Bibisco, software di scrittura creativa italiano

Bibisco, scrittura creativa made in Italy

Man mano che ci addentriamo nello studio di yWriter6, software di scrittura creativa gratuito dello sviluppatore informatico Simon Haynes, ci rendiamo conto che dietro un’interfaccia asciutta si nasconde un programma decisamente corposo, quasi troppo complesso per uno scribacchino alle prime…penne.
Per trovare lo strumento giusto per ognuno occorre guardarsi un po’ in giro cosa offre il mercato. Con mia sorpresa tempo fa in mezzo alle ricerche saltò fuori anche questo Bibisco, gratuito e completamente made in Italy!

Il suo creatore, Andrea Feccomandi, un ingegnere informatico di Bologna, ci tiene a precisare che Bibisco è “fatto con amore, per scrittori”: amiamo i libri e vogliamo aiutare gli scrittori a scrivere bellissimi romanzi. E’ già stato tradotto in 8 lingue ed ha registrato più di 15 mila downloads. E’ spesso citato come un ottimo compagno per il NaNoWriMo (e siamo proprio a Novembre! chi di voi ha accettato la sfida?). Insomma, agli scrittori questo Bibisco piace.

Devo dire che il pacchetto è rimasto in attesa un bel po’ sulla mia scrivania, perché il file da scaricare alquanto voluminoso mi ha tratto in inganno nel farmi presagire lunghe battaglie per installarlo e studiarlo.
Niente di tutto ciò. Il suo vanto è proprio la semplicità! Provare per credere!

 

L’installazione…che non c’è!

Avete capito bene: bibisco non deve essere installato, si tratta di una soluzione completamente “portable”. Una volta effettuato il download del file dal sito, a seconda del vostro sistema operativo, non dovete far altro che scompattarlo in una cartella: lì dentro troverete l’eseguibile già funzionante, indipendente dal vostro pc.
L’ultima versione qui testata è la 1.4.2. per windows (nota: sotto un aggiornamento sulla versione 2.1.0 del 2020).
E’ disponibile anche per Linux (32 e 64 bit) e per Mac.
La prima cosa da notare è che si tratta di un programma ingombrante: lo zip per windows è di 181 Mb, che diventano ben 355 Mb una volta estratti. Per confronto, il file di installazione di yWriter6 pesa solo 2,2 Mb in versione portable.

Bibisco intro 1

Nuovo Progetto

Appena avviato, bibisco ci dà il benvenuto e ci chiede di selezionare la lingua della sua interfaccia. Poi ci viene richiesta la cartella del nostro computer dove salvare i progetti: qui ci viene suggerito di mettere la cartella sotto il controllo di Google Drive o DropBox per avere un backup automatico degli stessi.

Bibisco intro 2

 

Bibisco intro 3

Bibisco intro 4

A questo punto, siamo pronti per creare il primo progetto, dandogli un nome e selezionando la lingua con cui scriveremo (non è la stessa dell’interfaccia, è quella utilizzata come testo del romanzo e quindi come correttore ortografico).
Al termine, il nostro progetto è pronto e possiamo cominciare ad organizzare il nostro romanzo.

Bibisco intro 5

Bibisco intro 7

Cliccando su “qualche piccolo consiglio” si apre una finestra popup dove potete scorrere una comoda guida, con 6 diversi consigli sui personaggi, il conflitto del protagonista, la premessa da definire, l’ambientazione come spazio e tempo, la fabula e il punto di vista.

Bibisco Consigli 1

Vediamo quali strumenti abbiamo a disposizione nei vari menù nella barra in alto.

Architettura

In questa sezione troviamo spazio per l’architettura del romanzo, suddivisa in:

  • Premessa: in una frase l’intero romanzo, il conflitto e la risoluzione
  • Fabula: narrazione degli eventi nella loro successione logico-temporale
  • Ambientazione: contesto geografico, temporale e sociale dove si svolge la storia

 

 

Bibisco Architettura 1

Aprendo uno dei tre blocchi, potete già dare un’occhiata all’editor di Bibisco, molto semplice (il font e la sua dimensione si impostano a parte). Punto forte per la mia personale esperienza? I tastini delle caporali!! 😉
Quando avete terminato l’inserimento di ogni blocco nel programma, sotto potete gestire sempre lo stato di avanzamento tra:

  • OK/completato (verde)
  • …/da completare (arancio)
  • !!!/tutto da fare! (rosso)

Bibisco Architettura 2

Sotto ci sono le Linee narrative, ovvero le varie trame che compongono il romanzo, ciascuna legata allo sviluppo di un particolare conflitto. Per ogni trama, si apre l’editor dove inserire degli appunti in formato testo. I “blocchi” delle trame possono poi essere spostati e riorganizzati con il drag&drop (trascina e rilascia).

Bibisco Architettura 3

Personaggi

I personaggi sono suddivisi in Protagonisti, i portatori dei conflitti, e Altri personaggi, caratteri di contorno allo sviluppo della storia. Anche qui vale la gestione a blocchi con funzionalità drag&drop.

Bibisco Personaggi 1

Sulla scheda del personaggio Bibisco dà il meglio di sé, perché è davvero molto curata.

