.
Tanto è vero che due social, Instagram e Pinterest, si sono addirittura specializzati nella sola condivisione di immagini, siano esse foto istantanee o illustrazioni creative.

E ci si sente un po’ in difficoltà rispetto a chi padroneggia software specializzati in fotoritocco o grafica vettoriale, che in quattro click di mouse realizzano opere d’arte dal nulla. Ma senza voler nulla togliere ai professionisti, ho scoperto da qualche mese uno strumento davvero straordinario: Canva, un servizio online gratuito per realizzare grafica professionale in maniera veloce e semplice.

Dal momento che raramente gli scribacchini sono anche grafici provetti, uno strumento così potente diventa indispensabile, soprattutto nella promozione all’interno dei social.

Canva, la grafica nelle tue mani

Canva (da canvas, tela in inglese) nasce nel 2007 quando Melanie Perkins all’Università Western Australia insegnava agli studenti ad usare programmi come InDesign e Photoshop, da sempre considerati difficili da imparare e ancor più difficili da utilizzare. Dopo un primo prototipo chiamato Fusion Books, nel 2012 Melanie Perkins, Cliff Obrecht e Cam Adams fondano a Sydney il nuovo Canva. Nel 2013 la startup ottiene un finanziamento di 3 milioni di dollari da investitori australiani e statunitensi. Nel 2014 si aggiunge l’ex di Apple Guy Kawasaki come “chief evangelist”. Ad oggi Canva conta 76,8 milioni di utenti attorno al mondo.

Quali sono le caratteristiche che hanno decretato un successo del genere?
Qui trovate un elenco specifico di tutte le sue funzionalità a livello grafico, dalla sfocatura al ritaglio delle foto, dall’effetto vignetta all’aggiunta di fumetti, dalle cornici alle griglie automatiche: Canva features

Ho visto in rete che qualcuno pubblicizza addirittura un corso a pagamento su Canva. Lasciate perdere.
E’ talmente semplice che si impara da sé, giocandoci un po’. Come dice il loro sito, richiede solo 23 secondi per imparare!
Inoltre nel sito trovate molte risorse che vi potranno aiutare ad utilizzarlo al massimo: le trovate sotto il Design School, organizzato in articoli specifici nel Blog, lezioni di grafica passo-passo in Tutorials e piccoli corsi di gestione in Design courses.

E’ uno strumento a portata di ragazzino, ottimo pure per le ricerche scolastiche (con i formati Presentation o Ebook). C’è un’intera sezione Educational per gestire lo studio e la condivisione all’interno della classe di studio e fornire agli insegnanti materiale didattico e lezioni già pronte create con Canva.
Tanto per darvi un’idea, prima di Natale ho parlato di Canva, quasi per caso, col mio figlioccio prediletto. Dopo un mese scopro che da solo, con il suo iPad scolastico (classe sperimentale) ha preparato una presentazione di 46 cartelle per l’organizzazione del viaggio con la sua classe in Spagna. E no, non è il classico smanettone di videogiochi, l’iPad è ancora seppellito dai Lego! 😉

 

Canva - Spain Travel example

 

Vantaggi:

  • Non necessità di installazione sul proprio computer
  • Stesso account utilizzabile su diversi supporti, da computer a tablet
  • Facile utilizzo senza particolari nozioni di grafica
  • Interfaccia anche in lingua italiana
  • Assortimento di elementi grafici da soddisfare ogni settore d’impiego
  • Supporto di manuali e tutorial (solo inglese)

Svantaggi:

  • Occorre essere online. No linea, no party!
  • Ricerca degli elementi poco funzionale: non permette di scegliere la tipologia (foto, icone, forme, layout) e li presenta tutti insieme senza un apparente ordinamento
  • Elementi gratuiti difficilmente riconoscibili tra quelli a pagamento (nella lingua italiana siamo fortunati che l’etichetta GRATUITO è visibilmente più lunga, ma in inglese distinguere FREE da $1 USD fa perdere la vista!)
  • Limitate funzioni grafiche, rispetto ad un software specifico di fotoritocco (Gimp, Photoshop)
  • Gestione delle licenze un po’ confusa (vedi sotto)

 

Il tuo Canva in 5 minuti

1 – Registrarsi gratuitamente

Appena arrivate sul sito, vi viene chiesto di registrarvi. Potete creare la vostra login con un indirizzo mail e password oppure con i connect diretti ai social Facebook e Google+.

Canva login

Canva Desktop

 

2 – Scegliere formato

Una grafica professionale non si improvvisa, ma deve essere studiata per la sua destinazione, web o cartacea che sia.
Dalla scelta, dipendono le dimensioni, i template e le foto che vi saranno mostrati, le ottimizzazioni in download.
Questi sono i formati attualmente disponibili:

