Confidenze numero 31-2023 - Il respiro dell'amore - Storia vera di Viviana L. Raccolta da Barbara Businaro

Il respiro dell’amore
In edicola su Confidenze

L’amore è il motore del mondo, può innalzarci verso le più alte vette della felicità o costringerci a camminare nel sottosuolo più buio, talvolta entrambe anche nell’arco di pochi istanti. Un motore decisamente bizzarro, quanto le intense emozioni di cui si alimenta. Chi vive in una relazione stabile, che sia un fidanzamento, un matrimonio o una convivenza, sa bene quanto questo motore abbia bisogno di continua manutenzione. Niente, nemmeno il più piccolo sussurro, deve essere tralasciato. Potrebbe nascondere un pericolo maggiore.

All’inizio dell’innamoramento possiamo contare sull’entusiasmo, sulle farfalle nello stomaco e sui battiti cardiaci accelerati. La passione travolgente annebbia la nostra vista e le difficoltà, i dubbi verso la storia nonché i difetti del partner, sono completamente invisibili. Con le amiche ci chiedevamo quanto sarebbe durata questa fase dell’amore, anche per capire se il lui era davvero quello giusto. Le prime ricerche in questo campo promettevano appena 8 mesi di passione, al massimo un anno, e poi tutto si sarebbe affievolito (Fonte: Stile.it). E del resto la maggioranza delle coppie di lunga data che conoscevamo ci confermavano questa tempistica. Che sembra per altro essersi allungata in altri studi scientifici più recenti, fino ad arrivare addirittura a tre anni, come ci raccontava il nostro Piero Angela in uno speciale di SuperQuark (Fonte: iodonna.it) E dopo che succede? L’incantesimo svanisce all’improvviso, allo scoccare della mezzanotte?

La passione cede il passo all’amore vero, si smorza un po’ il fuoco che ci ha consumato in quei mesi, ma si accende un altro tipo di luce interiore, che ci fa apprezzare tutti i lati di quell’unica persona su un milione, pure quel suo modo strano di vagare per casa parlottando in solitaria, sbuffando contro il disordine maschile, o quell’aria svanita quando finge di ascoltarti, ma la sua mente è rimasta alla pubblicità dei costumi da mare, ricchi di sorrisi e curve perfette. Eppure l’abbiamo scelta quella persona, abbiamo voluto proprio lei intensamente.
Il percorso insieme è sempre un po’ incidentato, con diversi alti e bassi dovuti alle diverse fasi della vita, quando la quotidianità prende il sopravvento, con problemi lavorativi o di salute, lo scombussolamento dell’arrivo dei figli, l’intromissione delle famiglie d’origine, traslochi e ristrutturazioni. Ci si prende per mano e si superano insieme, con tanta buona volontà e una dose straordinaria di pazienza. Se va bene, si esce anche rafforzati da questi momenti, più innamorati che mai.

Altre volte il malessere di uno dei due lo porta ad allontanarsi dall’altro, la comunicazione nella coppia si esaspera con continui litigi, spesso irrilevanti, o si arresta del tutto in un silenzio ovattato. Si parla solamente dell’andamento delle mura domestiche, senza pianificare altro per il futuro, anche una semplice cena fuori insieme. Il rapporto si raffredda perché la nostra mente è impegnata altrove, tentando di risolvere quel problema che ci assilla. Ci si sente letteralmente in stand-by, in attesa di nuova energia. Possono anche essere conseguenza di un turbamento personale che non si vuole portare all’interno della relazione, per non danneggiarla, per non scaricare la tensione sull’altro. Sono comunque piccole crisi di coppia, ma col profondo desiderio di rilanciarsi da parte di entrambi i partner, magari di trovare una nuova collocazione o ritrovare l’originaria passione. Possono durare anche mesi, molto dipende dal motivo che le ha scatenate.

Lo chiamano il respiro dell’amore e io non ne avevano proprio mai sentito parlare finché Viviana non mi ha raccontato la sua storia vera, pubblicata oggi sulla rivista Confidenze in edicola. Inspira, espira, inspira, espira. Un’alternanza di movimento che porta al rinnovamento dell’amore. Qualche volta restiamo in apnea e qualche volta rischiamo di soffocare, così come è accaduto alla nostra protagonista.

