Amerigo Vespucci a Venezia - Ottobre 2022

Amerigo Vespucci
La nave più bella del mondo

Non chi comincia ma quel che persevera
Motto di Nave Amerigo Vespucci dal 1978

Finalmente ci sono riuscita. Dopo quindici anni che le corro dietro, vedendo ogni volta sfumare l’occasione, ho potuto esaudire uno dei miei sogni segreti, che quasi non ci speravo più: salire a bordo della gloriosa nave Amerigo Vespucci, orgoglio della nostra Marina Militare Italiana. Riempirmi gli occhi di bellezza. Inchinarmi di fronte a questo infinito splendore. Toccare con le dita il legno lucido di più di 90 anni di storia per mare. Non ci credo di essere stata lassù, la memoria ancora confusa tra le emozioni e le luci colorate di una magica notte veneziana.

Sono stata all’isola d’Elba, dove viene spesso avvistata nelle acque della rada di Portoferraio, ma lei non c’era. Sono stata vicino a Genova, pronta a raggiungerla con un treno veloce, ma lei non c’era. Sono stata alle Cinque Terre, così vicina al suo porto di assegnazione di La Spezia, ma lei di nuovo non c’era. È arrivata ad Ancona proprio il giorno in cui io purtroppo ripartivo per tornare a casa. Stava navigando verso Trieste e io ero là in trasferta da una settimana, ma è attraccata quando dovevo assolutamente rientrare. Per ben due volte arrivava a Venezia, praticamente sotto casa mia, e io mi trovavo invece qualche giorno a Milano per lavoro. Per anni l’ho osservata solo dalle pagine dei giornali e nelle parole, cariche di meraviglia, di chi aveva potuto ammirarla dal vivo.

Chi segue il mio blog da un po’, sa bene che spesso mi riferisco a webnauta come fosse una barca, un veliero che solca le acque sfruttando i favori dei venti, ma dotato di potenti motori per affrontare anche le tempeste. Così che io sono il suo comandante, quel navigatore in un oceano costituito però di parole, al timone delle storie ancora da scrivere. Possibile che questo navigatore non riuscisse a incontrare la Signora dei Mari, la bellissima Nave Amerigo Vespucci, quella perla che persino gli Americani ci invidiano?!

Talvolta me la sento citare dalle amiche straniere, interessate alla nostra cultura, perché l’hanno intravista anche all’estero, non solo sul Mar Mediterraneo, ha attraversato varie volte anche l’Atlantico per approdare a New York. Senza contare che occasionalmente l’Amerigo Vespucci ha compiuto la circumnavigazione del pianeta, il giro del mondo con oltre 30.000 miglia di mare. L’ultimo di questi viaggi era previsto nel 2020, la campagna “L’Italia a vele spiegate”, ma fu sospeso a causa dell’emergenza Covid-19 (Fonte: Marina Militare)

L’Amerigo Vespucci mi è tornata in mente quest’estate, la mia casa di vacanza affacciata sul mare di Puglia. La nave infatti risale il Mar Adriatico ai primi di ottobre, sosta a Venezia presso l’Arsenale per circa una settimana e poi riparte per raggiungere il porto di Trieste, in occasione della Barcolana, una regata velica annuale che si svolge di fronte alla città la seconda domenica di ottobre. Nave Vespucci si ferma al Molo dei Bersaglieri, ben visibile dalla Piazza Unità d’Italia. Sarei riuscita a vederla da vicino questa volta a Venezia? Dovevo assolutamente provarci! Così ho allertato un’amica di Venezia, di avvisarmi appena fosse noto l’arrivo della Nave Vespucci e gli orari di visita al pubblico.

I miei lettori qui si chiederanno: ma cosa c’entra nave Vespucci con la scrittura creativa?!
Possiamo solo immaginare le storie meravigliose, se non purtroppo tragiche, che ha vissuto questa nave. Ha attraversato non solo gli oceani, ma pure una Guerra Mondiale, e ha visto anche la sua gemella, la Cristoforo Colombo, ceduta all’URSS come risarcimento per i danni di guerra. Purtroppo questo secondo veliero è andato bruciato e distrutto nel 1971. Questo rende ancora più unica e inestimabile la nostra Amerigo Vespucci.

