Le vacanze iniziano con l’enigmistica
Non ricordo esattamente come è cominciata, in famiglia nessuno era granché appassionato di enigmistica, cruciverba, rebus e giochi di parole di vario genere. Forse le prime parole crociate sono state quelle di Topolino, davvero semplici, a portata di bambino. Nei giornali dei grandi al massimo mi piaceva unire con un tratto i numeri dall’1 al 60 oppure annerire le zone segnate con il puntino, seguendo il labirinto di quelle forme e cercando di indovinare le figure che apparivano. A nonno Giuseppe non garbava affatto che consumassi tutto quell’inchiostro della sua penna, non potevo tracciare solo una linea invece di scarabocchiare a quel modo?
Ci ho anche provato una volta, ma niente. Adesso poi, pure quando mi ci metto d’impegno con un pennarello, faccio fatica a capire l’immagine risultante. Mi tocca spiare la soluzione o peggio chiedere lumi ai più piccoli!
Qualche anno più tardi scoprii la mia vera passione: i crucipuzzle, quei diagrammi zeppi di lettere dove cercare la lista di parole in orizzontale, verticale, diagonale e pure a rovescio. Da adolescente mi dilettavo proprio con il tascabile MiniPuzzle, infilato tra un Harmony Classic e un Oscar Giallo Mondadori quando andavo in spiaggia, l’edicola proprio davanti al passaggio pedonale verso il lungomare di Sottomarina Lido. Più facilmente in vendita si trovavano quei blocchi di vecchia enigmistica, in offerta a prezzo stracciato con in omaggio una penna biro, anche se la carta di quei giornali puzzava un po’ di muffa e c’era il rischio di non trovare le soluzioni dei giochi nelle ultime pagine, ma di rimandare al numero successivo, oramai scaduto da qualche anno.
Ricordo che ci perdevo davvero la vista con i puzzle, uno dietro l’altro, in piena indigestione. Finché non ho imparato a cercare con metodo, la lettera o la sillaba della parola meno ricorrente, entusiasmandomi per le Q e le Z.
Allo stesso modo mi piacciono i crucintarsi, quegli schemi simili ai cruciverba dove però le parole fornite trovano posto per incastro e lunghezza, non certo per una definizione. Anche lì è più una questione matematica che altro.
Poi ci sono le differenze da trovare tra le immagini uguali, i rebus e gli indovinelli, i test di logica, le curiosità dal mondo e le vignette. Ma i cruciverba, quelli seri, li scansavo a piè pari. C’era stato qualche tentativo, infruttuoso e poco edificante. Certe frasi che dovevano suggerirmi la parola da inserire nello schema sembravano più che altro prendermi in giro. E non mi ero mai azzardata ad acquistare La Settimana Enigmistica, la rivista di enigmistica per eccellenza nel nostro paese.
Fino a qualche anno fa, quando ho aperto questo blog di scrittura. 😉
Quale enigmistica?
L’enigmistica è un’arte davvero vasta e comprende tutti i giochi basati sulla scoperta di enigmi, parole o significati nascosti, sia di tipo letterario che figurativo. Le sue radici sono molto antiche, qualcuno le fa risalire agli indovinelli, il più famoso quello nella mitologica greca, posto dalla Sfinge verso Edipo: Qual è l’animale che al mattino avanza con quattro zampe, a mezzodì procede con due e quand’è sera cammina con tre? La risposta corretta è l’Uomo: da neonato cammina a quattro zampe, durante l’età matura sulle due gambe e da vecchio ha bisogno di un bastone come terza gamba d’appoggio.
L’enigmistica moderna viene invece associata ai cruciverba o parole crociate, inventati nel Natale del 1913 dal giornalista inglese Arthur Wynne che pubblicò il primo schema con le caselle nere per il quotidiano americano World. In Italia i cruciverba comparvero invece esattamente l’8 febbraio 1925 sulla Domenica del Corriere, con il titolo “Indovinello delle parole crociate”. Mentre la gloriosa La Settimana Enigmistica viene stampata dal 1932, senza aver mai subito interruzioni. Forse è per questo che mi incute un certo timore, è una rivista storica di tutto rispetto!