 

L’amore ha bisogno di spazio
ma anche di comunicazione

“Da qualche parte avevo letto che alcuni mesi di stanchezza in un rapporto consolidato sono normali, lo chiamano il respiro dell’amore, una pausa dagli slanci e dai rapporti intimi, per poi tornare a scoprirsi con entusiasmo, come fosse la prima volta. Ma io più che il respiro sentivo l’affanno. Non riuscivamo più a comunicare, e non avevamo alcun rapporto fisico da più di otto mesi. Persino i miei genitori si scambiavano, in nostra presenza, più effusioni di noi due. Qualcosa non andava nel nostro matrimonio e non potevo rimanere in attesa senza lottare.”

Esattamente così mi ha spiegato Viviana quando ci siamo sentite per raccogliere la sua storia e mi ha subito affascinato l’idea di un respiro dell’amore, dando un’immagine vivida all’ottovolante delle nostre relazioni amorose. Abbiamo cercato a lungo in rete l’articolo originale, ma lei non ricorda in quale rivista o giornale l’avesse trovato, nemmeno il periodo di pubblicazione, perché gli anni a cui si riferisce sono ancora un po’ confusi nella sua mente. Siamo state però comunque sommerse da una ricca raccolta di approfondimenti sulle crisi di coppia, momenti che sono considerati pure salutari per la relazione, perché solo affrontando insieme delle difficoltà questa può risultare più salda e affiatata. Non litigare mai, non alzare mai la voce, non esprimere mai alcun disaccordo verso il partner, può essere un segnale ancora più pericoloso.

L’amore ha bisogno di spazio, dobbiamo conservare la nostra individualità e i nostri personali interessi anche all’interno della coppia, ma c’è anche necessità di comunicazione, di dialogo e di condivisione, oltre che di intimità. Sentirsi da soli quando si è in presenza del proprio partner è la conseguenza di una comunicazione interrotta, quando uno dei due finge interesse per l’altro per non perderlo, o si nascondono le proprie esigenze con il timore di non essere compresi. Questo alla lunga produce anche del risentimento verso l’altra persona.

Ci si ritrova immersi nel silenzio, non si parla più di cose importanti, non si trascorre più il tempo insieme in attività divertenti, si condividono solo gli spazi comuni, senza alcun entusiasmo. Oppure le discussioni diventano frequenti e alquanto accese, con un desiderio continuo di controllare il partner, e le proprie insicurezze, un conflitto costante anche rispetto all’educazione dei figli, una rabbia crescente dove si ricordano solo gli episodi negativi della storia insieme, rinfacciati duranti i litigi.

Interessante scoprire che tra le cause principali di una crisi di coppia ci sono semplicemente delle incomprensioni sui modi dell’altro nell’esprimere le proprie emozioni. Un gesto o una parola che vorrebbero mostrare il proprio amore al partner vengono fraintesi, magari ribaltando del tutto il loro significato. In un periodo di stanchezza lavorativa, con qualche pensiero sul lato finanziario e una bassa autostima sulle proprie capacità, uno potrebbe sentire il bisogno di isolarsi, avere del tempo per riflettere, rigenerarsi nel silenzio. Ma in assenza di dialogo, l’altra persona potrebbe confondere questa necessità con la fine dell’amore stesso.

Un libro davvero interessante analizza le differenze biologiche che stanno alla base dei diversi modi di pensare, di parlare e di amare: Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere di John Gray, ve lo consiglio caldamente. Spiega soprattutto come è possibile che lui apra il frigorifero e non riesca proprio a vedere la confezione che ha direttamente di fronte al suo sguardo. Sì, la motivazione è scientifica! 😀

La mancanza di una comunicazione efficace si ripercuote anche nella sfera sessuale, che si smorza in rapporti insipidi fino ad annullarsi completamente. Si rifiuta qualsiasi contatto fisico di tipo affettivo, persino un banale abbraccio. Da qui è facile cadere nella tentazione: la solitudine all’interno della coppia spinge all’infedeltà, a cercare emozioni e vicinanza fisica all’esterno, con tutto ciò che ne consegue. Ecco perché i momenti di crisi ci possono essere, sono rinvigorenti, ma non devono durare troppo. Occorre prendere un bel respiro a pieni polmoni e ricominciare daccapo. Il respiro dell’amore deve mantenere un ritmo solido.