L’appuntamento era per martedì pomeriggio, treno prenotato subito dopo l’uscita dal lavoro, avrei saltato anche il mio allenamento in palestra. Beh, il mio lunedì mattina è iniziato con questa foto qui sotto, ricevuta dalla mia amica.
“Un assaggino per domani. Lei è qui che ti aspetta.”
Avercene, di lunedì così!! 😀

Venezia Arsenale - Amerigo_Vespucci

La nave più bella del mondo

Nave Amerigo Vespucci è un veliero della Marina Militare Italiana, classe 1931. Fu costruita nei cantieri navali di Castellammare di Stabia, con l’intento di sostituire un’altra nave scuola, sempre battezzata Amerigo Vespucci ma della classe di incrociatori Flavio Gioia. Nei suoi novant’anni ha sempre svolto le funzioni di nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali, anche durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme alla sua nave gemella Cristoforo Colombo (di dimensioni leggermente diverse), poi ceduta al termine del conflitto.
Ad oggi Nave Amerigo Vespucci è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. Ed è uno dei pochi velieri della sua epoca ancora perfettamente naviganti, come la maltese Sea Cloud o la giapponese Kaiwo Maru, anch’essa utilizzata come nave per l’addestramento marittimo.

Tecnicamente l’Amerigo Vespucci è una nave a vela a tre alberi, trinchetto, maestra e mezzana, più l’albero sporgente a prua, il bompresso, che sovrasta la polena, la figura di Amerigo Vespucci in bronzo dorato. E’ anche dotata di motori, per raggiungere la velocità di 10 nodi in assenza di vento. Nell’ultimo ammodernamento del 2016 le sono stati forniti due motori diesel generatori a poppa e altri due motori diesel generatori ausiliari a prora, che forniscono l’energia al motore elettrico principale, propulsore dell’elica. Compreso il bompresso, è lunga 101 metri, mentre in larghezza misura 15,56 metri. Il suo pescaggio, la parte dello scafo immersa sott’acqua, è di 7,3 metri.

L’equipaggio è composto usualmente da 264 membri, di cui 15 ufficiali, 64 sottufficiali e 185 marinai. Durante la campagna d’istruzione sono imbarcati anche circa 100 Allievi dell’Accademia Navale e altro personale di supporto, raggiungendo le 400 unità a bordo. La nave porta poi il nome del celebre navigatore italiano Amerigo Vespucci, in onore del quale il “Nuovo Mondo” scoperto da Cristoforo Colombo fu battezzato proprio “America”.

Sul sito della Marina Militare trovate la scheda della nave, con la sua storia ed i dati tecnici: Marina Militare. Nave Vespucci
Per sapere invece qual è il prossimo attracco in porto e forse l’occasione di visitarla, dovete tenere d’occhio sempre il sito della Marina Militare, nella sua Campagna d’istruzione, e poi i giornali locali per sapere se sarà aperta al pubblico: Marina Militare. Campagna d’istruzione Nave Vespucci

Avrete sicuramente visto quest’immagine storica, un incontro nel 1962 tra la portaerei USS Independence e l’Amerigo Vespucci nel Mar Mediterraneo. Seguendo l’antica tradizione marinara, la plancia della portaerei invia un messaggio a lampi di luce, chiedendo l’identità di quella maestosa nave a vela. Alla risposta “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”, la replica del comandante della USS Indipendence rimbalzata su tutti i giornali dell’epoca: “Siete la nave più bella del mondo.” Da qui la definizione di “the most beautiful ship in the world” conosciuta all’estero.

Incontro Amerigo Vespucci e USS Independence - 1962

Ed è accaduto di nuovo questa estate. Il primo settembre, mentre l’Amerigo Vespucci navigava tra Manfredonia e Taranto, viene avvistata dalla portaerei nucleare H.W. Bush, una differenza di stazza e tecnologia ancora maggiore. In collegamento radio, in inglese, il comandante della portaerei chiede: “Are you the one that sailed by the USS Independence in 1962? (trad. Siete lo stesso veliero che navigò vicino alla USS Independence nel 1962?) Alla risposta affermativa dei nostri “Yes, we are. We are the senior national vessel in active duty” (trad. Si, siamo noi. Siamo la nave nazionale più anziana in servizio attivo), il riconoscimento quasi incredulo degli americani: “You are still after 60 years the most beautiful ship in the world!” (trad. Siete ancora dopo 60 anni la nave più bella del mondo!)