  1. Chi è?
    Dati personali: nome, cognome, soprannome, sesso, età, luogo di nascita, luogo in cui vive, titolo di studio, professione, situazione economica.
  2. Come appare?
    Aspetto fisico: occhi, capelli, bocca, naso, orecchie, mani, corporatura, altezza, peso, razza.
    Modi di fare: modo di guardare, parlare, ridere, piangere, camminare, vestirsi, bere, mangiare.
    Immagini: qui si possono caricare pressoché infinite immagini (non ho trovato segnalato alcun limite).
  3. Cosa pensa?
    Psicologia: tutti, ma proprio tutti, gli aspetti della psicologia del personaggio
    Idee e passioni: idee religiose, idee politiche, passioni, hobby, manie, vizi.
  4. Da dove viene?
    Sociologia: il partner, la famiglia, gli amici, i compagni di scuola, i colleghi.
    Vita precedente alla storia: infanzia, adolescenza, vita scolastica, vita professionale prima dell’inizio della storia (solo testo libero).
  5. Dove va?
    Conflitto: da cosa nasce il conflitto, bisogno interiore o circostanze esterne, qual è la posta in gioco(solo testo libero).
    Evoluzione: come evolve il personaggio nel corso della storia (solo testo libero).

Bibisco Personaggi 2

A parte l’accuratezza nel creare e gestire tutte queste caratteristiche, ho apprezzato davvero molto la possibilità nella maggior parte delle schede di poter passare dall’inserimento del solo testo libero alla modalità intervista, con un elenco davvero esauriente di domande a cui rispondere. Questo è davvero il suo punto di forza.

Bibisco Personaggi 3

Luoghi

Anche i luoghi si gestiscono a blocchi, con funzionalità drag&drop. In questo caso, si apre solo l’editor per l’inserimento di testo libero. Le immagini, anche qui senza indicazione di limite, si caricano dal pulsante in basso a destra, vicino a quello di salvataggio.

Bibisco Luoghi 1

Capitoli (e Scene)

Anche i capitoli sono ovviamente gestiti a blocchi. Cliccando nell’area, per ogni capitolo abbiamo a disposizione:

  • Motivazione: qual è il senso di questo capitolo, come contribuisce allo sviluppo del romanzo (solo testo libero)
  • Appunti: idee, note, spunti (solo testo libero)
  • Scene: elenco delle scene del capitolo selezionato, sempre gestite a blocchi.

 

Bibisco Capitoli 1

Bibisco Capitoli 2

Bibisco Capitoli 3

La scena riporta l’editor con alcune funzionalità aggiuntive (per cui viene visualizzato un comodo avviso):

  • Riepilogo: una schermata che si apre a lato con personaggi, luoghi, architettura e i capitoli già scritti; purtroppo la schermata non si allarga, anche se ingrandiamo la finestra del software a tutto schermo, risultando così alquanto inutile;

Bibisco Capitoli 4

  • Etichette: vengono mostrate le etichette relative al punto di vista (fisse), ai personaggi (quelli censiti, sia protagonisti che secondari), al luogo (a scelta tra quelli già inseriti), al tempo (una data precisa in anno, mese, giorno, ora, minuti) e la linea narrativa a cui appartiene (quelle aggiunte all’inizio).

Bibisco Capitoli 6

Sempre in basso troviamo le Revisioni, ovvero la gestione delle versioni della scena da un elenco a discesa.

Bibisco Capitoli 5

Analisi

Come indicato nel pulsante “nota importante” in alto, perché i dati di analisi siano completi, è necessario per ogni scena compilare la sezione etichette, che abbiamo appena visto. Qui abbiamo a disposizione:

  • Lunghezza capitoli, un istogramma basato sul numero di parole per ogni capitolo
  • Distribuzione personaggi, in tabella per capitoli
  • Cronologia apparizioni personaggi, basata sulle etichette dei personaggi per scena
  • Distribuzione luoghi, in tabella per capitoli
  • Distribuzione linee narrative, in tabella per capitoli
  • Utilizzo punti di vista, basata sulle etichette dei punti di vista per scena

Bibisco Analisi

Esporta progetto

In questa sezione possiamo esportare il nostro testo, potendo scegliere tra:

  • esporta in PDF
  • esporta in Word (RTF), Rich Text Format, formato standard leggibile non solo da Word ma da altri software di videoscrittura
  • esporta come archivio, ovvero in file .bibisco, formato proprietario dello stesso Bibisco (non basta portarsi dietro la cartella che abbiamo indicato all’inizio del progetto, non la riconosce)
    Per ogni scelta vi viene solo richiesto il path di scarico dell’esportazione.

Bibisco Esporta

Impostazioni

Qui ritroviamo l’impostazione della lingua del programma stesso (dell’interfaccia, per intenderci, perché quella del progetto non è più modificabile una volta che l’abbiamo creato).

Bibisco Impostazioni 1

Ci sono anche le impostazioni dell’editor di testo, compreso il controllo ortografico (presumo con il dizionario in lingua dell’interfaccia stessa). Facciamo una prova:

Bibisco Impostazioni 2

Bibisco Impostazioni 3

Letture consigliate

Qui sono riportate le recensioni ed i link di alcuni libri consigliati, tutte di Dino Audino Editore, e sono le stesse che trovate anche sulla sezione del sito Letture consigliate.

Bibisco Letture consigliate

Info

Qui trovate tutte le informazioni sulla realizzazione del progetto, dalla versione, ai crediti dei traduttori. Se volete rimanere aggiornati, potete seguire Bibisco anche sulla pagina Facebook ufficiale bibisco.official.page e sul profilo Twitter bibiscotweet.
Per chi se ne intende, i sorgenti sono depositati presso GitHub.

Bibisco Informazioni

Aggiornamento alla nuova versione 2.1.0

A partire dalla versione 2.0 Bibisco è basato su una tecnologia (node.js) completamente diversa rispetto alla precedente (java), quindi i progetti realizzati con la versione 1 non sono compatibili con quella nuova. Occorre portarli a termine con la stessa versione con cui sono stati cominciati. Cosa è cambiato però per l’utente che installa questo nuovo aggiornamento?