  • Post di social media: Post di Twitter, Social media (generico), Grafica per Pinterest, Post di Facebook, App di Facebook, Grafica per Tumblr, Post di Instagram
  • Documenti: Formato lettera USA, Presentazione e Presentazione 16:9, A4, Carta intestata USA, Carta intestata A4, Curriculum vitae
  • Blog e eBook: eBook, Sfondo per desktop, Wattpad Book Cover, Copertina per Kindle, Titolo per blog, Grafica per blog, Copertina CD, Infografica
  • Risorse marketing: Volantino per agenzia immobiliare, Poster e Poster USA, Menu per cibi e bevande, Biglietto da visita, Volantino, Trifold brochure (volantino ripiegato in tre), Buono regalo
  • Intestazioni email e social media: Immagine di copertina per un evento Facebook, Anteprima Youtube, Banner Tumblr, Grafica del canale Youtube, Intestazione per Twitter, Foto di Google+, Foto di copertina di Etsy, Icona del negozio di Etsy, Copertina di Facebook, Intestazione email
  • Eventi: Cartolina, Invito di matrimonio, Invito e Invito ritratto, Biglietto, Collage di foto
  • Inserzioni: Inserzione di Facebook, Skyscraper ampio (IAB), Rettangolo medio (IAB), Rettangolo largo (IAB)
  • Dimensioni personalizzate da esprimere in pixel, millimetri o pollici.

Canva formati

Da qui abbiamo due possibilità: partire da un layout già pronto (gratuito o a pagamento) o crearne uno da zero, con l’aggiunta di elementi forniti da Canva (gratuiti o a pagamento) o caricati dal nostro computer gratuitamente (ovviamente avendone i diritti di utilizzazione).

 

3 – Modificare un layout di Canva

Alla vostra sinistra potete scorrere l’enorme offerta di template già pronti. Il loro ordinamento varia a seconda del periodo: prima di una ricorrenza (Natale, anno nuovo, festa della Mamma, del Papà, Pasqua, ferie estive, Halloween e così via) in cima vengono visualizzate le grafiche a tema.

Canva Layout 1

 

Anche il layout già pronto è modificabile in ogni suo elemento, e le possibilità d’intervento dipendono dall’elemento selezionato:

Foto: grandezza, posizione, rotazione, filtri (a scelta tra 15 filtri automatici oppure customizzare intensità, luminosità, contrasto, saturazione, tonalità, sfocatura, x-pro e vignettatura), link, trasparenza
Icone/Illustrazioni (simili alle foto): grandezza, posizione, rotazione, set colori, link, trasparenza

Canva modifica foto

Scritte: dimensione, posizione, rotazione, set colori, font, caratteristiche (grassetto, corsivo, maiuscolo, elenco), allineamento (sinistra, centro, destra) spaziatura del testo, link, trasparenza

Canva modifica testo 1

Canva modifica testo 2

 

Canva modifica testo 3

4 – Creare un layout da zero

Se invece decidiamo di creare una grafica nostra completamente da zero, sempre nel menù di sinistra abbiamo diversi elementi singoli da poter aggiungere (basta un click per veder comparire l’elemento nell’area di lavoro):

Canva elementi

 

  • Foto: di ogni tipologia, gratuite o a pagamento
  • Griglie: in questo modo la grafica si “seziona” in più parti, ognuna delle quali viene lavorata separatamente (collage di foto o sfondi)
  • Cornici: da applicare a tutto il layout; sono compresi anche gli effetti a “maschera” sull’intero sfondo
  • Forme: immagini vettoriali geometriche semplici
  • Linee: da utilizzare come separatori di testo o di elementi grafici
  • Illustrazioni: immagini vettoriali elaborate e colorate
  • Icone: immagini vettoriali simboliche e monocolore
  • Grafici: immagini di tipo statistico
  • Logo Canva: da utilizzare come credits

Canva new 1

 

Nelle schede sottostanti a quella degli elementi trovate anche:

  • Testo: set di testi preimpostati e font di vario tipo
  • Sfondo: per impostare uno sfondo con una texture ripetuta
  • Caricamenti: per effettuare l’upload delle immagini proprie

Canva new 2

Canva new 3

 

5 – Esportare il lavoro

In alto a destra avete cinque sezioni:

  • titolo del progetto (se cliccate potete modificarlo a piacere)
  • Condividi, per inviare sui social la vostra grafica
  • Scarica, per effettuare il download dell’elaborazione in locale
  • Rendi pubblico (si scorre il pallino a destra e diventa verde) per condividere la grafica sulla piattaforma Canva
  • la vostra foto, con le impostazioni del vostro profilo

Per il donwload, potete scegliere il formato tra:

  • Immagine: per il web (JPG)
  • Immagine: alta qualità (PNG)
  • PDF: standard
  • PDF: per la stampa (con opzioni selezionabili)

Nell’esportare il lavoro, vi verrà chiesto il pagamento degli elementi non gratuiti (se ne avete utilizzati) tramite carta di credito oppure andrete direttamente alla scelta della cartella sul vostro computer. Se la grafica comprende più immagini (come nel caso di una presentazione), verrà scaricato un file compresso .zip.
Et Voilà, le jeux sont fait!

Canva Cup versione italiana

Canva Cup english edition

Occhio alle licenze!

Uno degli svantaggi di Canva è capire come funzionano le sue licenze. Perchè anche se potete utilizzarlo in maniera completamente gratuita, è chiaro che quanto meno il nome di Canva deve figurare da qualche parte (quindi ripagarlo in forma pubblicitaria). Le licenze sono cambiate nel corso del tempo (da 5 contratti a 2, con diverse limitazioni) e risultano un po’ incomprensibili, se non si va a fondo della questione.

