
Questa rete piena di squali
Non mi sono dimenticata di voi. Ma, come qualcuno forse avrà letto sui miei canali social, il qui presente blog era stato hackerato.
Succede una mattina che ti svegli, accendi il telefonino e già ti arriva una strana mail. Uno dei tuoi collaboratori ha cambiato la password alle 3 di notte. Strano, molto strano.
Perché sai benissimo che alle 3 di notte tutti i tuoi collaboratori del blog dormono, e se proprio sono svegli si mettono a leggere qualche paginina di un bel romanzo, mica vengono sul blog! Succede quindi che, ancora in pigiama nell’appartamento buio, accendi il portatile e ti colleghi subito al pannello di amministrazione del blog, per verificare cosa sia accaduto. Inserisci login e password e… Credenziali errate. Ho scritto male, riprovo. Non entro. E sono sicura di quella password. Più che strano, inquietante. Imprecazione severa che riecheggia nel silenzio del condominio addormentato. Seguono attimi concitati, attimi lunghi quanto l’eternità, mentre il televisore si accende in automatico sulle notizie del mattino. Guerra là fuori, guerra qua dentro, per cosa poi? Chi ci guadagna?!
Finalmente accedo. Non posso spiegarvi esattamente come, perché svelerei troppo delle nostre procedure di sicurezza, ma diciamo che sono entrata dall’accesso di servizio e ho cambiato subito le password a tutti, ancora più strong delle precedenti (che già lo erano parecchio!) Ho tirato giù dal letto anche Nostromo Alex, il mio secondo al comando. Dobbiamo controllare i locali tecnici e la cambusa, mi sa che abbiamo un topolino che gira di notte a far danni…
Sono andata in ufficio, recuperando il ritardo accumulato in pigiama, ma i miei pensieri erano per l’integrità del blog. Di tanto in tanto controllavo la risposta del sito. Risultava ugualmente attivo, lento più del solito, ma attivo. Uhm.
Quella stessa sera, tornata alla mia scrivania personale dopo dieci ore fuori casa, abbiamo effettuato un check puntuale della situazione. Confrontando con i vari backup, abbiamo trovato dei file modificati per poter accedere e dei file aggiunti, il cui intento era replicarsi all’infinito, sporcando altri file a casaccio. Un topolino, entrato di soppiatto, ha scagazzato per tutta la barca. Prendere la ramazza e il disinfettante per pulire non è niente, il problema vero è un altro: da dove è entrato? Soprattutto, siamo sicuri di averlo cacciato?!
Abbiamo cambiato tutte le password nuovamente, non solo quelle del blog, ma anche tutte quelle dei servizi di hosting. Abbiamo aggiornato tutti i plugin all’ultimissima versione, fresca di giornata, e messo da parte altri backup. Sempre meglio uno in più che in meno.
E poi siamo andati a dormire, molto tardi, parecchio stanchi, con le sinapsi che ancora giravano violentemente.
La mattina successiva, il Day After, nessuna nuova mail e il blog ancora funzionante. Nel pomeriggio però, rientrata dal lavoro e di nuovo in plancia di comando, ci accorgiamo che i file del sito sono stati infettati nuovamente. Il topolino è ancora qui e sta continuando a scorrazzare in sala macchine. Con ulteriori verifiche, la situazione appare persino peggiore: sta saltando dall’ammiraglia principale alla barca gemella, quella di supporto e sostegno, e pure all’interno del catamarano che ci segue dietro. Non è possibile, non può farlo senza essere visto dalla Capitaneria di porto! Per togliere qualsiasi ombra dal paragone: il topolino aveva macchiato, e gravemente, anche il dominio barbarabusinaro.it e non poteva arrivarci senza essere avvistato dal provider di hosting.