Bibisco è rilasciato ora in due edizioni, differenti per funzionalità e costo:

  • Community Edition, gratuito, comprende gli stessi strumenti della vecchia versione: Premessa, fabula, ambientazione, linee narrative; Intervista ai personaggi; Luoghi; Capitoli e scene; Analisi; Esportazione in PDF, DOCS e Archive.
  • Supporters Edition, a pagamento con un prezzo scelto dallo stesso utente (ma consigliato a partire da 15 euro), che abilita le altre voci del nuovo menù: Note globali; Oggetti (bacchetta magica, mappa del tesoro..); Spostamento delle scene tra i capitoli; Timeline dei personaggi; Tema scuro; Trova/sostituisci; Ricerca; Gestione sequel; Modalità distraction free.

Anche per il download dell’edizione gratuita è richiesto l’inserimento di un indirizzo email sulla piattaforma Gumroad, da dove Bibisco viene distribuito. In automatico, si viene iscritti alla newsletter di Gumroad senza l’accettazione esplicita di alcuna informativa in merito. Occorre annullare l’abbonamento dal link sottostante la mail che si riceve in seguito.

Le dimensioni del pacchetto e del software hanno beneficiato lievemente del cambio di tecnologia: il download è di 123 Mb e lo spazio su disco una volta che Bibisco è in uso è di 303 Mb, inferiore alla versione precedente ma ancora ingombrante.
L’interfaccia è rimasta abbastanza simile alla precedente, così che gli utenti si troveranno da subito a loro agio. Sono state aggiunte nuove voci al menù, ma sono sbloccate solo con l’acquisto della versione Supporters Edition.

L’esportazione in formato RTF (Rich Text Format, standard riconosciuto e gestibile da tutti i software di videoscrittura) è stata sostituita dall’esportazione in DOCX, formato proprietario di Microsoft Word 2007 o successivi.
Sono state tolte le voci di Info del software, disponibili sul sito, e le Letture consigliate. Manca un supporto in italiano completo, perché la documentazione, dalle note di rilascio alle FAQ, è in lingua inglese.

 

In conclusione…

L’interfaccia è molto user-friendly rispetto ad altri software, completamente in italiano e ricca di suggerimenti al punto giusto. La consiglio a chi non ha confidenza con il computer e litiga un po’ anche con l’inglese 😉
La caratterizzazione dei personaggi è davvero esauriente, con un encomio per aver inserito il formato intervista.

D’altro canto, è un po’ pesante come pacchetto portable, 355 mb sono davvero tanti per un software di questo tipo (è un’applicazione Java e contiene la propria JRE, Java Runtime Environment, per essere indipendente e non generare problemi di compatibilità/aggiornamento), anche se ormai le chiavette usb hanno raggiunto dimensioni rispettabili.

Cosa non ho trovato, rispetto a yWriter6 che già utilizzo, e che varrebbe la pena aggiungere nelle prossime release:

  • backup automatico impostabile (per questo suggerisce di salvare il progetto direttamente in DropBox)
  • storyboard/timeline, ovvero grafico della distribuzione dei personaggi sulla linea del tempo e non dei capitoli (nota: presente nella versione 2.1.0 a pagamento)
  • generazione automatica della sinossi
  • esportazione in HTML e formati eBook (necessari quindi altri software)

Però, in conclusione, trovo che Bibisco sia un’ottima soluzione, davvero alla portata di tutti (poi il difficile rimane scrivere, questo lo sapete!).
Ci state già facendo un pensierino? Lo proverete?

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Comments (66)

silvia

Nov 04, 2016 at 6:38 AM Reply

Ah certo. Me lo metto su subito. Devo dire che come prima impressione mi piace assai, in fondo fa un po’ tutto quello che servirebbe a me, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei personaggi.
E brava Barbara anche stavolta! 😉

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:20 PM Reply

Grazie Silvia! Si, la gestione dei personaggi ha colpito parecchio anche me. Tra i software che ho visto finora (mi manca però Scrivener) è l’unico ad avere una così ampia sezione, con tanto di formato intervista.

Marco

Nov 04, 2016 at 7:44 AM Reply

L’ho scaricato: vedremo! E grazie della segnalazione.

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:21 PM Reply

Fammi sapere che te ne pare. Ma forse è uno strumento del genere è troppo complesso per un racconto, no?

grilloz

Nov 04, 2016 at 7:45 AM Reply

Graficamente mi piace, penso che lo proverò 😉
Un po’ un limite il fatto che sia in java (e per utenti poco esperti anche che non preveda unistallazione).
Mi piace l’idea delle linee narrative 🙂

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:25 PM Reply

Perchè dici un limite che sia in Java? Stamattina Alessandro -Nostromo- l’ha anche provato su Linux openSuSE e funziona benissimo!
Le linee narrative in effetti non ci sono in yWriter6, si può utilizzare solo una scheda di Annotazioni, ma non è la stessa cosa.

grilloz

Nov 05, 2016 at 8:34 AM Reply

In genere è un po’ pesante.