Canva al momento prevede due tipi di licenza:

  • One Time, valida per 24 ore/una volta: quando acquistate un elemento ad 1 dollaro lo fate per sole 24 ore e solo nel singolo progetto
  • Multi-use, o multi-utilizzo: sotto questa licenza, più costosa, gli elementi acquistati sono disponibili per più progetti

I template e gli elementi gratuiti rientrano nella licenza One Time, come spiegato in questo articolo How many times can I print my Canva design, con un limite nella stampa fino a 2.000 copie:

If your design uses elements from our image library (even free elements), it’s subject to our One Time Use License. According to this agreement, a print run of your design is limited to only 2,000 copies.

Va detto che nella licenza One Time è inserito anche l’obbligo di attribuzione (quindi anche per gli elementi gratuiti), punto 4.o della licenza :

o. use the Stock Media for editorial purposes without including the following credit adjacent to the Stock Media or in audio/visual production credits: “©[insert Contributor’s Name] via Canva.com”;

Quindi, va inserita l’attribuzione per layout e foto interne di Canva, in questo modo:

©[nome del contributor del layout/foto] via Canva.com

Le informazioni in merito al contributor dell’elemento si trovano cliccando sull’iconcina di info in basso a sinistra dell’elemento stesso, come nelle foto sottostanti.

Canva informazioni 1

 

Canva informazioni 2

 

 

Dal momento che si possono anche caricare font personalizzati per i testi (vedi Using custom fonts), se si crea una grafica completamente propria non ci sono né obblighi di attribuzione né limiti per la stampa, come indicato in questo articolo Can I use a Canva design for anything I like:

If your design uses only elements that you have created and or uploaded yourself, then you may use it for any purpose you like.

Personalmente trovo laborioso il gestire anche i font, per cui ritengo la soluzione migliore quella di usare Canva con foto di pubblico dominio, ma con elementi testuali di Canva, lasciando solo l’attribuzione al suo utilizzo, in questo modo: ©[vostro nome] via Canva.com

Tra l’altro, utilizzandolo in questi mesi, mi sono accorta che alcune delle foto GRATUITE di Canva provengono in realtà dal sito di foto di pubblico dominio Pixabay.
Se le utilizzo da Canva devo specificare l’attribuzione, mentre se le carico manualmente da Pixabay non è richiesto. Che gioco è questo?! 🙁

 

Canva Free Photo from Pixabay - Canva

Canva Free Photo from Pixabay - Pixabay

 

Nota: Le immagini liberamente utilizzabili NON sono quelle ricercate da Google. Sembra banale, ma vedo alcuni blog dichiarare nella loro policy “immagini prese dal web”, come dire che quello che è in internet è libero dai diritti d’autore di default. Non è così, e nemmeno Google è la scusa dietro cui pararsi. Google semplicemente indicizza i contenuti, che rimangono però dei loro rispettivi proprietari. Se volete cercare immagini di pubblico dominio, dovete selezionare in Google Immagini il bottone “Strumenti di ricerca” e poi al menù “Diritti di utilizzo” selezionare “Contrassegnate per essere riutilizzate”.

 

Google Immagini di pubblico dominio

 

Pronti a cimentarvi?

Per concludere, trovo che Canva sia un ottimo strumento per non professionisti. Va benissimo per il volantino della festa di quartiere come per le immagini social del vostro blog personale o le infografiche per i clienti di una piccola impresa, dove le risorse sono esigue e tocca far da sè.
Però, viste le limitazioni di stampa e di copyright, lo escluderei nell’elaborazione della copertina di un ebook in self-publishing, per la quale continuerei ad affidarmi a software tradizionali e possibilmente a grafici esperti, orientati anche al settore dell’editoria.

E voi quali applicativi utilizzate per la promozione visiva nei social?

Proverete Canva giusto per curiosità, anche solo per il biglietto d’auguri alla mamma?

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Comments (53)

grilloz

Lug 14, 2016 at 7:50 AM Reply

Comodo Canva, l’ho usato qualche volta, rapido quando si deve creare al volo un’immaginetta con testo per i social. Il problema di questi software supersemplificati (vedi anche istagram) è che è difficile personalizzare i template preimpostati, e quindi le immagini risultanti sembrano un po’ tutte uguali.

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 10:18 AM Reply

Basta non usare i template preimpostati, ma partire da una griglia vuota. Canva offre già parecchi elementi singoli gratuiti (e sono talmente tanti da rendere le combinazioni infinite), ma caricando i propri file Canva diventa altro che uno strumento di fotoritocco, il più semplice possibile. Lì entra in gioco poi la pura creatività.

grilloz

Lug 15, 2016 at 11:08 AM Reply

Ma infatti io lo trovo comodissimo: carico un’immagine, applico un filtro, ci aggiungo una scritta e condivido su social prima che photoshop abbia finito di caricarsi 😀
Il difetto che ho trovato è però che uscire dai template preimpostati (anche per gli elementi singoli) è abbastanza scomodo e macchinoso. Poi mancano degli strumenti, ad esempio l’altro giorno volevo inserire una scritta e scegliere un coloro dell’immagine per la scritta, ma, non essendoci lo strumento contagocce e non essendo io un grafico (il quale probabilmente il colore l’avrebbe selezionato al volo ad occhio) ho dovuto aprire un altro software e così ho un po’ perso il vantaggio di Canva 😀