Venezia al tramonto

Martedì pomeriggio, subito dopo il lavoro, torno a casa per un pranzo veloce. Riempio lo zaino dell’essenziale, dove per “essenziale” comprendo anche il power bank e il bastone-treppiede wireless per il cellulare, lasciando invece la fotocamera professionale troppo ingombrante, e scappo a prendere il tram in direzione della stazione dei treni. Arrivo previsto a Venezia per le 16.50 circa, in tempo per un caffè e una brioche in tutta calma con la mia amica e poi a piedi verso l’Arsenale, prevedendo comunque di mettersi in fila per la visita dell’Amerigo Vespucci, aperta al pubblico dalle 19.00.

Prendo il treno in orario ma giungo a Venezia dopo quasi un quarto d’ora del previsto (qualcuno di voi sa spiegarmi perché in arrivo i treni sono in ritardo, ma in partenza sono sempre puntuali e te li perdi?!) Mi concedo una puntata velocissima da Tiger, alla ricerca dei foglietti adesivi extra large, come una pagina di quaderno, ma non li trovo, nemmeno stavolta. Esco sul piazzale e mi accoglie una Venezia al tramonto che non avevo mai ammirato. La luce rossastra obliqua sull’acqua e sulle vetrate dei palazzi crea un’atmosfera davvero magica, rimango ammaliata.
Attraverso di buon passo l’alto Ponte degli Scalzi (ottimo allenamento per i glutei 😛 ) per incontrarmi con la mia amica veneziana e poi via, seguo lei veloce e sicura tra calli, callette, campi e ponti su vari canali e rii.

Venezia Arsenale - Mappa attracco Amerigo Vespucci

Per chi non è pratico di Venezia, arrivando dall’entroterra in treno o in auto e se decidete di camminare per raggiungere la meta, l’Arsenale si trova poco dopo Piazza San Marco. Quando vedete la colonna del Leone alato di San Marco sullo sfondo del Canale della Giudecca, girate alla vostra sinistra e proseguite lungo la banchina. Gli alti alberi della nave svetteranno già sul cielo azzurro di fronte a voi.
Li avvistiamo alle 18.15 circa e rimaniamo scioccate dalla lunga fila già in attesa, un serpentone che attraversa due ponti e poi fa addirittura una curva per una seconda linea di persone in coda. E noi che pensavamo di essere in anticipo! In effetti non si era mai vista tanta partecipazione e curiosità per Nave Vespucci. La polizia locale, lì per mantenere l’ordine, ci spiega che noi avremmo visitato la nave intorno alle 23.00. Tremo, perché ho prenotato il treno di ritorno alle 21.10, proprio su consiglio di chi l’aveva visitata gli anni precedenti.
Pazienza, oramai che sono qui di fronte, a pochi metri, non me la lascio scappare un’altra volta!

Il tricolore dell’Amerigo Vespucci

Non avevo proprio tenuto conto del buio. Nella mia mente avevo focalizzato l’idea di salire sulla nave al tramonto, ma alle 19.00, quando la lunga fila inizia a muoversi lentamente, il sole è già calato dietro la Basilica di Santa Maria della Salute. L’Amerigo Vespucci si illumina, prima di un rosso ardente, e poi anche del bianco e del verde acceso, formando il tricolore nazionale. Che magia!
Non riesco a smettere di fotografarla, anche se purtroppo il mio cellulare non scatta belle immagini in notturna (quante volte rimpiangerò la fotocamera professionale lasciata a casa, accidenti!) L’emozione di trovarmi finalmente lì, al suo cospetto, mi fa dimenticare tutto, anche la fame visto l’orario di cena e non aver mangiato tantissimo nemmeno a pranzo. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso! 😀

Amerigo Vespucci a Venezia - Ottobre 2022

Giungiamo di fronte alle passerelle di accesso alla nave alle 20.40 circa. Traballano sotto i miei piedi incerti, io che soffro le vertigini e dovrei temere questa situazione, in realtà non vedo l’ora di arrivare lassù. Si sale sul ponte di coperta con la scaletta in legno verso poppa, si attraversa il cassero, un ponte parziale sopraelevato a poppa, si ridiscende sul ponte di coperta e ci si dirige al castello di prora, un altro ponte parziale. Si ritorna poi di nuovo al ponte di coperta e si scende a terra con l’altra scaletta in legno di prora. I locali sottocoperta non sono accessibili al pubblico. Non dimentichiamoci infatti che è pur sempre un mezzo militare e nemmeno la visita programmata è poi così scontata, potrebbero sempre sospenderla o rinviarla per questioni di sicurezza o di servizio.