Quindi il problema non era esclusivamente sulle singole installazioni wordpress del mio spazio, ma stava scorrazzando per l’intero webserver. Per tutti i bucanieri! E adesso che si fa?! 🙁 
Ovviamente le disgrazie scelgono sempre un tempismo perfetto, di solito il venerdì sera quando tutti escono dal lavoro prima, anche l’assistenza del mio (vecchio) provider di hosting, e lo stesso unico venerdì in cui avviene il lancio del nuovo programma My Peak Challenge 2024, per cui io dovevo essere impegnata in ben altre faccende. Rabbia e ansia. Rabbia per il tempo sprecato dietro a un topolino dispettoso quando vorrei solo scrivere in santa pace. Ansia perché comunque in quelle condizioni un topolino può buttare via, in pochi secondi, almeno dieci anni di lavoro. Rabbia perché un po’ in fondo è colpa mia, ho tardato a spostare il sito presso un provider di hosting di qualità. Ansia perchè mi stavo anche perdendo un momento importante insieme alle mie peakers, lasciando il carico addosso alle altre admin del gruppo, accidenti. Lo ricorderò per sempre come un venerdì nero. Ho preso la mazza da baseball per cacciare il topolino da qualsiasi anfratto delle nostre barche, e per tutto il weekend non ho potuto far altro, sospendendo qualsiasi altra incombenza. Purtroppo mi è capitato di colpire anche chi non lo meritava, nell’agitazione di quei giorni. Non ho dormito per un’intera settimana, sempre pronta a scattare al primo allarme.
Abbiamo subito chiesto assistenza al provider di hosting, ma il ticket aperto il venerdì alle 16.00 ha ricevuto risposta solamente il lunedì alle ore 10.00. Un tempo di intervento così lungo è anacronistico ai nostri giorni, rispetto ad una rete Internet che davvero “non dorme mai”. Qualsiasi altro servizio fornisce di default un supporto 24/7 (24 ore su tutti i 7 giorni), ovviamente il servizio notturno interviene solo per i casi gravi, ma questo lo era eccome! Quando il sabato mattina ci siamo ritrovati a rincorrere il topolino, che scorrazzava beffardo proprio sotto i nostri occhi, senza aver ricevuto alcuna assistenza dal provider, abbiamo deciso di arrangiarci. Abbiamo chiamato Romeo e tutti gli Aristogatti, che si divertissero un po’ anche loro a dar la caccia ai topi!
In tutto questo caos, nella mia mente concitata ritornavano spesso immagini di uno dei miei film preferiti, che non ricordo mai il titolo vero e proprio, perché per me è, e resta, “Il sottomarino rosa” (ndr. Operazione sottoveste del 1959 con Cary Grant e Tony Curtis).
Nella mia fantasia Webnauta è una bella, scintillante barca, con lo scafo blu notte micalizzato. Chi cavolo me l’aveva dipinta di rosa?! E nemmeno un rosa fucsia Barbie, per altro. Ma un rosa sporco, stinto, sciapo.
Quando giunge la risposta del provider di hosting, dopo tre giorni di caccia sfrenata al topolino, si frantuma ogni speranza. Sorvolano beatamente sui controlli del loro webserver e mi propongono o una pulizia con un loro antimalware, che potrebbe anche danneggiare le funzionalità del blog (soprattutto se lo usate male, aggiungo io, come tutto il resto) oppure il recupero di un backup, senza specificare se uno dei miei o uno dei loro (ma lo faranno il backup, mi chiedo a questo punto?) La mia reazione è stata composta e razionale, anche ringraziando gli Aristogatti che nel frattempo avevano scovato la tana del topolino, anzi, dell’intera famigliola. Non gli abbiamo fatto del male, ma li abbiamo spostati gentilmente altrove, in luogo dove non possono nuocere.
Chissà che non mi torni utile di lasciarli scorrazzare altrove in futuro… C’è pur sempre un cuore pirata dentro questo Capitano!