Barbara Businaro

Lug 15, 2016 at 6:19 PM Reply

Si, che manchi il contagocce l’avevo notato anch’io, c’è la possibilità di scegliere il colore dalla ruota cromatica o di inserire il codice html (che già è avanzato), ma il color picker (che c’è pure nel caro vecchio Paint) se lo sono dimenticato. E guarda, solo perchè sei tu, gliel’ho appena chiesto via Twitter! 😉

grilloz

Lug 15, 2016 at 6:30 PM

Grazie 🙂 troppo gentile. So che ci sono altre app in html che permettono di fare da color picker, pensavo di cercarne una al volo, ma poi ho aperto paint.net è ho fatto da li 😛
A proposito, l’hai provato? Io l’ho scaricato da poco per vedere cosa si riesce a fare, quanto meno è veloce ad aprirsi 😉

Barbara Businaro

Lug 15, 2016 at 6:44 PM

…tutto quel che finisce in .Net mi sta altamente sulle scatole!! 😛

grilloz

Lug 15, 2016 at 6:50 PM

Il nome anche a me, ma lui non sembra male, è pur sempre opensource 😛

Barbara Businaro

Lug 16, 2016 at 1:04 PM

Da Canva hanno già risposto:”we’d be glad to take it as a suggestion to be added in our future release” 🙂

grilloz

Lug 16, 2016 at 4:52 PM

Grande Barbara 😉

silvia

Lug 14, 2016 at 10:09 AM Reply

Condivido quanto detto da Grilloz. A volte l’uniformità penalizza un po’ la creatività, anche se permette a chi non è esperto di fare ottimi volantini.
Io conoscevo Canva, ma non l’ho mai usato. Di solito uso Fotojet.com che credo sia più o meno la stessa cosa. Lascio a te scoprire le eventuali differenze. 😉

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 10:36 AM Reply

La forza di Canva non è nei template già pronti, ma nello strumento accessibile e nella varietà di funzioni disponibili. Chiaro che se si utilizzano sempre i template, sono gli stessi a disposizione degli altri 76 milioni di utenti. Fotojet lo danno specializzato maggiormente nei collage di foto, in quel caso ha più opzioni grafiche di Canva. Per la numerosità dei formati invece consigliano Canva, perchè ne ha davvero tanti (e continuano ad aggiungerne).

nadia

Lug 14, 2016 at 10:14 AM Reply

Mi piace! Io che sono negata con la grafica, giocherò un pochino!!!! Grazie per questa lezioncina interessantissima.

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 10:47 AM Reply

Figurati! Fammi poi sapere com’è stata l’esperienza, se davvero si impara in 23 secondi! (mi sembra un tantino esagerato da parte loro…)

iara R.M.

Lug 14, 2016 at 11:45 AM Reply

Sempre interessanti i tuoi suggerimenti. A me, poi, piace tanto giocare con le immagini. Appena ho un pochino di tempo mi registro e ci giochicchio: 😛

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 12:57 PM Reply

Ho idea che alla prossima Canva Cup avrò un sacco di avversari in più! 😛

Marina

Lug 14, 2016 at 1:18 PM Reply

Il Photoshop non l’ho mai capito (pensa che invece mio padre, a 76 anni, fa dei fotomontaggi da urlo!), in compenso so fare dei montaggi di filmati per i quali a scuola ero diventata famosa. Usavo il power Director di cyberlink e ora l’i- movie con resa mille ma soddisfazione cento.
Con le immagini sono meno avveniristica, ma questo Canva, cavolo, mi incuriosisce molto. Lo proverò senz’altro! 🙂

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 2:10 PM Reply

Molta stima per tuo padre, ma anche parecchia stima per te! Io col Power Director c’ho solo litigato una volta, ma forse all’epoca non avevo nemmeno una gran dotazione elettronica.
L’unico filmato che mi sono costretta a preparare è stato per il 40esimo di matrimonio dei miei genitori. Oltre ad una festa a sorpresa, tutta la sala imbandita di verde (sono nozze di smeraldo), gli abbiamo regalato un fotolibro rimestando tutte le foto di quei 40 anni insieme, preparato con il software Halto di Photocity. Bello…ma mancava qualcosa, un sottofondo.
Sono riuscita a “estrarre” dal programma gli sfondi che avevamo usato ed ho creato una presentazione delle foto con lo stesso tema del fotolibro, aggiungendo la musica (Au revoir e Preacher degli One Republic, molto emozionali). Sono impazzita col Movie Maker, ma non avevo altro nell’immediato 🙁
M’è toccato pure “doppiare” il finale di Preacher perchè non mi bastava per chiudere il filmato, ma non se n’è accorto nessuno.
Non pensavo di farcela (Movie Maker è parecchio spartano), ma il risultato si è visto negli occhi di chi guardava…più che altro la magia delle prime note di Au revoir. 🙂

Lisa

Lug 14, 2016 at 7:23 PM Reply

Interessante! Lo aggiungo alla cartella “strumenti” per quando sarò una famosa scrittrice con qualcosa da pubblicizzare! 😀

Barbara Businaro

Lug 14, 2016 at 7:45 PM Reply

Infatti l’ho inserito nella categoria Risorse per scribacchini! Ma puoi sempre creare qualche immagine per pubblicizzare il blog, no?