Visita nave Amerigo Vespucci a Venezia - Ottobre 2022

 

Ciò che colpisce della Nave Vespucci è quanto risplende. Non c’è un particolare, un minimo dettaglio che non brilli, dal legno lucido delle balaustre ai fregi in ottone, qui tutto luccica. Ordine e pulizia impeccabili. Devono proprio farli lavorare di brutto questi allievi ufficiali!
Lasciano senza fiato anche gli intrecci precisi delle cime alla base degli alberi della nave, e guardando in su l’altezza di quegli stessi alberi. Il più alto, la Maestra, raggiunge i 54 metri sul livello del mare. Immaginate gli allievi che vi salgono quasi ogni giorno!

Visita nave Amerigo Vespucci a Venezia - Ottobre 2022

Colpisce anche la timoneria situata sul cassero, con ben quattro ruote di timone da usare per il governo a vela della nave (se invece è in funzione il motore elettrico, viene usato un altro timone in plancia a prora, con ruota singola). Ho colto al volo anche l’occasione di una “foto col capitano”, l’ufficiale che ci ha spiegato qualche dettaglio dell’Amerigo Vespucci, ma che non è il capitano in carica, a quell’ora a cena presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare proprio lì davanti all’attracco della nave. “Preferisco il contatto con il pubblico” mi ha svelato, e ha ben ragione! Quale soddisfazione dev’essere osservare la meraviglia negli occhi dei visitatori. 😉

Visita nave Amerigo Vespucci a Venezia - Ottobre 2022

Certo non mi aspettavo di trovare una nave sopra la nave! Mentre sto scendendo dal cassero verso il ponte di coperta, noto un’elica piccolina poco sopra la mia testa. Guardo meglio e scopro che, oltre ai palischermi a vela e a remi che sporgono ai lati della nave, oltre alla baleniera visibile fuori dalla poppa, alloggiati sopra il ponte principale ci sono anche due motoscafi, due motobarche e due motolance! Per un totale di 11 imbarcazioni diverse ospitati a bordo del veliero!

Vogliamo parlare del motto della nave? Campeggia sul ponte di coperta principale, in un’enorme targa di legno e ottone lucido. Quando l’ho visto sono rimasta colpita. Conosco quel motto, ne avevo letto, ma l’avevo dimenticato nel tempo. “Non chi comincia ma quel che persevera” Rileggendolo lì, l’emozione è stata incredibile perché… non è forse un motto da peaker?! 😀

Motto di Nave Amerigo Vespucci

Scendiamo da Nave Vespucci, non senza una punta di malinconia, alle 21.15, ammaliate da tanta bellezza. Un altro paio di foto alla prua, con il lungo albero di bompresso e la figura luccicante di Amerigo Vespucci. Poi ci separiamo, la mia amica si dirige verso il Lido mentre io devo correre all’impazzata in stazione, verso il primo treno disponibile per tornare a casa. Lo sguardo ancora trasognato mi fa anche smarrire la strada due volte. Ho percorso in 25 minuti il percorso che il cellulare mi indica in 42 minuti, ma in stazione il treno è appena partito, puntualissimo. Con una fame terribile, avviso la famiglia e cerco qualcosa da mangiare. L’ultimo convoglio verso Padova delle 23.20 è pieno di gente, tutti di ritorno dalla gita per vedere Nave Vespucci, ascolto i loro racconti sorridendo. Ne valeva la pena, assolutamente.

Se non avete ancora avuto l’occasione di visitarla, vi lascio con questo bellissimo video realizzato dalla Marina Militare per la Giornata della Marina 2020, a bordo della Amerigo Vespucci, anche nei locali sottocoperta che non ho potuto scoprire. C’è addirittura un piccolo giardino a bordo! 😀

Avete mai ammirato l’Amerigo Vespucci?

Nonostante siano passati giorni, ho scritto questo post con un nodo alla gola e i lucciconi agli occhi…
L’Amerigo Vespucci è una delle poche cose che mi rende orgogliosa dell’Italia. E me la tengo ben stretta.