Nelle mie ricerche sul concetto della respirazione associata all’amore, ho comunque trovato questa bellissima riflessione di Osho, filosofo e mistico, uno dei più famosi maestri spirituali indiani contemporanei, molto in linea con quanto ricorda Viviana (magari lei aveva letto una rielaborazione, in chiave psicologia della coppia, inerente a questo testo di Osho) e che sembra quasi suggerirci una soluzione proprio per quei momenti di crisi: Il respiro dell’amore di Osho

L’amore è sempre nuovo. Non diventa mai vecchio perché non è cumulativo, non è possessivo.

Non sa nulla del passato; è sempre fresco, fresco come una goccia di rugiada. Vive momento per momento, atomo per atomo. Non ha continuità, non conosce tradizioni. Muore ogni momento, e ogni momento rinasce. È come il respiro: inspiri ed espiri; e poi di nuovo inspiri ed espiri. Non accumuli il respiro dentro di te.

Se lo facessi moriresti, perché diventerebbe stantio, morto. Perderebbe vitalità, perderebbe la qualità della vita. L’amore è la stessa cosa: è un respiro che si rinnova in ogni momento. Quando il tuo amore si blocca e smette di respirare, la vita perde ogni significato. Questo è proprio ciò che accade con la gente: la mente prende un tale predominio da influenzare persino il cuore e farlo diventare possessivo! Il cuore non conosce la possessività ma viene contaminato dalla mente, ne viene avvelenato.

Quindi ricorda: ama l’esistenza! Lascia che l’amore sia come il respiro: inspira, espira, ma fa’ che sia l’amore che entra e esce. A poco a poco devi creare con ogni respiro la magia dell’amore. Fanne una meditazione: quando espiri, senti che stai riversando il tuo amore nell’esistenza; quando inspiri, l’esistenza riversa il suo amore dentro di te. Vedrai come molto presto la qualità del tuo respiro cambierà, come diventerà completamente diversa da tutto ciò che hai provato finora. Per questo in India chiamiamo il respiro ‘prana’, vita: non è solo respiro, non è solo ossigeno. Qualcos’altro è presente: la vita stessa.

Osho, The Open Door, #13
Osho International Foundation, www.osho.com

 

Il respiro dell’amore in edicola
e in digitale sulla nuova app Confidenze

“Forse ci eravamo sposati troppo giovani per i tempi moderni, dopo tutto. Francesco aveva appena terminato l’università, fresco di laurea in Economia e aveva un impiego presso una società di consulenza, grazie al professore che lo aveva seguito per la tesi. Non era molto convinto di quel lavoro, ma voleva davvero che ci sposassimo, quasi più di me, propensa alla convivenza fintanto che le nostre tasche fossero state adeguate alla spesa per il grande passo. Io stavo ancora studiando, mi mancavano circa due anni per Lingue moderne e il traguardo mi sembrava così lontano. Intanto mi mantenevo da sola come segretaria amministrativa per l’estero in un’azienda di calzature di alta moda. Il mio sogno era sempre stato di trasferirmi a vivere a Londra, ma Francesco aveva scombinato tutti i miei piani. Eravamo sopraffatti da un entusiasmo senza pari, ci eravamo riconosciuti fin da subito, le due parti della mela che combaciavano. Ero convinta fosse l’uomo della mia vita, ma forse mi ero affidata troppo alla favola, e la favola non basta purtroppo…”

La storia vera continua sul numero 31 di Confidenze in edicola questa settimana, da oggi martedì 1 agosto.
Se passate qui sul blog dopo la lettura, fatemi sapere che ne pensate! E vi dirò, sono alquanto curiosa dell’opinione maschile: anche loro sentono questo respiro dell’amore all’interno di una relazione?

Confidenze numero 31-2023 - Una nuova storia vera in edicola

Per i lettori più tecnologici, c’è anche la nuova app Confidenze, disponibile sia per Android (cliccate qui: Google Play Confidenze) sia per Apple (cliccate qui: App Store Confidenze). Se siete già abbonati, potrete leggere la vostra rivista anche su tablet e smartphone. Se non siete abbonati, potete acquistare anche un singolo numero, abbonarvi per soli tre mesi o per l’intero anno e leggere Confidenze ovunque, anche con l’edicola chiusa. 🙂

Confidenze numero 31-2023 - La nuova app digitale

Sharing is caring! Condividi questo post:

Comments (11)