Lisa

Lug 14, 2016 at 8:04 PM Reply

Il povero blog è stato lasciato in disparte fin troppo a lungo… non sarebbe male regalargli qualche immagine accattivante!

Marco Amato

Lug 21, 2016 at 5:24 PM Reply

Conosco Canva.
Io sono uno che vuol far tutto da sé. Poi pur non essendo grafico, ma dovendo creare design per lavoro è normale utilizzare photoshop per tutte le esigenze.
La settimana scorsa per lanciare una nuova pagina facebook ho deciso di provare canva per creare la copertina. Davvero semplice e intuitivo. Di certo è diventato uno dei miei nuovi strumenti.

Barbara Businaro

Lug 21, 2016 at 6:46 PM Reply

La comodità di Canva è che è accessibile anche da un computer in prestito, dove magari photoshop o similari non sono disponibili.
Le copertine social le ho create con Gimp, così ho potuto studiare un’immagine unica che si adattasse alle varie misure. Giocando con i layer, vedevo l’effetto finale per ogni social. Però è chiaro che chi non ha esperienza di grafica, fa prima ad imparare ad usare Canva per queste cose. Sempre meglio che caricare una foto qualsiasi, che viene tagliata proprio sullo slogan.

iso

Ott 27, 2016 at 7:05 PM Reply

Barbara, tu sai se è possibile caricare in Canva degli elementi vettoriali creati con Illustrator o Affinity Designer ai quali poi sia possibile da Canva cambiare colore ecc… un po come si fa con le loro Forme o gli elementi dei loro layout

Barbara Businaro

Ott 28, 2016 at 8:16 AM Reply

Benvenuto nel blog, iso. Se provi a caricare un file volutamente sbagliato (come un .pdf) con l’upload delle immagini, il sistema ti risponde chiaramente che sono consentiti solo file .JPG .PNG o .SVG. Gli SVG (Scalable Vector Graphics) sono elementi di grafica vettoriale lavorati con Inkscape, Corel Draw e Adobe Illustrator. Non sono compresi quindi gli .EPS, in genere il formato più utilizzato anche per la vendita di immagini vettoriali.

stefania

Gen 25, 2017 at 8:46 PM Reply

ciao grazie per le informazioni!
una domanda per le licenze: vorrei creare il logo da utilizzare per i vari canali online. con la licenza multi-use devo comunque riportare il copywrite? dove va riportato? per ogni canale va riportato (sito, fb, twitter..)? il limite e’ solo in caso di stampa, corretto? grazie

Barbara Businaro

Gen 26, 2017 at 9:47 AM Reply

Ciao Stefania, benvenuta nel blog. La licenza multi-use è a pagamento e quindi non richiede copywrite (stai già pagando il design, quindi Canva non può richiederti anche di apporre il loro logo). Qui trovi una tabella riassuntiva delle licenze (nel frattempo hanno aggiunto anche la Extended): License Agreements
In caso di dubbi, hai sempre a disposizione il loro supporto: Help Center E sono anche molto celeri a rispondere ai quesiti via social 🙂

Elena

Apr 18, 2017 at 3:14 PM Reply

Ciao Barbara grazie per questo piccolo manuale d’uso di Canva che conosco e utilizzo da un po’. Recentemente però l’ho utilizzato per creare le copertine di ebook che vendo in self publishing. Ora ho qualche confusione: se sul sito Canva viene promozionata l’opzione crea copertina ebook gratuitamente, come mai poi nelle licenze si limita l’uso gratuito per poche ore? Insomma, si può o non si può creare una copertina con Canva? Altrimenti conosci qualche altro mezzo per creala da me? Grazie mille

Barbara Businaro

Apr 18, 2017 at 4:16 PM Reply

Purtroppo credo che in Canva giochino sulla fumosità delle loro licenze. Da quel che leggo sui termini di licenza estesi per la One-time Use License:
– tra i Permitted Uses ci sono “e. entertainment applications, such as books and book covers, magazines, newspapers, editorials, newsletters, and video, broadcast and theatrical presentations up to 2,000 prints;”
– però tra i Prohibited Uses recita “The following are Prohibited Uses under this One-time Use License; however, are available under the separate Extended Licenses: […] f. use the Stock Media in any posters (printed on paper, canvas or any other media) or other items for resale, license or other distribution for profit;”
Quindi se la tua copertina è a distribuzione gratuita (materiale pubblicitario) puoi stamparla fino a 2.000 copie pagando quanto richiesto dalla One-time license (i cui oggetti sono utilizzabili una sola volta, modificabili nell’arco di 24 ore; oltre le 24 ore, per le modifiche successive, vanno pagati nuovamente); ma se la tua copertina finisce in un ebook distribuito a pagamento (e il self publishing lo è), devi rientrare nella Extended License, ovvero sui 100 dollari a design.
A quel punto conviene pagare una copertina da un professionista. 😉
Altri mezzi per creare da te…Gimp, software di grafica gratuito. Sicuramente online trovi qualche template scaricabile per le copertine (o banalmente imposti da te le misure che utilizzano in Canva per gli ebook). Poi cerchi immagini e font con licenza free in rete per uso commerciale (questo fa una gran differenza!). Non è semplice, ma nemmeno impossibile.