Daniele Savi

Nov 04, 2016 at 8:01 AM Reply

Solo io non amo questo tipo di software “per scrittori”, come anche Scrivener e altri? Ho scritto un articolo sul tema, tempo fa. Non che siano fatti male, ho provato anche Bibisco tempo fa, niente da dire.
Il problema per me è che ogni software di questo tipo di ingabbia in uno suo schema predefinito dal programmatore, che può andare bene genericamente, ma io alla fine mi adatto sempre male agli schemi fissi. Quindi mi sono ritrovato a non essere mai completamente soddisfatto, e a cambiare spesso, con il solo risultato di perder tempo a provare ogni volta un software nuovo, invece di scrivere 🙂 Preferisco un bel foglio di Word, e organizzare tutto il resto dei dati analogamente, oppure con note in software che già uso per altri motivi (tipo mappe mentali, che preferisco agli schemi). Tra l’altro, un .doc è per sempre, e sarà sempre letto da qualsiasi software…ho già fatto l’errore di scrivere molti racconti usanto Pages, che ora avendo abbandonato Apple ho dovuto convertire tutti per poter leggere 🙂

Sandra

Nov 04, 2016 at 9:46 AM Reply

AAHHHH un altro che usa word! Io continuo con word e la rotellina su e giù e in caso di delirio i post it sul banco di lavoro. E’ fattibile, eh posso dirlo? Alla fine i miei romanzi sono stati pubblicati nonostante questo uso arcaico che prevede riletture estenuanti alla ricerca del punto preciso dove avviene qualcosa, utilizzando – come ho già detto – come unico alleato la funzione “trova” se si ricorda una parola chiave. Delirio. Questo Bibisco però mi piace.

Daniele Savi

Nov 04, 2016 at 9:53 AM Reply

L’ultimo romanzo l’ho scritto con 38 file di Word, uno per capitolo, Evernote per alcuni appunti e ritagli dal web su personaggi e ambientazioni, e le mappe mentali su fogliacci o su altri software.
Poi dipende, se uno si trova bene negli schemi previsti da questi software di scrittura, certamente ne trae grande beneficio in organizzazione 🙂 Io non riesco a stare mai fermo 😀
Tra l’altro, da ex hater di MS e recentemente convertito, devo ammettere che l’ultima versione di Word 365 Win10 mi piace assai, volendo usa anche il formato .odt (e qui mi sono giocato tutta la credibilità e le relazioni 😀 )

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:56 PM Reply

Io Word 365 su Windows 10 sto tentando di assassinarlo definitivamente. Ho già un Office installato, non è possibile che ogni 2 settimane mi perseguiti un’icona sulla tray con “Compra questo software! Compra questo software! Compra questo software! Compra questo software!”
Quando dovremo aspettare per la multa dell’antitrust stavolta?! 🙁

Daniele Savi

Nov 04, 2016 at 11:09 PM

Ahah, non so a me dava ogni tanto la tile che mi chiedeva di fare il periodo di prova. Guarda se questo articolo può esserti d’aiuto 🙂 http://www.howtogeek.com/226321/how-to-disable-the-“get-office”-notifications-on-windows-10/
Comunque io l’ho fatto inizialmente per via del Terabyte di spazio che danno su OneDrive, che solo quello costa meno di altri cloud, ma poi devo dire che soprattutto la versione 2016 mi sta piacendo davvero tanto, molto meglio di quelle vecchie (soprattutto la versione che avevo sul mac…per quello usavo Pages 😀 )

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:53 PM Reply

Guardate che anch’io uso Word (in genere in questi programmi riverso il documento scritto, portando scena per scena). E siccome ho un’installazione in italiano e una in inglese, a seconda dei pc, non mi ricordo mai se devo usare il CTRL+T (Trova) o il CTRL+S (Search) per attivare la ricerca. Di quei numeri! 😛

silvia

Nov 04, 2016 at 11:12 AM Reply

Beh. io li installo tutti, ci gioco un po’ e poi torno a word (anzi a openoffice). Però mi piace un sacco scoprirli e… scoprire che non sono fatta per usarli.
Ma questo mi piace assai. Vedremo… 🙂

Daniele Savi

Nov 04, 2016 at 4:15 PM Reply

Anche io provo tutto, ho un’ossessione compulsiva per provare cose nuove 😀

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:40 PM Reply

Beh, dobbiamo partire dal principio che non esiste lo strumento perfetto ed ognuno ha poi le sue necessità.
Per te questa tipologia di software impone uno schema predefinito, io invece mi trovo male con le mappe mentali (non solo per la scrittura, anche per il lavoro): rischio di aprire rami che tendono all’infinito. Ma giusto per capirci, il racconto di Halloween l’ho scritto su Blocco appunti (o Notepad), scrollando su e giù, e versionandolo tramite DropBox. Però un conto è un testo breve con solo due protagonisti e il resto dei personaggi indefiniti, ben altra cosa è gestire un testo lungo, con più linee narrative, che richiede più tempo di gestazione. C’è chi si trova bene con il classico documento di testo e poi un foglio excel per ogni personaggio. Va benissimo anche così. Non c’è nessuno che possa dire qual è il metodo migliore di lavorare, perchè ognuno ha il suo! 😉
Comunque, da .doc siamo già passati a .docx! E se proprio volessimo, lo standard ufficiale è l’RTF (ecco perchè tutti questi programmi hanno l’esportazione basilare in RTF).

Daniele Savi

Nov 04, 2016 at 11:17 PM Reply

Sì vero, e il bello della scrittura è proprio che non necessita di strumenti specifici, ognuno può trovare i suoi (almeno adesso…prima c’era solo pergamena e inchiostro 😛 ). 🙂

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 11:27 PM Reply

E prima ancora tavoletta e scalpello! 😀

Serena

Nov 04, 2016 at 8:50 AM Reply

Bellissimo articolo, Barbara!
Uso Scrivener e continuerò a farlo, ma ho il vizio inguaribile dei software di scrittura e quindi mi installerò anche questo.
Davvero complimenti per questo e per tutti i tuoi articoli tecnici e non.