Avevamo messo in sicurezza il blog, ma quanto sarebbe durato? Permaneva infatti la sensazione di non essere più in acque sicure. Possiamo anche pulire la barca, ma se qualcuno foraggia i topolini lì in porto, è una battaglia proprio inutile. Insomma, questo incidente mi ha portato a forzare un’attività rimandata da due anni, per cause di forza maggiore, e pianificata proprio per fine febbraio, con tanto di preventivi già pronti. Basta, adesso ce ne andiamo da qui! Stanotte molliamo l’ancora e salpiamo, col favore dell’oscurità!
Nel giro di due giorni abbiamo concluso il contratto con il nuovo provider di hosting e abbiamo migrato tutto il blog, non solo quello che vedete, ma tutta la flotta webnauta. Avevamo addirittura la scorta durante la navigazione, tutto in silenzio, fuori dai radar.
Se non vi siete accorti di nulla è perché siamo stati dannatamente bravi. Un encomio al nostro Nostromo Alex che in questo periodo ha sopportato un Capitano alquanto irascibile e scontroso.
Però però però… non era ancora finita. Appena il tempo di attraccare alla nuova banchina e ci troviamo un altro topolino infiltrato in sala macchine. E questo da dove cavolo arriva? Non ce lo saremo mica portati dietro durante lo spostamento?!
Stavolta dalla nostra abbiamo un’assistenza di primo livello, va detto. Appena gli ho presentato la questione, non si sono persi in farfugliamenti e mi hanno fornito istruzioni precise, soprattutto il risultato delle loro verifiche dirette dal webserver, che ci hanno consentito di individuare subito il punto dolente. Nel contempo hanno innalzato le protezioni, attivando diversi servizi sentinella sulle chiamate che giungono al blog. E il backup automatico, che posso controllare in autonomia in qualsiasi momento.
Stiamo parlando del livello minimo di qualità offerto oramai da tutti i provider di hosting, ma visto come sono stata trattata in questi ultimi due anni dal precedente servizio, mi sento come se stessi viaggiando nella Rolls Royce guidata da Ambrogio con i Ferrero Rocher. 😀
Alla fine di tutto, non era solo un semplice malware, quello era già stato pulito e debellato prima della migrazione. Abbiamo verificato altre due incursioni successive tramite dei plugin, uno addirittura a pagamento, per i quali proprio in quei giorni era stata notificata una vulnerabilità nel codice sorgente. Dimostrazione che wordpress è diventato sì un prodotto funzionale, con ottime possibilità di sviluppo in ogni direzione, ma sta perdendo in qualità e sicurezza. Abbiamo risolto aggiornando subito le versioni del plugin, appena le hanno rilasciate agli utenti, e sostituendo un plugin vetusto per il quale non era giunta alcuna notifica di dismissione. Abbiamo anche pulito meglio le disinstallazioni di vecchi plugin, che avevano lasciato a loro volta dello sporco nel sistema. Ma quello che ha funzionato maggiormente è stato il cambio di tutte le password, quelle che ci eravamo portate dietro dal vecchio provider di hosting.
Un attacco multiplo quindi, su più fronti, almeno tre diverse modalità per accedere in maniera fraudolenta alle risorse. Quasi un accanimento verso questo povero blog di scrittura creativa. Ma a quale scopo?!
Che Internet sia una rete piena di squali e che le guerre si combattono oramai tanto con le armi quanto con i computer, questo ahimè lo sappiamo bene. Ma io non sono un ente governativo, non sono un’azienda multimilionaria, non ho alcun segreto da proteggere. Qui ci sono solo storie da leggere e qualche riflessione personale. Tutte risorse gratuite per altro. A chi mai può interessare di mettere fuori gioco questo blog? Qualcuno che vende servizi di assistenza, pulizia o sicurezza su wordpress? Qualcuno che vorrebbe conquistarsi il mio ranking su Google senza alcuna fatica? Qualche blogger, autore, editor o editore risentito per una delle mie recensioni o per le mie riflessioni sul mondo editoriale? Un vecchio fidanzato o un amante offeso?! Non mi risulta di averne…
Mi restano parecchi dubbi sulla questione. Ma non ho nemmeno voglia di perderci altro tempo.