Elena

Apr 19, 2017 at 9:12 AM Reply

Grazie Barbara, proverò Gimp. Sembra che il lavoro sulla nuova copertina non sia affatto terminato ;). Buona giornata

Manuela

Gen 04, 2018 at 10:02 PM Reply

Ciao Barbara!
complimenti per il blog e per questo articolo.. sono però un po’ confusa riguardo le licenze di Canva, se io dovessi quindi creare dei design (anche senza immagini) destinati alla vendita, quindi ad uso prettamente commerciale (biglietti/poster/inviti) devo rientrare nella Extended license giusto? che è però illimitata, quindi posso creare quanti design voglio e destinarli alla vendita liberamente?
Grazie mille!

Manuela

Barbara Businaro

Gen 04, 2018 at 10:40 PM Reply

Benvenuta nel blog Manuela. Le licenze di Canva si pagano in base agli “elementi” contenuti nel “design” e non al numero di “design” che tu crei, dove con elementi sono comprese non solo immagini, ma anche cornici, template, icone, forme geometriche, scritte e font (anche i font sono proprietà di Canva). Perciò, la dicitura corretta è che puoi usare gli elementi che hai pagato con Extended license in tutti i design che vuoi, ma solo con quelli. Man mano che ne aggiungi altri, per poterli usare in numero illimitato di design (e stampa soprattutto, nel tuo caso) ognuno di questi deve avere la licenza Extended. Qui trovi qualche esempio di design e pagamenti: Purchasing premium elements
In caso di dubbi, puoi chiedere direttamente a loro, anche tramite i canali social. 🙂

Calogero

Mar 10, 2018 at 4:38 PM Reply

Come promesso, ecco la risposta dello staff di Canva alla domanda: “È possibile pubblicare un ebook avente una copertina interamente realizzata con i vostri elementi gratuiti?”

… Yes, you may certainly use your designs in both a printed book or an eBook using Free images. If you create a design using only elements you uploaded and created yourself, you can use the design as many times as you like.

Creating designs for eBooks to resell online is still within the scope of the One Time Use License. We do understand that the readers will be buying your product because of the content of your eBook and not because of the design of your cover.

If you use images and elements from Canva’s media library in your designs, there are limits on how you can use those designs, even when the elements are free. These limitations vary based on which license you choose, whether you will print the design, and many other factors. What you’re permitted to do and not permitted to do is detailed in the licenses themselves.

Please check out the terms and conditions for the different licenses available in this article: https://about.canva.com/terms-of-use/

In pratica: Canva non pone limiti all’utilizzo di copertine e altro a patto che gli elementi utilizzati per la creazione dell’oggetto in questione non siano di loro proprietà ma vengano caricate o create ex novo dall’utente di Canva.
I loro elementi, anche free, sono soggetti a determinate condizioni che vengono specificate nei termini di utilizzo del servizio.

Barbara Businaro

Mar 10, 2018 at 8:32 PM Reply

Quindi avevo inteso bene: se lo si usa come un software di grafica, portandosi “da casa” gli elementi, si può utilizzare anche per le copertine di ebook. Ma utilizzare i loro elementi “free” invece pone dei limiti dovuti alla licenza di quegli elementi. Grazie Calogero! 🙂

Calogero

Mar 11, 2018 at 10:22 AM Reply

Stando così le cose, a chi come me non capisce un tubo di grafica converrebbe rivolgersi a un professionista. Vada per procurarsi un’immagine da caricare (e anche lì rischierei di utilizzare un’immagine di dimensioni non conformi o a bassa risoluzione), ma come la mettiamo con tutto il resto (template, font e quant’altro)?
Affinché l’utilizzo di Canva sia semplice come si dice bisognerebbe avvalersi del materiale che mette a disposizione, dunque passare alla cassa. Resta il fatto che pagare per fare una porcheria di proprio pugno sia meno conveniente, sotto tutti i punti di vista, che pagare un professionista per ottenere qualcosa che sia presentabile, perlomeno.
Conosci un buon grafico che accetta promesse di pagamento futuro o citazioni nella pagina dei ringraziamenti a titolo di corrispettivo? Se ficco le mani nelle tasche magari riesco a rimediare un paio di fazzolettini non troppo usati e mezzo pacchetto di gomme dell’anno scorso da offrire come bonus. 🙂

Agata

Mar 29, 2018 at 7:00 PM Reply

Ciao Barbara,
Devo realizzare una pagina pubblicitaria per una rivista. Ho provato ad utilizzare canva, scegliendo un formato A4. La redazione della rivista è disposta ad accettare la pagina creata ma occorre metterla in formato 19x26cm .Ho una licenza gratuita di canva che non mi permette di ridimensionare l’immagine.Suggerimenti su come farlo?