Se non sbaglio era il 2017 ed ero in vacanza in Abruzzo, sulla costa. Mi era venuta voglia dei consueti diagrammai puzzle e, chissà, di provarci pure con un cruciverba, pensavo mi avrebbe aiutato a scovare nuove parole per la mia scrittura. In una piccola edicola in mezzo a un parcheggio del lungomare trovai Il Mese Enigmistico che sembrava proprio venirmi in aiuto. Intanto era tutto colorato (mentre la rivista sorella maggiore me la ricordavo in due colori, nero e, a rotazione ogni settimana, blu, verde oppure rosso) e durava un intero mese, dandomi molto più tempo per cimentarmi nell’impresa! 😀
Insieme ho acquistato anche CruciPuzzle, un altro mensile ma specializzato appunto nei puzzle, sempre Corrado Tedeschi Editore, è praticamente la versione più spaziosa del caro MiniPuzzle (o la versione per quelli che nel frattempo hanno perso un po’ di vista, sai com’è…)
Da allora, ogni volta che parto per le ferie, passo prima per l’edicola per il rifornimento di enigmistica e sempre queste due riviste, nonostante il giornalaio tenti anche di vendermi quelle succulente offerte di 3×2 con penna biro in omaggio. Poi magari non termino i cruciverba e i crucipuzzle in vacanza, perché con me in valigia ci sono pure dei romanzi che mi prendono completamente e mi dimentico di tutto. Allora può essere che mi diletto con le parole crociate anche in autunno inoltrato. L’ultimo Natale, complice l’ennesimo lockdown per pandemia e l’assoluta noia televisiva, sono ritornata in edicola per Il Mese Enigmistico da mettere sotto l’albero.
Compiti delle vacanze per adulti
Dall’anno scorso, forse complice la pandemia e la ritrovata voglia di spiaggia e mare, e pure di gioventù, sono comparsi sia in edicola che in libreria i “compiti delle vacanze per adulti”, proprio come quei sussidiari per l’estate che ci toccavano tra una classe e l’altra alle scuole elementari. Solo che gli adulti non sono obbligati dalla maestra!
L’originale Quaderno di compiti delle vacanze per adulti è di Blackie Edizioni, 150 esercizi per 120 ore di divertimento, concepiti per “detossinare la mente e riforestare il cervello”. L’idea arriva dalla Spagna, dove questo formato viene pubblicato ogni estate già da nove anni, ma sta prendendo piede anche da noi con diversi prodotti in libreria che ricalcano questo schema: Compiti delle vacanze per adulti, Giochi da grandi. Passatempi, letture ed enigmistica per prendersi una pausa, Giochi, quiz e indovinelli intelligenti per allenare la tua mente in vacanza e soprattutto Bar vacanze. Giochi illustrati, domande, test logici, parole crociate da consumarsi da soli o in compagnia, speciale da La Settimana Enigmistica. Non mi hanno convinto del tutto, forse perché mi ricordano troppo il sussidiario… 😀
Li ho sfogliati velocemente e ci ho scorso più gossip, che non seguo affatto, invece che veri giochi di parole.
Nulla a che vedere con il temibile Bartezzaghi insomma.
Prima che iniziasse questo “periodo del Covid” (suona volutamente come una parolaccia, perché anche la mia pazienza è agli sgoccioli oramai) ed eravamo tutti presenti in ufficio, sia la mattina presto prima dell’orario di lavoro che durante la pausa pranzo, con alcuni colleghi avevamo preso la buona e sana abitudine di completare tutti insieme un cruciverba, proprio da La Settimana Enigmistica. La portava con sé la mia collega Elisa, la quale ci leggeva le definizioni e poi compilava le caselle a matita. E’ stato allora che ho scoperto sia alcuni trucchi sulle definizioni (ad esempio, La fine del giorno, 2 caselle, è “NO”, ovvero la fine della parola “giorNO”) e sia la difficoltà del cruciverba del signor Bartezzaghi, oggi inteso come Alessandro Bartezzaghi condirettore de La Settimana Enigmistica, figlio di quel Piero Bartezzaghi, uno dei più grandi enigmisti italiani, creatore del cruciverba a schema libero, una delle colonne portanti della rivista. Tanto che il cognome Bartezzaghi divenne sinonimo di complessità.
E adesso?!
Le ferie sono finite, ma le vacanze no. Ho ancora un bel po’ di cruciverba e puzzle da risolvere quest’estate (perché mi sono fatta travolgere dalla lettura de L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón, sono alle ultime pagine).