Ho un’unica certezza. Citando sempre quel famoso film, non sono una donna, sono molto di più. Sono un informatico! 😀
In ogni caso, se vedete cose strane, come parti malfunzionanti del blog, pagine che non rispondono in un tempo utile, link che si sono persi e puntano a risorse inusuali, come belle aitanti signorine che no, non stanno propriamente leggendo un romanzo classico, ecco, avvisatemi che verifichiamo subito. Basta che mi inviate una mail (quella funziona, è la prima costa che abbiamo testato dopo la migrazione) oppure un messaggio sui vari miei social, quello che vi viene più comodo.
Adesso abbiamo messo tre muscolosi buttafuori all’ingresso del blog, scozzesi ovviamente. Lasciano passare solo libri e lettori. Solo questo ci interessa, no? 🙂

Comments (18)
Grazia Gironella
Gen 23, 2024 at 7:18 PM ReplyRacconti come il tuo – ma anche come quello di Elena – mi confermano che questo proprio non è il mio ambiente, o piuttosto, ne posso essere un utente, ma non un soggetto che propone contenuti. Mi stresso moltissimo quando qualcosa va storto, ben consapevole che è un miracolo se sono riuscita a creare e gestire più o meno da sola prima il blog Blogger, poi quello WordPress. Nella mia mente non esiste la possibilità che un mio strumento non risponda ai miei ordini! Peccato che non sia affatto “mio”… XD
Barbara Businaro
Gen 24, 2024 at 4:46 PM ReplyLo strumento, soprattutto nel caso di WordPress installato su un proprio hosting, è proprio tuo. Purtroppo però è l’aumento dell’uso fraudolento della rete, anche verso pesci veramente piccoli. Immagina che il sito sia la tua auto e stai viaggiando in autostrada. Se tutti rispettano le regole del codice stradale, tutto va bene e ti godi il viaggio. Può capitare che l’auto dia qualche problema di suo, ma non è intenzionale e si può risolvere. Invece i danni gravi ci sono se qualcuno si mette alla guida con l’intento di fare del male, cercando di andare addosso a tutte le auto che incontra durante il tragitto.
Per quanto riguarda la manutenzione, diventa sempre più difficile se WordPress è in hosting, anche solo a scegliere temi e plugin sicuri. Chi valuta la loro qualità e sicurezza? Se persino uno dei plugin a pagamento (100 euro all’anno, mica bruscolini) mi ha lasciato dello sporco sul database, di cui mi sono accorta solo io (e perché so dove andarlo a cercare…) WordPress stesso, nella schermata dei plugin installati, manco si degna di notificare che un plugin è deprecato. Si collegano comunque al repository per mostrare nuove versioni da aggiornare, ma la cosa più ovvia (“Attenzione! Hai un plugin che non viene aggiornato da 2 anni / è stato sospeso per vulnerabilità il giorno X…”) quella no, non la evidenziano.
Oramai il mio blog naviga verso la decade, ma in questo momento sto vedendo troppa confusione. E nella confusione i furbi fanno tanti affari. 🙁
Darius Tred
Gen 23, 2024 at 10:33 PM ReplyB-)
Barbara Businaro
Gen 24, 2024 at 4:47 PM ReplyUhm, questo commento è terrore puro…
Che cosa vorrà dirmi Darius? Che sia un bel “te l’avevo detto io”?! 😎
Giulia Mancini
Gen 24, 2024 at 6:30 AM ReplyCaspita che incubo trovarsi con questi problemi alle tre di notte (questi agiscono come i ladri). È strano anche per me che abbiano attaccato un blog come il tuo, che l’abbiamo confuso con un sito della Marina ? Battute a parte, come ti ho scritto su Facebook capitasse a me non saprei da che parte cominciare, non avrei neanche il tempo di fare controlli, tantomeno potrei capirci qualcosa. Spero che blogger tuteli un po’ il blog.