Barbara Businaro

Mar 29, 2018 at 11:56 PM Reply

Benvenuta nel blog Agata. Quel che non si può fare con Canva, occorre per forza di cose farlo con un software di grafica adatto. Suggerisco di utilizzare Gimp, pacchetto gratuito alternativo a Photoshop. Questo il sito ufficiale: gimp.org
Puoi realizzare l’immagine in Canva nel formato A4 (ovvero 21×29,7 cm), scaricarlo sul tuo pc, qui aprirlo con Gimp e ridurre le dimensioni dell’immagine fino al desiderato. In rete trovi ottime guide di apprendimento per Gimp, sia scritte che video tutorial. 🙂

Calogero

Mag 08, 2018 at 2:35 PM Reply

Ciao Barbara,
alla fine ho deciso di installare GIMP sul pc e imparare a usarlo, così posso farmi la copertina da me.
Dopo aver studiato il manuale per un paio di settimane, oggi ho cominciato a lavorare sulle prime immagini, per prenderci un po’ la mano.
Stando a quanto accenna l’articolato manuale, sarebbe possibile lavorare con due monitor, uno per le finestre di dialogo e uno per le immagini; purtroppo però non chiarisce come fare. Indovina un po’… ho pensato di chiedere lumi a Nostra Signora del Web. 🙂 Potresti fornirmi qualche indicazione, se non chiedo troppo? Magari dopo vado in chiesa ad accenderti un cero. 🙂 (farti edificare un tempio mi costerebbe più di quanto possiedo)

Barbara Businaro

Mag 09, 2018 at 9:57 AM Reply

Adesso la mia risposta ti porterà a rinnegare la tua fede… 😀
La gestione di due monitor per il computer non è cosa del singolo software, non se ne occupa Gimp, ma il sistema operativo. Quindi, a seconda della versione di Windows, devi cercare via Google, dov’è il setup per configurare la modalità multi-schermo. Sul mio Dell con Windows 10 ci arrivo da Settings > Display, e con il bottone Identify lui rileva gli schermi collegati e mi chiede se usarli in modalità duplicata o extended (quella che serve a te). Arrivato lì, ti sposti tu le finestre di Gimp come vuoi (sono tutte “flottanti”, basta agganciarle e trascinarle col mouse come qualsiasi altra finestra di Windows).

Calogero

Mag 09, 2018 at 3:51 PM Reply

Il gallo non ha ancora cantato.
Giungerà un giorno, forse, in cui mi macchierò di apostasia, ma quel giorno non è oggi!
Mission complete! Corro ad accenderti un cero votivo… o se c’è qualcos’altro che posso fare per sdebitarmi non esitare a rivelarti; per un devoto non potrebbe esserci appagamento maggiore che assistere alla teofania della divinità cui va la propria devozione. 😀
Molte grazie, Barbara.

Barbara Businaro

Mag 11, 2018 at 9:22 AM Reply

Come ho scritto nel post di oggi, apparirò in quel del Salone del Libro di Torino, l’Olimpo di ogni lettore. 😀
Ma non so ancora a che ora, viste le lunghe code all’entrata registrate ieri!

Calogero

Mag 26, 2018 at 4:24 PM

Mi dispiace di essermeli persi entrambi (il Salone e la tua apparizione); arriveranno tempi migliori anche per me… si spera.

Federica Patalano

Gen 06, 2020 at 6:10 PM Reply

Ciao. Io ho utilizzato Canva per creare la schermata finale dei video su Youtube.
Non ho utilizzato immagini, uno sfondo colorato, con solo testi ed elementi (di Canva e gratuiti), in questa immagine ne ho usati alcuni anche più volte, mentre altri una volta sola.
Vorrei avere qualche chiarimento: se ho proceduto correttamente, e sapere se rischierei qualcosa?
E specialmente come funziona il discorso delle licenze in questo caso?
Grazie mille

Barbara Businaro

Gen 08, 2020 at 11:10 PM Reply

Ciao Federica, benvenuta nel blog. Come puoi leggere nella pagina del loro sito dedicata alla licenze, License Agreements, il tuo caso dovrebbe rientrare nella tipologia “Free Media”: Download and use images, graphics, music and video anywhere. Attribution not required (but it’s appreciated). Don’t redistribute or sell the media on other stock photo, graphics, music, video or wallpaper platforms. (trad. Scarica e utilizza immagini, grafica, musica e video ovunque. Non è richiesta l’attribuzione (ma è apprezzata). Non ridistribuire o vendere i media su altre piattaforme di foto, grafica, musica, video o sfondi.)
Comunque, hai sempre a disposizione il loro supporto: Help Center O puoi scrivergli direttamente via social, sono veloci a rispondere 😉

Federica Patalano

Gen 10, 2020 at 1:58 AM Reply

Grazie mille per la risposta Barbara sei stata gentilissima e hai chiarito i miei dubbi. Ho fatto varie ricerche ma non capivo se le informazioni riguardavano solo le immagini (a pagamento o gratis) o anche tutto il resto.
Sono contenta perché la parte dei “Free media” non l’avevo nemmeno vista.
Ho scritto anche a loro, ma mi hanno solo inoltrato il link alla pagina “License Agreements”, il dubbio rimaneva, però sì, sono stati veloci a rispondere.
Grazie di nuovo!