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:41 PM Reply

Grazie Serena. Eh, prima o poi arriverò anche a testare Scrivener, questi articoli servono per prepararmi al grande evento! 😉

Serena

Nov 08, 2016 at 10:30 AM Reply

Tieni d’occhio il sito il Black Friday, lo vendono a 25 dollari che è poco più di metà prezzo. Se invece partecipi al NaNo e vinci, ti danno un codice con il quale te lo scarichi a 20 dollari, che volendo puoi anche regalare a un amico.
Comunque secondo me non è concettualmente preciso paragonare Scrivener a Word. Mi spiego meglio: Word è un elaboratore di testo, Scrivener è un potente strumento di gestione che include ANCHE un elaboratore di testi. Anch’io il testo nudo e crudo lo scrivo dove capita, ho anche ZenWriter, FocusWriter, Open Office e Libre Office… credo quasi tutto ciò che esiste in giro XD incluso un bel quadernino Moleskine! Ma poi tutto finisce in Scrivener, e salvo cataclismi non lo cambio per niente al mondo (e quando sarà, guarda quanto sono bellini i template delle schede personaggio, la cartella Ricerche e il sistema di metadati… *innamorata* )

Daniele Savi

Nov 08, 2016 at 10:40 AM Reply

Non ho infatti paragonato Word a Scrivener 🙂 Il mio commento era solo per dire che, per quanto riguarda il mio metodo di lavoro, non mi sono mai trovato bene con i software che “fanno tutto”, perché non riesco a stare entro i modelli predefiniti, trovo sempre qualcosa di specifico che mi manca. Per cui preferisco utilizzare vari strumenti singoli volta per volta a seconda delle esigenze. Oltre al fatto che in generale mi piace avere software accessibili facilmente da ogni strumento (per esempio, i file di Word li leggo via OneDrive su ogni dispositivo, le note di Evernote anche, la roba su carta la digitalizzo come file e va in cloud, etc…).
Questo a prescindere dalla qualità di software come Scrivener, o Bibisco, e altri, che sono ottimi e se si adattano al tuo metodo di lavoro, sono di grande aiuto 🙂

Barbara Businaro

Nov 08, 2016 at 10:58 PM

Per quanto riguarda la portabilità, anche i software sono accessibili da più computer: Bibisco io ce l’ho nella cartella DropBox, quindi posso eseguirlo in qualsiasi computer (a parità di tipologia di sistema operativo); yWriter6 e Scrivener sono entrambi installabili su pendrive usb e alla stessa maniera la cartella per la chiavetta può essere portata sempre su DropBox (o spazio cloud sincronizzato similare). Oramai sempre più si punterà alla portabilità, anche su questi programmi. 🙂

Barbara Businaro

Nov 08, 2016 at 10:52 PM Reply

Mi sono appena segnata di fare una capatina sul sito di Scrivener per il Black Friday, sicuramente faccio prima che vincere il NaNo! 😉
Tecnicamente, non è corretto confrontare i software di scrittura creativa con un semplice elaboratore di testi come Word. Però il paragone è nel “metodo” più che nello strumento: si paragonano i vari Scrivener/yWriter6/Bibisco et similia contro Word + l’organizzazione manuale degli appunti (questo lo danno sempre per scontato, peccato che non è banale!). La scelta è ovviamente personale, perchè dipende sia da quanto tempo abbiamo da dedicare alla scrittura, sia da come siamo già abituati a lavorare con il computer, ad organizzarci mentalmente. Per qualcuno i software sono una costrizione, per altri sono solo un contenitore, ne più ne meno.

Elena

Mag 31, 2017 at 7:43 AM Reply

Ciao Serena, ho sentito parlare di Scrivener in rete e mi piacerebbe sapere, visto che è a pagamento, quali sono a tuo avviso i vantaggi…. rispetto a strumenti come questo presentato da Barbara che sto provando anche io. Grazie

Barbara Businaro

Mag 31, 2017 at 6:36 PM Reply

Anch’io sono curiosa di Scrivener, ed ero stata sul punto di acquistarlo a novembre, per il Black Friday, quando lo scontano a metà prezzo. Poi ho desistito, per due motivi: se l’avessi acquistato mi sarei fiondata a studiarlo, perdendo tempo e lasciando a metà il mio corso di yWriter6; sono molti ad essere passati da yWriter6, il più utilizzato al NaNoWriMo, a Scrivener (magari proprio con lo sconto per aver partecipato al NaNoWriMo) riconoscendolo come suo fratello maggiore, quindi sono convinta che studiare yWriter prepari a Scrivener (e potrebbe essere che se trovi complesso yWriter troverai complesso anche Scrivener). Comunque Serena nel suo post di oggi ha proprio detto che sta imparando a fare video perché vorrebbe farci vedere Scrivener in azione… attendiamo! 😉

Giovanni

Nov 04, 2016 at 9:44 AM Reply

È fatto in Java e quindi se non si ha un computer datato tipo 15 anni come il mio potrebbe andare lento. Non gestisce il formato ODT, ma promette bene e poi è gratuito quindi va incoraggiato perché so bene quanto è tosta sviluppare un software regalarlo è altrettanto tosta.

Giovanni

Nov 04, 2016 at 9:46 AM Reply

Volevo dire se si ha un computer darato… ma è uscito un non di troppo 🙂

Giovanni

Nov 04, 2016 at 9:47 AM Reply

Cioè Datato… un commento e 2 errori 🙂

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:50 PM Reply

Ah, qui si paga pegno: per ogni commento con errori, si deve tornare a commentare la volta successiva! 😛

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:49 PM Reply

Benvenuto nel blog Giovanni. In effetti, per quando la Java sia inclusa, è probabile che nei vecchi sistemi operativi qualche noia la dia lo stesso. Puoi provare con il download della primissima versione di Bibisco, la 1.0.0 del 2014, la trovi sotto GitHub, dove ci sono tutti i sorgenti.
Non gestisce l’ODT ma nemmeno il DOC, e come compromesso esporta in RTF, che va bene sia per Word che OpenOffice.
Tenendo conto che yWriter6 è stato creato da uno sviluppatore-scrittore (l’ha scritto per se stesso), invece per Bibisco non ho trovato in rete che il suo creatore sia anche scrittore. Quindi, davvero lo sta regalando!!