Saldi nella furia dei venti e degli eventi
Motto di Nave Amerigo Vespucci dal 1946 al 1978

 

Venezia Santa Maria della Salute e Amerigo Vespucci - Ottobre 2022

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Comments (16)

IlVecchio

Ott 09, 2022 at 4:37 PM Reply

Meravigliosa! Nave Vespucci e tu, perché so bene quanto tenevi a questo incontro. : -)
Non l’ho mai vista all’interno, ma qualche anno fa, un decennio forse, passavo lì dinnanzi e mi sono fermato affascinato da questa mirabile signora. Vi era l’equipaggio a bordo, probabilmente appena arrivati o in procinto di ripartire, ma rimasi incantato a vedere la sinfonia dei loro movimenti.

Barbara Businaro

Ott 10, 2022 at 11:26 PM Reply

Durante la mia visita ho visto solo il personale di sicurezza, gli altri forse sottocoperta per la cena o magari in giro per Venezia in licenza. Però mi piacerebbe guardare gli allievi muoversi su e giù per gli alberi della nave e osservare le manovre intorno alle vele. 🙂

Vanda Pirone

Ott 09, 2022 at 8:00 PM Reply

Da anni ho una gigantografia incorniciata della nave AMERIGO VESPUCCI.Veliero di.una bellezza possente che ti lascia senza fiato .Andando in pensione nel 2020 come dirigente pedagogista nella ASL di SA avevo un sogno …non solo visitarla ma navigare un pezzo con LEI …e arrivata la pandemia non ho avuto modo …e non saprei ora come fare…Ho pianto di commizione quando una nave americana dopo 60 anni lha di nuovo incrociata ….una immagine straordinaria in.un.mondo che chiede bellezza e guardarla nei video mi assale una emozione grande.Chi mi puo aiutare per poterla navigare e ammirare in tutta la sua maestosa bellezza.GRAZIE VANDA DA EBOLI

Barbara Businaro

Ott 10, 2022 at 11:42 PM Reply

Benvenuta sul blog Vanda. 🙂
Nel mio salotto ho un puzzle incorniciato dell’Amerigo Vespucci, appeso proprio davanti al tavolo dove spesso mi metto a scrivere. Così la vedo e la penso spesso.
Navigare a bordo della Vespucci è un sogno di molti, ma è un mezzo militare, soggetto a rigidi protocolli. Da quel che so, oltre ai giovani allievi dell’Accademia, occasionalmente imbarcano giovani soci ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) tra i 16 e i 26 anni, e in occasione della Barcolana, fanno salire a Venezia alcuni fortunatissimi abbonati RAI (comunque ragazzi giovani, quest’anno dovevano essere nati non prima del 2001) per portarli fino a Trieste, in navigazione notturna. Ahimè, il canone RAI lo pago anch’io ma non posso tirare indietro la carta d’identità… 🙁

Giulia Mancini

Ott 09, 2022 at 8:41 PM Reply

Pensa che ho visto l’Amerigo Vespucci diverse volte nelle acque dell’isola d’Elba ma non sapevo si potesse visitare, perciò l’ho sempre ammirata da lontano e ho scattato qualche foto. C’è da essere orgogliosi di essere italiani (ma ne avremmo tanti di motivi, abbiamo tante eccellenze ma siamo abituati solo a vedere i fatti negativi del nostro paese).
Ho letto il tuo post con grande interesse, posso immaginare la grande emozione provata, il viaggio e la fatica vale sempre la pena per una nave così importante, la più bella del mondo, nessun dubbio.

Barbara Businaro

Ott 10, 2022 at 11:46 PM Reply

Caspita, pensavo l’avessi anche visitata in quel dell’isola d’Elba! Non farti scappare l’occasione la prossima volta, mi raccomando!
Sì, abbiamo ancora molto di cui essere orgogliosi come Italiani, ma diciamo che in questo periodo avevo bisogno di qualcosa di nuovo e tangibile. Qualcosa che mi ricordasse anche il nostro percorso storico. Popolo di santi, poeti e navigatori! 😉

Daniela Bino

Ott 10, 2022 at 7:58 AM Reply

È la nave più bella e più invidiata del mondo. Conoscevo un allievo ufficiale che aveva solcato i mari a bordo dell’Amerigo Vespucci. Raccontava le sue avventure “da marinaio” (le ragazze in ogni porto, a suo dire, cadevano davvero ai piedi degli allievi ufficiali) ed io ascoltavo rapita. Quindi, capisco (e invidio) le emozioni forti che devi aver provato trovandotela davanti agli occhi e salendoci a bordo. Chissà che non ne scaturisca un nuovo racconto!