Barbara Businaro

Gen 12, 2020 at 5:13 PM Reply

Di nulla Federica, buon proseguimento! 🙂

Valentina Scuteri

Dic 30, 2020 at 2:49 PM Reply

Ciao Barbara, sto facendo una ricerca per quanto riguarda le possibilità di utilizzo di Canva e ho trovato il tuo post.
Non mi sono chiare diverse casistiche, ho letto le condizioni d’uso ma non ho capito molto.
Es. Se io creo una grafica caricando immagini e font miei, la vendo ad un cliente perchè lui possa poi gestirla in maniera autonoma sulla app, devo citare Canva nel mio progetto?
Cambia la questione se viene utilizzato un template di Canva free, foto free, e font free di Canva? Non posso venderlo al cliente in questione, giusto?
Mentre invece se sono un privato e mi faccio una grafica per i social utilizzando elementi free di Canva, occorre qualche menzione?
Grazie mille ma mi sto tirando matta con questi cavilli.
Vale

Barbara Businaro

Gen 01, 2021 at 6:29 PM Reply

Benvenuta nel blog Valentina. 🙂
Provo a darti una risposta, ma ovviamente io non sono il supporto di Canva, e visto che di mezzo ci sarebbe una transazione commerciale (tu che vendi una grafica ad un cliente) ti consiglio di contattare direttamente loro, se gli scrivi sulla loro pagina Facebook rispondono abbastanza velocemente: Canva su Facebook
Se io creo una grafica caricando immagini e font miei, la vendo ad un cliente perché lui possa poi gestirla in maniera autonoma sulla app, devo citare Canva nel mio progetto? Attenzione che ogni elemento di Canva è sottoposto a licenza, quindi anche le cornici, le icone, le grid, ecc. Dovresti prepararti l’immagine completa fuori e caricarla solamente su Canva, per distribuirla al cliente che da app Canva non potrebbe farci nulla. A quel punto non conviene lavorare con un software di grafica gratuito come Gimp?
Cambia la questione se viene utilizzato un template di Canva free, foto free, e font free di Canva? Ovviamente sì, perché non tutti gli elementi sono ad uso gratuito per scopi commerciali, come indicato nei termini di licenza: Free Media License Agreement
Non posso venderlo al cliente in questione, giusto? Dipende dalla licenza dei singoli elementi che hai utilizzato nella grafica.
Mentre invece se sono un privato e mi faccio una grafica per i social utilizzando elementi free di Canva, occorre qualche menzione? No, se l’uso è per scopo personale/editoriale all’interno dei social, non occorre alcuna menzione.
Prima di diventare matta a interpretare le licenze di Canva, scrivigli direttamente su Facebook, così ti rimane una traccia della loro risposta, da girare anche ai clienti che avessero bisogno di spiegazioni. 😉

Sara

Mar 30, 2021 at 12:03 AM Reply

Ciao Barbara, complimenti per l’articolo e il blog. Pur non essendo una grafica usonCanva da anni per presentazioni a lavoro, quindi internamente tra colleghi, e lo adoro.
Adesso invece, indipendentemente dal mio lavoro, sto creando un logo su Canva che userò per un podcast (ovviamente gratuito e saràdistribuitogratuitamentesulle piattaformadi podcast) che sto realizzando, saranno 10 episodi per iniziare ma di certo non arriverò a 1000. Ho usato un solo elemento grafico di canva e un solo font di canva, entrambi gratuiti che ho combinato su uno sfondo colorato a tinta unita, molto basic.
Non ho canva pro.
Leggendoti mi è venuto un dubbio: devo pagare qualcosa a Canva per la licenza? E se non devo pagare nulla, devo ringraziarli nei credit? Grazie

Barbara Businaro

Mar 30, 2021 at 6:15 PM Reply

Benvenuta nel blog Sara. 🙂
Sì, Canva è in effetti un tool portentoso per le grafiche “on the fly”. Sto anche sperimentando l’utilizzo in “team”, condividendo i progetti/template con più persone, così che se uno non è disponibile, gli altri hanno l’accesso per lavorarci senza problemi.
In quanto al tuo quesito, come rispondevo sopra a Valentina, se l’uso della grafica con elementi free è per scopo personale/editoriale all’interno dei social (e un podcast che io sappia rientra in un social media), non occorre alcuna menzione. Quindi per me puoi utilizzare quel logo, senza menzione e senza pagare nulla. Se poi un domani il tuo podcast dovesse essere un successone e avessi bisogno di stampare il logo su dei gadget, beh, potresti sicuramente farlo ridisegnare da un professionista, in maniera esclusiva, e rilanciarlo per l’occasione.
Buona fortuna! Se poi diventi famosa, passa di qua a salutarci eh! 😉

Sara

Mar 30, 2021 at 7:01 PM Reply

Garzie:))) ma è un podcast nato per gioco con alcuni amici e non crediamo di diventare famosi ma mai dire mai 🙂

Paolo

Ago 12, 2021 at 3:28 PM Reply

Ciao Barbara, ho una domanda. Posso utilizzare liberamente grafiche di Canva create da me con elementi gratuiti come file Jpg per il mio blog WordPress (sempre gratuito, quindi con l’url nomesito.wordpress.com) da cui non ho ricavi commerciali?

Barbara Businaro

Ago 14, 2021 at 5:52 PM Reply

Benvenuto nel blog Paolo. 🙂
Sì, puoi usare anche le grafiche elaborate con Canva con elementi gratuiti presi da Canva stesso se l’uso è “editoriale”, ovvero da usare come immagini in articoli di blog o di siti web, per i quali lo scopo è quello di informare o intrattenere, e non di promuovere uno specifico prodotto o servizio (ceh sarebbe allora uso “commerciale”).

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