Sandra

Ago 01, 2023 at 10:29 AM Reply

L’amore che non sa rinnovarsi, la mancanza di comunicazione efficace, l’impossibilità di mantenere i propri spazi sono tutti elementi letali. Non credo, come affermano in molti – pure l’altra sera a un aperitivo la mia vicina di tavolino esternava convinta questa teoria – che dopo un tot di anni (la tizia diceva 5) tutto finisca e uno dei due di sicuro tradisce. Non lo credo perché come ho detto più volte ho avuto la fortuna di incontrare Emanuele ma la capacità di riconoscerlo nel caos della vita. L’amore vero è costruzione e intelligenza di superare gli ostacoli, banale ma è tutto qui. Poi nel contratto di ogni coppia non si può entrare, anche perché poi subentra l’inconscio. Sono ben felice di raccogliere la storia di Viviana e Francesco, del loro respiro, sto giusto uscendo e passerò dall’edicola.
E mamma mia, la prima reazione è stata “ma chi sono quei due in copertina?!” Barbara, ti sei pure beccata i mitici Jalisse, icona di perseveranza nel tentare di tornare a Sanremo (e io faccio il tifo affinché tornino). Chi non ricorda Fiumi di parole? Che in effetti era proprio un pezzo sull’incomunicabilità adattissimo alla tua storia vera.

Barbara Businaro

Ago 01, 2023 at 12:19 PM Reply

Meno male che c’è Sandra!! Perché per te (e pure per me) i Jalisse in copertina sono un plus! Non solo icona di perseveranza canora, ma anche esempio di coppia forte, che riesce a mantenere un connubio sia affettivo che lavorativo. Coppie d’altri tempi, direi!
Qua a casa invece se la stanno ridendo alla grande… “solo tu potevi finire coi Jalisse!” 😐

Quella cosa dei 5 anni è terribile. E’ la prima che sento. Avevo un amico che spiegava che le ragazze a 24 anni mollano di sicuro i fidanzati con cui stanno. Era convinto e giustificava la cosa con un cambio di mentalità in quell’età specifica. Aveva ragione? Boh. Diciamo che se l’è tirata dietro. L’ho mollato che avevo 24 anni… 😀 😀 😀

IlVecchio

Ago 01, 2023 at 2:13 PM Reply

Piuttosto piacevole fermarsi per acquistare il giornale prima della spiaggia, chiedere questa rivista femminile e potersi vantare con i presenti che una giovane amica scrive su queste pagine. Sarebbe ancora più piacevole vantarsene in libreria, ma intanto sono contento di questa occasione. : -)

Barbara Businaro

Ago 01, 2023 at 5:12 PM Reply

Ma vorrei vantarmene anch’io in libreria!!! XD
Grazie Vecchio. Anche per i tuoi messaggi di incoraggiamento in privato. Ci sto lavorando, eh! 😉

Sandra

Ago 01, 2023 at 5:20 PM Reply

Torno dopo un tot di ore e soprattutto dopo aver letto la storia vera e anche altro come: oroscopo, alcune ricette interessanti da provare, e i mitici Jalisse.
E vedi, da quanto stanno insieme pure loro.
Sulla storia non aggiungo altro se non che hai saputo cogliere e restituire ai lettori l’essenza di questo rapporto, brava, bravissima. L’ho letto proprio volentieri.
PS. La tizia dei 5 anni, allora io volevo alzarmi e dirle “no, scusi, siccome sono certa di non tradire mio marito e siamo sposati da quasi 16 anni, con la sua teoria mi sta dicendo che lui ha tradito me? E siccome lui ora è in birreria con un collega e io a farmi un santosubito aperitivo da sola, lei ci vede un sacco di cose losche e sospetti.
MA MI FACCIA IL PIACERE

Barbara Businaro

Ago 02, 2023 at 3:34 PM Reply

Ho sentito Viviana, la protagonista della storia, ieri pomeriggio ed era fuori di sé dalla gioia di essere in copertina con i Jalisse, a quanto pare azzeccatissima per i suoi gusti musicali! 😀
Sono contenta ti sia piaciuta la storia. E beh, io come prima cosa, vado sempre a leggere l’oroscopo in fondo! Lo so, è una mia debolezza!!
PS. …e comunque ho appena fatto un conto che non dovrei mai fare. 14 anni sulla carta. Ma in totale sono 22 anni. Sui 5 anni ho veramente i miei dubbi, ma dopo i 10 scatta la possibilità di rottamazione… vero?! 😎