Daniela Bino

Nov 04, 2016 at 10:25 AM Reply

Un bell’articolo veramente, scritto in modo esauriente. Condivido questo articolo subito, perché lo ritengo utile: la descrizione della tipologia di programma e soprattutto le istruzioni per l’uso sono molto dettagliate e semplificate anche per i dummies.
Brava, Barbara!

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 10:58 PM Reply

Grazie Daniela! Deformazione professionale. Tutti quei manuale utente… 😀

salvatore

Nov 04, 2016 at 1:07 PM Reply

Ho già mal di testa… Ma carta e penna non vanno bene lo stesso? @.@

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 11:03 PM Reply

Uhm…la carta potrebbe prendere fuoco o rovesciarcisi sopra il caffè del tuo amico che arriva lì a fa “Oh, cos’è questo…ops, scusa!”
E la penna si finisce, la matita si rompe la punta (e te non hai il temperino) e se hai la mina ti sei dimenticato di comprare le ricariche. 😀
Carta e penna vanno sempre bene. Poi però viene il momento che devi uscire da sotto gli scatoloni, ecco.

nadia

Nov 04, 2016 at 2:44 PM Reply

Io sigh concordo con Daniele e Salvatore, per me già word è sufficiente, per il resto amo annotare le caratteristiche su carta e riprendere i punti salienti che nel mio schema mentale stanno tutti precisi. Si sa se una è disordinata nel suo casino ci capisce solo lei e la mia testa pullula di casino. Però nulla toglie che vada benissimo per gli amanti della tecnologia usare tutti questi strumenti… solo pensavo a Foscolo e Leopardi… avrebbero scritto tante belle opere con il pc?

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 11:15 PM Reply

Non si dovrebbe rispondere a una domanda con una domanda ma… Foscolo e Leopardi lavoravano 10 ore fuori casa? 😀
Scherzi a parte, non credo proprio che la nostra produzione e la nostra epoca sia paragonabile alla loro.
Comunque non si tratta di usare tutti questi strumenti, ma di trovare quello che ci dà una mano.

grilloz

Nov 05, 2016 at 8:39 AM Reply

Secondo me Foscolo avrebbe scritto da smartphone mentre chattava con Luigia Pallavicini, Leopardi invece avrebbe usato un pc fisso, tanto lui stava a casa 😀

nadia

Nov 05, 2016 at 5:36 PM Reply

Ecco spiegata la gobba!!!!

Marina

Nov 04, 2016 at 4:13 PM Reply

Sono più vicina al pensiero di Daniele: gli schemi fissi un po’ mi destabilizzano anziché orientarmi. Pensa che io scrivo su word , spesso anche su Pages e poi ho un’agenda dove appunto, segnalo, suddivido. È piena di asterischi, punti di domanda, ma il mio intervento pratico fatto a penna è il miglior aiuto di cui potessi valermi.
Ciononostante, mi incuriosiscono le tue scoperte e sono sicura che, come per altri consigli attinti da te, andrò a dare un’occhiata. 🙂

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 11:24 PM Reply

E se tu perdessi quell’agenda?
Io ho il terrore che la mia vada persa o rovinata, prima che riesca a metterla al sicuro su DropBox, in qualsiasi formato elettronico. D’altro canto, mi piacerebbe sapere davvero come lavorano gli scrittori “di successo”: Stephen King scrive a computer, ma una volta aveva solo una macchina da scrivere, userà solo word? Diana Gabaldon dice di scrivere in ogni dove, anche nella sala d’aspetto dell’aeroporto, ma come fa a consultare tutto il materiale per i suoi romanzi storici e non sbagliare una data o un nome?
Ecco, invece di chiedere se è autobiografico, dovremmo cominciare a chiedere: ma con che cosa l’hai scritto? 🙂

isabella

Nov 04, 2016 at 8:50 PM Reply

Bellissimo articolo Barbara! Anche se io sono come Daniele e Marina, mi viene proprio voglia di provarlo 🙂

Barbara Businaro

Nov 04, 2016 at 11:25 PM Reply

Grazie Isabella! Io ho imparato ad utilizzarlo in due sere (mentre yWriter6 come vedete richiede molto più tempo). Fammi sapere poi come è andata la sperimentazione. 🙂

iara R.M.

Nov 05, 2016 at 9:01 AM Reply

Lo voglio, lo voglio. Mi sembra perfetto per me che sono all’inizio. Facile, con suggerimenti, schemi definiti. Per questo suggerimento ti sei meritata un bacione. 🙂

Barbara Businaro

Nov 05, 2016 at 7:05 PM Reply

Uh, grazie! Anche secondo me è ottimo per iniziare, per chi potrebbe spaventarsi eccessivamente di fronte al foglio tutto bianco di word, no? 😀

Andrea Feccomandi

Nov 05, 2016 at 4:50 PM Reply

Ciao Barbara, sono Andrea Feccomandi, l’autore di bibisco.

Ti ringrazio moltissimo per il bellissimo articolo, che descrive in modo dettagliato e puntuale bibisco!

Naturalmente ho letto con molta attenzione i tuoi suggerimenti e quelli dei tuoi lettori; saranno lo spunto per continuare a migliorare bibisco!