Fossi anche così veloce da terminare le parole crociate per luglio, dubito, posso sempre tornare in edicola a rifornirmi di altra enigmistica. Tranne il Sudoku. Quello no, numeri e calcoli ve li lascio volentieri. 😀
Comments (18)
Daniela Bino
Lug 20, 2021 at 9:19 AM ReplyHo sempre avuto una “Settimana Enigmistica” in casa e, fin a piccola, aiutavo mia mamma (aiutare era una parola grossa perché lei era una campionessa nel vero senso della parola, avendo vinto anche qualche premio). Papà contribuiva pure lui. Credo che questo sia il mio ricordo felice . Insieme a risolvere uno schema libero di Bartezzaghi. Anche durante la malattia, compravo la settimana enigmistica alla mamma perché era un ottimo allenamento per la memoria. Era doloroso vedere la sua calligrafia diventare giorno dopo giorno incerta ma erano sempre i nostri momenti felici perché condivisi in armonia, quelli che dovrebbero far sorridere la sera prima di coricarsi. P.S. Gli schemi liberi li finivamo. Ora tocca ai miei uomini, anche se Marito non ama condividere… si sa che loro devono farcela da soli
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:18 PM ReplyL’enigmistica è di fatto un’incredibile palestra per la memoria e le persone più in gamba che ho conosciuto, nonostante l’età avanzata, guarda caso avevano La Settimana Enigmistica sotto braccio all’uscita dell’edicola. I cruciverba poi sono anche uno stimolo per approfondire alcuni argomenti: se una soluzione non la conosci, puoi fare una ricerca e scoprire cose nuove.
Tienilo stretto questo ricordo felice! 🙂
Stefano Franzato
Lug 20, 2021 at 10:59 AM ReplyI Crucipuzzle (word search) li facevo utilizzando dei programmi per windows come esercizio di rinforzo del vocabolario per i miei studenti quando insegnavo Inglese. Spesso a tema (la casa, gli oggetti dell’aula, sport, il giardino, la famiglia ecc.); per generarli, ho trovato anche dei programmi in javascript. Ma adesso c’è anche un’estensione di google chrome e un sito https://www.wordsearch1.com/.
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:18 PM ReplyWord search or crosswords, yes. Ce li avevo anch’io nell’ultimo corso di lingua inglese online, la mitica Inglese Social di John Peter Sloan, purtroppo scomparso lo scorso anno all’improvviso.
E così mi hai dato un’idea, chissà perché non mi era venuta prima. Potrei proprio proporre delle parole crociate semplici nel mio gruppo di Italian Speakers, dove sono presenti anche straniere che vogliono imparare l’Italiano. Ottimo, grazie!
Online ci sono anche diversi siti specializzati nella ricerca delle definizioni dei cruciverba, nel caso non si avesse la soluzione stampata nella rivista. FSolver è uno di quelli che usavo di più. 😉
Giulia Mancini
Lug 20, 2021 at 11:10 AM ReplyForse per il lavoro che faccio che mi costringe sempre a elaborare numeri e parole per cercare di organizzare procedure strane che finiscono nel calderone del cosiddetto e sconosciuto ai più “lavoro amministrativo” (che impegna la mente e la affatica, lo giuro), ma in vacanza non riesco proprio ad appassionarmi ad alcun gioco, tantomeno la settimana enigmistica, no troppo impegno per il mio cervello fuso dal lavoro. Mi limito a dire la mia se c’è un amico sotto l’ombrellone che mi chiede una definizione per un cruciverba, allora magari qualcosa suggerisco, questo è il mio massimo sforzo. Per il resto preferisco la lettura. Bello vero l’ombra del vento?
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:20 PM ReplyNon so se sia peggio il lavoro amministrativo o quello informatico, visto che al momento mi occupo di entrambi, tra analisi, specifiche, bandi, normative, codicilli vari e sistemi, database, calcoli, quadrature infinite. Probabilmente è lo stesso motivo per cui tra l’enigmistica preferisco le parole e non ne voglio sapere di numeri e Sudoku! O perché terminato il lavoro voglio spegnere tutti gli schermi e tornare alla cara, vecchia, profumatissima carta, che sia da leggere o da scrivere! Se qualcosa ricorda il lavoro, in ferie lo si butta proprio all’aria! 😉
L’ombra del vento è immensamente meraviglioso. Più leggo Zafòn e più piango la sua perdita.
IlVecchio
Lug 20, 2021 at 2:14 PM ReplyNei miei ricordi di bambino, c’era sempre una copia de La Settimana Enigmistica che si spostava in giro per casa, dalla poltrona di mio padre al divanetto di cucito di mia madre, al tavolo da pranzo quando mio zio veniva a prendersi un caffè buono portando le ultime notizie. Talmente presente da considerarla quasi parte dell’arredamento. Magari non era La Settimana della settimana : -) perchè veniva usata per accendere la stufa solo quando fosse completamente scritta, conti di casa compresi appuntati a margine.