Giulia Mancini

Ago 02, 2023 at 8:39 PM Reply

Anch’io come Sandra tifo per i Jalisse! Lui secondo me la ama moltissimo, li ho seguiti in una trasmissione con Amadeus e lui si è detto disposto a farsi da parte se avessero offerto solo a lei un contratto discografico, ho pensato “che altruismo pensare soprattutto al bene di sua moglie” non è da tutti gli uomini (che poi lei ha una voce pazzesca, secondo me).
Comunque parliamo del “Respiro dell’amore”, se ho inteso bene sono piccole crisi in cui si riprende fiato e quindi si può risorgere insieme e ritrovare un amore rafforzato. Certo è possibile ma bisogna essere in due a volerlo, se l’impegno è presente solo da una parte diventa inutile (parlo per la mia esperienza di matrimonio decennale finito in un divorzio); pensa che due miei amici sono sposati dalla maturità e stanno ancora insieme felicemente e altri due hanno festeggiato da poco i 50 anni di matrimonio (si sono sposati appena diciottenni perché lei era incinta) quello per me è vero amore, ma non vuol dire che non abbiano avuto i loro momenti di crisi, anche una piuttosto forte, ma c’era la volontà di superarla.

Barbara Businaro

Ago 03, 2023 at 10:17 PM Reply

Lei dei Jalisse, ovvero Alessandra Drusian nata a Oderzo (Treviso, quindi mia conterranea), ha una voce spettacolare! Non solo un’estensione vocale come poche, ma anche una capacità d’interpretazione notevole. Ho recuperato su YouTube alcune sue imitazioni al Tale e Quale show su RaiUno, una più potente dell’altra. Ricordo invece un’intervista, non so quale programma pomeridiano alquanto recente, dove hanno chiesto com’era il clima dietro le quinte di quel famoso Sanremo dove presentavano, da Sanremo Giovani, “Fiumi di parole”. In due serate loro dovevano diventare “Big” tramite le votazioni e quindi poter concorrere in finale (come poi è successo). Lui ha detto che durante le prove, mentre lei cantava, ha notato gli sguardi interessati di Anna Oxa e Donatella Rettore, anche quelle due voci mica da ridere. Non ha aggiunto altro, ma opinione mia, le invidie ahimè sono arrivate dopo.
Sul “Respiro dell’amore” hai proprio evidenziato il punto: bisogna esserlo in due a volerlo. E infatti la storia vera di Viviana spiega proprio questo. Ma non aggiungo altro. Basta andarlo a leggere, è in edicola. 😉

Barbara Businaro

Ago 06, 2023 at 5:09 PM Reply

Se non avete trovato la rivista in edicola (e vi pregherei di segnalarmelo in privato, perché stiamo verificando la distribuzione del cartaceo), potete ascoltare ora il podcast! Trovate la storia vera “Il respiro dell’amore” sul sito di Confidenze letto con la meravigliosa voce di Patrizia Missaggia! Alzate il volume o recuperate le cuffiette! 😀
Cliccate qui: Confidenze Podcast – Il respiro dell’amore

Il respiro dell'amore - Storia vera di Viviana L. Raccolta da Barbara Businaro - Confidenze Podcast

paola sposito

Mar 28, 2024 at 5:16 PM Reply

Ciao Barbara. Che storia! Passare dalla sofferenza per raggiungere la felicità vera. Forse Francesco e Viviana non erano destinati a stare insieme, forse per loro non era tempo di fermarsi nella ricerca del lavoro giusto e nella realizzazione di se stessi per dedicarsi ad un’altra persona. Per amore si erano accontentati e Francesco aveva finito per rimanere schiacciato dalla vita. Grande rispetto per Viviana che ha lottato fino all’ultimo senza arrendersi contro la ostinata chiusura del marito a cui era necessaria una ‘sberla’ per riacquistare consapevolezza. Complimenti sempre Barbara per come hai saputo raccontare questa storia vera!

Barbara Businaro

Apr 01, 2024 at 12:58 PM Reply

Grazie a te Paola, per essere passata a lasciare le sensazioni della tua lettura. 🙂
Sì, Viviana ha tentato il tutto per tutto, non è stato sicuramente facile, possiamo immaginare i momenti di solitudine di quel periodo. Anche perché io ho sempre poco spazio per concentrare tutta la storia da pubblicare sulla rivista. Preferisco, quando è possibile, lasciare più parole alla parte positiva di tutta la vicenda, in questo caso l’aver ritrovato ognuno la felicità anche se con qualcun altro. Era destino andasse così, si vede.

Leave a comment