Barbara Businaro

Ott 10, 2022 at 11:49 PM Reply

Beh, abbiamo visto un gruppetto di giovani allievi ufficiali in divisa riscuotere gli sguardi ammaliati delle ragazzine… come dargli torto! 😀
In quanto al racconto, qualcosa c’è, ma non sarà niente di quello che ti aspetti. Eh già. Ho visto l’immagine di un veliero nella nebbia e da lì mi è venuta l’idea…

Franco Battaglia

Ott 10, 2022 at 8:41 AM Reply

L’ho ammirata spesso a Gaeta, durante le mie vacanze settembrine di anni e anni fa.. splendida davvero!

Barbara Businaro

Ott 10, 2022 at 11:57 PM Reply

Fortunatissimo! In genere a settembre fa su e giù per il Tirreno in effetti, proprio per l’addestramento estivo. Ai primi di ottobre arriva a Venezia e sale a Trieste per la Barcolana. Scende di nuovo giù per l’Adriatico, torna sul Tirreno e rientra al suo porto a La Spezia. Non so invece quale sia l’attività invernale.

Sandra

Ott 11, 2022 at 1:17 PM Reply

Ho avuto la fortuna di godere almeno di Venezia al tramonto a maggio, quando il sole tramonta tardi ed eravamo a cena lì sul canale, che spettacolo, è qualcosa che ti rivolta dentro.
Ma la Vespucci no, quella no. Hai fatto proprio bene ad andarci, ricordo ancora la mia prof di dattilografia delle superiori quando ci disse che suo figlio sarebbe andato a lavorare sulla Vespucci, era tutta orgogliosa e ci credo!
E comunque per una webnauta come te era proprio una visita immancabile avendola vicina.
Grazie per aver condiviso l’esperienza straordinaria.

Barbara Businaro

Ott 11, 2022 at 6:17 PM Reply

Mi sono detta “adesso o mai più!” e sono partita, nonostante la stanchezza del periodo e della giornata lavorativa.
Magari la prossima volta vieni a Venezia in ottobre e ci andiamo insieme a vederla, di pomeriggio con il sole e poi cena al tramonto. Mi manca ancora cenare a Venezia. 😉

Luz

Nov 01, 2022 at 8:08 PM Reply

Meravigliosa Amerigo Vespucci. Da sempre, stessa fascinazione. Stessa emozione. Eppure non ho ancora avuto la fortuna di salire a bordo o ammirarla dalla banchina. Arriverà quel momento, immagino la tua emozione, Barbara.
Ho conosciuto due anni fa una giovane ufficiale della Marina, ebbi la fortuna di trascorrere con lei una serata a casa mia, ero appena arrivata sui colli a sud di Roma. È una nipote di una vicina e collega e volli conoscerla. Mi feci raccontare diversi particolari di quella sua esperienza sulla nave scuola. È giovanissima, ha ancora tanto da imparare ma ha lavorato sodo.
Grazie, che bel viaggio in questa esperienza.

Barbara Businaro

Nov 02, 2022 at 10:21 AM Reply

Eh, l’avessi avuta a cena io, non l’avrei fatta mangiare ma solo parlare! 😀 😀 😀
Vuoi mettere poter dire “ho navigato con l’Amerigo Vespucci”?! Non c’è giro in Ferrari che tenga!!
Ti auguro di vederla e salirci a bordo Luz. Per quest’anno oramai la campagna è finita, Nave Vespucci sarà a Genova questo weekend e poi torna a La Spezia. Ma tieni d’occhio il sito della Marina Militare a partire dalla primavera, il porto più vicino a te è Civitavecchia credo.

Alessandro

Nov 29, 2022 at 7:12 AM Reply

Deve essere stata un’esperienza bellissima

Barbara Businaro

Nov 29, 2022 at 2:57 PM Reply

Assolutamente! Se ti capita l’occasione, non lasciartela scappare! 🙂

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