Barbara Businaro
Gen 24, 2024 at 4:48 PM ReplyNon è che questi agiscono come i ladri… sono ladri! In tutto e per tutto! Entrano nel tuo sito, come entrare in casa tua, e cercano di portare via qualcosa (risorse macchina, collegamenti seo) o di rovesciare tutto, mobili, cassetti, stoviglie, libri. E ti dirò di più: a colpire pescetti piccoli come i blog personali, sono informatici (perché occorrono conoscenze informatiche per farlo) senza etica. Probabilmente anche senza una vita decente.
Se poi sono riusciti a scambiarmi pure per un sito della Marina (bellissima questa! 😀 ) sono pure tanto ciecati…
Sandra
Gen 24, 2024 at 8:24 AM ReplyChe sbattimento galattico!
Pensa che a dicembre mi ha chiamato lo studio medico dove avevo prenotato una visita per spostarmela, la sede era inagibile. Ho pensato a un allagamento, perché la mia mente è subito andata ai tubi, invece poi ho chiesto e mi hanno detto che si era trattato proprio di un hacker!
Bravi voi navigatori esperti che avete riportato in rotta Webnauta per noi che sempre lo apprezziamo.
Baci baci
Barbara Businaro
Gen 24, 2024 at 4:49 PM ReplyAhimè, i sistemi informatici sono sempre più presenti anche in campo medico, non solo per le prenotazioni, ma proprio per le macchine diagnostiche. Ricordo una puntata di Grey’s Anatomy, il famoso medical drama, dove svilupparono proprio questo tema: degli hacker si erano infiltrati nella loro rete principale, bloccando le cartelle cliniche dei pazienti, i turni di lavoro sulle sale operatorie e alcuni macchinari importanti. In quel caso, chiedevano pure un riscatto per ripristinare il sistema.
Per quanto i computer e la rete abbiano migliorato la nostra esistenza, in certi casi conviene affidarsi ancora alla cara, vecchia, profumata carta! 🙂
Alex il Nostromo
Gen 24, 2024 at 11:39 PM ReplyEccomi, dopo tutte le nottate passate a dare la caccia ai topolini, mi sono un po’ rilassato, ma non troppo. Tutte le mattine sono in sala macchine per vedere se, oltre al carburante, tutto il resto funzioni alla perfezione.
Quando sei stato sorpreso dai topi una volta, poi un’altra… alla fine li cerchi ogni volta che scendi sotto coperta.
Anche questa è stata un’esperienza, prendiamola positivamente. Anni addietro compirono i miei siti e non fu affatto divertente, anche le nostre conoscenze nel campo “attacchi informatici” erano molto limitate.
Vai Capitano, siamo finalmente nuovamente in mare aperto… Teniamo aperti anche gli occhi e via verso nuove mete… ed avventure!!!
PS oltre ai tuoi buttafuori scozzesi non sarebbe possibile avere anche due belle ninja per il Nostromo?
Barbara Businaro
Gen 25, 2024 at 10:18 PM ReplySì, in queste ultime due settimane abbiamo avuto un aggiornamento accelerato delle competenze in sicurezza della rete e attacchi informatici. Ci mancavano solo le Intelligenze Artificiali a incasinare ulteriormente la questione…
E per quanto riguarda l’ultima richiesta, sei sicuro di volere due belle ninja lì sotto coperta (e adesso il termine “sotto coperta” può assumere qualsiasi significato… 😛 )
Per la verità io ci vedrei bene Lamù. Appena trova qualche intruso, giù una bella scarica elettrica!!
Daniela Bino
Gen 29, 2024 at 12:55 PM ReplyCredo che questi personaggi abbiano tanto buon tempo da perdere e non una vita propria da godersi e su cui investire. Ma tutto è bene ciò che finisce bene: ora il sito è molto più veloce e questo non è poco, anzi! Quello che è successo ha portato non solo competenze in più a te e al nostromo, ma il sito più performante mi piace davvero.