Barbara Businaro

Nov 05, 2016 at 7:11 PM Reply

Benvenuto sul blog Andrea. Io ringrazio te di essere passato di qua e credo di poterti ringraziare anche a nome degli altri che nei commenti hanno espresso l’entusiasmo per questo software. Ho voluto dargli più spazio possibile perchè anch’io ho trovato poco altro di italiano che ne spiegasse le potenzialità. Spero che adesso si capisca che è davvero facile da utilizzare. Un click e via! Il difficile resta sempre sapere cosa scrivere! 😀

Serena

Nov 08, 2016 at 10:33 AM Reply

Oh, ciao, Andrea! Complimenti anche da parte mia 😀 A Barbara per il suo bell’articolo li ho già fatti.

helgaldo

Nov 06, 2016 at 8:50 PM Reply

Ho capito bene? C’è un software di scrittura gratuito che ti consiglia al suo interno i libri di scrittura di un unico editore?

Andrea Feccomandi

Nov 06, 2016 at 9:51 PM Reply

Ciao, in bibisco consiglio i testi di drammaturgia che mi hanno ispirato. Sono tutti testi americani, che in Italia sono pubblicati da un unico editore. Visitando la pagina web di bibisco in inglese oppure impostando bibisco in una delle 7 lingue attualmente supportate (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e polacco) si può vedere che gli stessi testi sono proposti da editori diversi che pubblicano nelle lingue selezionate.
Andrea, autore di bibisco.

Barbara Businaro

Nov 06, 2016 at 10:22 PM Reply

Si, io qui ho ovviamente riportato solo quelli in italiano. Già nel sito si possono leggere quelli della versione inglese: suggested readings
La maggior parte sono pubblicazioni tradotte dal Gotham Writers Workshop che è uno degli sponsor anche del NaNoWriMo (e Bibisco sembra andare forte tra i partecipanti al NaNo!) 🙂

Serena

Nov 08, 2016 at 10:35 AM Reply

Non ho ancora guardato, ma immagino tu parli di Dino Audino Editore, che combinazione in Italia è l’unico che si ca**i i testi interessanti in lingua inglese. Quindi o uno se li legge in inglese, o li cerca sul sito di Audino e li trova (no, non lavoro per loro, sono solo una cliente soddisfatta)

Elena

Mag 31, 2017 at 7:46 AM Reply

Cara Barbara, grazie per queste tue risorse infinitamente utili! Ho cominciato il tuo corso u yWriter ma lo trovo davvero un software troppo complesso. Perciò sono passata a Bibisco. MI piace, è molto semplice e intuitivo, così posso concentrarmi davvero su cosa scrivere.
MI chiedo però come si debba utilizzare al meglio la porzione “Capitoli”.
Ci sono le scene (per me un modo completamente diverso di ragionare, molto simile alle scenografie teatrali o filmiche) che vanno compilate nei dettagli, ci sono gli appunti, dove possiamo buttare giù le idee di fondo per lo sviluppo. Ma come metto insieme le scene e gli appunti?
Dove mi suggerisci di inserire la prima stesura diciamo completa del capitolo?
Grazie mille

Barbara Businaro

Mag 31, 2017 at 6:45 PM Reply

Mentre yWriter gestisce gli appunti sia per intero Capitolo (scheda Annotazioni al progetto) sia per singola Scena (scheda Annotazioni alle scene della vista Capitoli o Annotazioni della singola scena aperta su editor), Bibisco ti fornisce un unico spazio per gli appunti, solo per l’intero Capitolo (la scheda Appunti accanto a Motivazione nella schermata riassuntiva del Capitolo con le sue scene), quindi devi concentrare tutto lì.
Diciamo però che in Bibisco tu puoi indicare lo stato di avanzamento di una scena, con i pulsanti in basso:

  • OK/completato (verde)
  • …/da completare (arancio)
  • !!!/tutto da fare! (rosso)

Quindi potresti indicare con !!! la scena che dentro reca solo appunti e con OK quella che è la prima stesura completa della scena. Quando tutte le scene sono OK, hai un capitolo completato.

Elena

Apr 13, 2020 at 3:13 PM Reply

Ciao Barbara, eccomi di nuovo qui! Oggi mentre rispondo ai commenti di Pasquetta mi sono decisa a riprendere in mano la faccenda dei software per la scrittura, che ho abbandonato quasi subito dopo aver scritto questo commento qui da te. Ma ora, voglio riprovare. Vorrei installare di nuovo Bibisco, ma ho letto che è molto pesante e io ho da poco dovuto inizializzare il pc perché stava fondendo (passato il Covid ne dovrò acquistare un altro, mannaggia allo smart working!)
Me lo consigli lo stesso? Ho un portatile Acer Aspire V che non ha molta memoria… ma visto che forse comincio a ragionare su una nuova storia…

Barbara Businaro

Apr 15, 2020 at 12:37 AM Reply

Ciao Elena, prima di risponderti ho riguardato il sito di Bibisco, perché ricordavo di aver visto delle novità. In effetti c’è una nuova versione 2, che mi sono scaricata e guardata. Quindi ho aggiunto il paragrafo all’articolo, evidenziando le differenze riscontrate.
Il software è ancora ingombrante, ma si parla di spazio su disco, non di memoria utilizzata in esecuzione. Secondo me puoi provarlo tranquillamente. Io non ho problemi sul mio piccolo Asus, che è poco più di una tastiera per navigare. 😀

Elena

Apr 18, 2020 at 3:57 PM

Grazie Barbara, il parere dell’esperta fa sempre bene! Sarei tentata anche di scaricare YWriter, ha le stesse caratteristiche? Ovvero occupa spazio su disco ma non in memoria? (poi la smetto)