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:22 PM ReplyNon era La Settimana della settimana… ma anch’io non ho Il Mese del mese! Se non ho tempo o sono presa dalla lettura e/o scrittura, Il Mese si prolunga anche per un semestre! 😀 😀 😀
Elena
Lug 20, 2021 at 2:44 PM ReplyDevo a mio padre la passione per i cruciverba, soddisfatta esclusivamente con la mitica La settimana enigmistica, che ti ringrazio per aver “collocato” storicamente. A casa mia circola da sempre e ne siamo talmente affezionati che nessun altro giornale simile ci soddisfa. Io per esempio comincio a giocare dall’ultima pagina e poi risalgo al principio, tralasciando i cruciverba più facili. Invece ho una totale idiosincrasia per il sudoku anche se ne riconosco l’utilità per la mente. Invece non conoscevo i”Compiti per le vacanze per adulti “ma mi fido del tuo giudizio. In spiaggia come a casa bandisco il gossip e preferisco all’abbecedario un buon libro. Zaffon già letto, appartengo alla metà del mondo che ne è rimasta delusa. Sto leggendo Nicola Lagioia. Sorprendente. Buone ulteriori vacanze allora!
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:23 PM ReplyEh, Zafòn è uno di quegli autori che o lo si ama alla follia o niente. Io adoro le sue ambientazioni di luce e mistero, i suoi personaggi così particolari, mai banali ma comunque verosimili (de L’ombra del vento il mio preferito è quel favoloso Fermín Romero De Torres, un mendicante che nasconde un passato di spionaggio), le sue trame intricate, con più linee narrative che scorrono quasi in modo circolare lungo il filo del tempo, e la passione, pura, inarrestabile, viscerale degli amori contrastati. Scrive come vorrei scrivere io, sia di stile che di fantasia. Avevo capito subito chi era Laín Coubert, così come avevo intuito subito di chi era figlio Julián Carax e dove si trovava Penélope Aldaya. Le scelte all’interno della storia sono le stesse che avrei operato io, anche se resto leggermente più propensa al lieto fine, sempre e comunque. 🙂
Luz
Lug 20, 2021 at 8:24 PM ReplyA me piace la Settimana enigmistica, che ho riscoperto da quando mio nipote, ora sedicenne, ha scoperto di avere una passione per i cruciverba. Gli è cominciata diversi anni fa. Non conosceva le risposte ma adorava riempire le caselle dietro mio suggerimento. Ci frequentiamo solo in estate e acquistare un paio di Settimane enigmistiche è ormai un nostro must. 🙂
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:24 PM ReplyOh che bella immagine! Zia e nipote accomunati dal cruciverba estivo! Quando io chiedo una definizione qua, mi sento solo rispondere “Non lo so… Non è possibile… Questa frase non ha senso…” e ovviamente la soluzione, secondo loro, è pure sbagliata! 😀
Darius Tred
Lug 20, 2021 at 9:58 PM ReplyMannaggia a te.
Leggendo male il titolo del post (“Le vacanze iniziano con l’enigmistA” … ) pensavo di arrivare qui e leggere un tuo racconto…
Vabbuò.
Non puoi illudermi così, però,,,
🙂
Barbara Businaro
Lug 21, 2021 at 7:24 PM ReplyMannaggia a te, Darius, che manco mi rispondi alle mail… 😛
Mah, non saprei che racconto scrivere con quel titolo, non conosco nessun enigmista che mi ispiri una storia.
Ma sentiti libero tu di scriverci qualcosina, che il tuo blog langue da un po’! 😉
Darius Tred
Lug 21, 2021 at 10:06 PM ReplyBig G si è bevuto il mio reinoltro automatico. Ma anche te?!? Che mi scrivi sulla casella “sbagliata”…
Tanto valeva affidarsi a un piccione viaggiatore.
Come faceva il grande, immenso, inarrivabile Nikola Tesla… 😀
Barbara Businaro
Lug 22, 2021 at 12:25 AM ReplyEhm, qua in Veneto i piccioni non fanno tanti metri… finiscono al barbecue… 😛 😛 😛
Sandra
Lug 21, 2021 at 7:31 PM ReplyLa cosa bella secondo, me al di là dei gusti, è avere una sorta di rituale che fa subito vacanza.
Crucipuzzle tantissimi da ragazza
Sudoku sì all’inizio quando arrivarono in Italia, riuscivo a fare persino quelli diabolici, poi ho smesso e ora mi annoiano.
L’enigmistica era appannaggio di papà, io della Settimana, in effetti imbattibile e inimitabile, adoravo vignette e giochi come la mitica Susy o l’imparreggibile Pierre, anche solo da guardarli quando ero proprio piccola.
Barbara Businaro
Lug 22, 2021 at 12:24 AM ReplyIn effetti è proprio diventato un rituale da vacanza per me. Dopo la disavventura di non trovare nessuna rivista di enigmistica in Italiano durante le ferie in Croazia (chi c’era già stato mi aveva assicurato che c’erano tutti i servizi in Italiano, perché là oramai ci sono più turisti italiani che altro), nemmeno nelle fermate in autostrada prima dell’arrivo, adesso prima di chiudere le valigie, mi assicuro di passare all’edicola vicino a casa, la stessa dove vado a prendere Confidenze. 😉