Barbara Businaro

Apr 20, 2020 at 2:28 PM

Caratteristiche intese come fuzionalità, allora yWriter è decisamente più ricco di Bibisco. Del resto il suo sviluppo è più che decennale oramai e il suo programmatore Simon Hayes è un autore rodato (guarda su Amazon quanti titoli ha già pubblicato: Author Simon Haynes) Quel software non è stato creato per inserirsi in una fetta di mercato, ma per scrivere e pubblicare il proprio romanzo. Per quanto riguarda spazio disco, la versione 6 installata occupa 5,32 Mb escludendo ovviamente i file di progetto. Prendendo come esempio, il mio progetto di IPDP occupa 2,96 Mb compresi gli ultimi 20 backup.
In memoria è quasi invisibile, per i canoni attuali: 70 Mb circa, sia per il progetto IPDP sia per quello di Alice che uso per il mio Corso gratuito di yWriter6
Come mai così leggero? Perché yWriter è spartano ed essenziale, quindi leggero. Bibisco è molto più fashion come interfaccia utente, ma questo richiede più risorse in uso. 🙂

Elena

Apr 20, 2020 at 6:46 PM Reply

Grazie Barbara, hai colto in pieno il tema. Bibisco è più fashion! Ho scaricato yWiter e seguito per intero il tuo corso. Confermo che inaspettatamente per me è molto più leggero di Bibisco ma anche molto più complesso. Francamente non so se ho la pazienza di utilizzarlo, ma senz’altro ci proverò!
Grazie mille
Buona serata

pau

Ott 07, 2020 at 6:54 PM Reply

Grazie mille Barbara molto chiara e precisa. Ottimo riassunto.

Barbara Businaro

Ott 07, 2020 at 8:08 PM Reply

Grazie a te pau, e benvenuto nel blog! 🙂

JC

Mar 14, 2023 at 6:13 PM Reply

Gratuito proprio no: per scaricare la versione ‘gratuita’ richiede 1,5 euro per il download… Non è una questione di soldi, ma di principio: se dici che è gratuito per 30 giorni allora deve essere gratuito…

Barbara Businaro

Mar 16, 2023 at 5:28 PM Reply

Normalmente non approvo commenti lasciati da anonimi, con indirizzi email farlocchi, ma trovo corretto rispondere sul tema.
Innanzitutto, rispetto a quando ho pubblicato questo articolo nel 2016, il software di Bibisco ha avuto diversi e importanti aggiornamenti, compreso il sito ufficiale, dove è cambiata la modalità di download del pacchetto. Non so per quale motivo abbiano deciso di appoggiarsi a Gumroad, piccola piattaforma ecommerce, per distribuire il software. Fatto sta che l’ho appena scaricato, in versione Community Edition gratuita, e non ho pagato un centesimo. Probabilmente ciò che trae in inganno è la fase di check out, dove sembra costare 1.06 dollari ma subito sotto viene impostato in automatico lo sconto di 1.07 dollari che annulla questo pseudo-costo (potrebbe essere associato all’obbligatorietà, da parte di Gumroad, di impostare un prezzo minimo, anche se non c’è alcun acquisto effettivo). La versione a pagamento è la Supporters Edition, con qualche funzionalità in più (per altro, proprio quelle che avevo suggerito in questo mio articolo 😉 ). Nella versione Community Edition gratuita sono compresi 30 giorni di prova di queste funzionalità. Scaduti i 30 giorni, o ci si limita alle funzionalità base oppure si acquista l’altra versione a pagamento.

Detto questo, se dopo aver provato Bibisco, non si vogliono spendere soldi ma si vuole provare un prodotto gratuito completo, c’è sempre il software yWriter di Simon Hayes, (ex) informatico australiano, ora scrittore di professione. Qui sul blog trovate il corso completo in Italiano: Corso gratuito di yWriter6 in italiano Ho anche realizzato una Guida completa in formato ebook, distribuita a dicembre solo ai miei lettori in esclusiva, ma spero presto in vendita negli store. 🙂

Andrea Feccomandi

Mar 16, 2023 at 5:59 PM Reply

Ciao Barbara,

grazie moltissimo per la tua precisazione. Confermo che la versione Community Edition di bibisco è completamente gratuita, senza alcun costo associato.

Con riferimento alla questione sollevata dal tuo lettore, desidero precisare che Gumroad, la piattaforma che ho scelto per distribuire bibisco, non consente di distribuire prodotti gratuitamente, ma consente di vendere prodotti ad 1 euro con uno sconto di un euro. Probabilmente questo ha creato confusione.

Ho scelto di utilizzare Gumroad perché è una piattaforma affidabile e in grado di applicare l’aliquota IVA corretta per tutti i paesi, essendo bibisco diffuso in tutto il mondo.

Desidero inoltre ringraziarti per l’articolo che hai scritto su bibisco, che ha contribuito al notevole successo che abbiamo ottenuto finora. Abbiamo preso seriamente in considerazione i preziosi consigli degli scrittori, tra cui i tuoi!

Se sei interessata, sarei molto felice se tu volessi provare bibisco e darmi la tua opinione in merito.

Ancora una volta, grazie di cuore.

Andrea Feccomandi,
autore di bibisco.

Barbara Businaro

Mar 19, 2023 at 6:04 PM Reply

Grazie di essere passato nel blog Andrea. 🙂
Mi immaginavo infatti che Gumroad funzionasse in questo modo, avendo provato altre piattaforme e plugin WordPress per i digital download, che mostrano comunque un carrello anche quando il prodotto è scaricabile gratuitamente. In quanto a Bibisco e gli altri software per la scrittura creativa che mi segnalano, ho in mente un paio di post sul tema, ma sono costretta a rimandarli per altre attività pressanti del periodo (tra le quali, pure un altro cambio ufficio a breve 😀 ).

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