Questo post mi ha dato da pensare: è un periodo balengo e sono successe cose strane. Invii di mail che chiedono il reset delle password e non solo, anche prescrizioni di prestazioni mediche che nessuno ha mai richiesto eppure sono lì nel fascicolo elettronico del paziente.
Comunque, tornando a noi, questo 2024 è iniziato con il botto. Però, HIC SUNT LEONES! Occhio, pirati dei miei stivali! Con la Bibi non si scherza!
Barbara Businaro
Gen 29, 2024 at 10:17 PM ReplyDal male nasce il bene, dice qualcuno. Quindi sì, abbiamo migrato su un server più veloce e reattivo, nonostante stiamo ancora andando con i motori al minimo. Devo ancora terminare un paio di ottimizzazioni, ma richiedono tempo e intanto avrei anche delle storie da scrivere.
Manca poco a San Valentino, tanto per cominciare… 😉
Andrea Cabassi
Feb 22, 2024 at 11:36 AM ReplyChe avventura! Anche io qualche tempo fa sono passato a un nuovo provider (ti linko il mio resoconto) ma per fortuna prima che accadesse qualcosa di brutto. Ma in che cosa consiste la pulizia dei plugin disinstallati?
Barbara Businaro
Feb 23, 2024 at 6:19 PM ReplyHo letto il tuo resoconto col sorriso, perché proprio in questi giorni un collega mi ha chiesto perché non sono passata ad Aruba… XDE’ sempre faticoso scegliere un provider: se vai in una server farm grande rischi di essere solo un numero, con l’assistenza ridotta all’osso, ma se ti trovi un provider locale il rischio è che non riesca a mantenere l’aggiornamento tecnologico, che richiede comunque investimenti. Quest’ultimo era il mio caso e anch’io avevo problemi enormi di lentezza in caricamento delle pagine, anche 30 secondi e tutti sulla prima risposta del web server.
In questo ultimo mese, ho dovuto anche ritarare il pacchetto di hosting nuovo, passando al livello superiore. Mi aveva consigliato il livello base ma ci sono stati diversi blocchi per limite delle risorse raggiunte, perché comunque gli accessi sono parecchi per un blog personale. Settimana scorsa hanno acceso quasi il triplo dei motori e adesso è una scheggia, nonostante ci sia comunque un tema grafico pesante (e infatti sto ragionando se sostituirlo, solo che trovo il formato “magazine” intuitivo per i nuovi lettori).
Per pulizia dei plugin disinstallati (sembra un ossimoro ma non lo è) intendo andare a pulire lo sporco che lasciano comunque quando li disattivi. Anche se vai a rimuovere le loro cartelle sullo spazio hosting, via FTP, lasciano dello sporco in WordPress. Precisamente mi sono ritrovata dei cron ancora attivi (consumano risorse macchina) e delle tabelle inutili nel database. Per fare pulizia però meglio utilizzare dei tool adeguati, che sia col cron che col database non si scherza. 😉
Andrea Cabassi
Feb 23, 2024 at 8:05 PM ReplyImmaginavo qualcosa del genere per la pulizia… hai per caso qualche tool da suggerire?
Barbara Businaro
Feb 23, 2024 at 10:11 PM ReplyNe ho usati diversi. Per il cron, ti consiglio la lettura di questo articolo: Come Creare e Modificare un Cron Job di WordPress
Mentre per la pulizia, ci sono tool con diversi focus, oltre al database vanno a verificare anche altri aspetti. Questo articolo mostra i principali: Come pulire il database di WordPress (e perché è importante farlo)
Mi raccomando il backup prima di qualsiasi azione! 😉
Andrea Cabassi
Feb 24, 2024 at 7:13 AM ReplyDefinizione di backup: quella cosa che avresti dovuto fare prima! 😀
Grazie per i suggerimenti, in effetti avevo già dato una passata tempo fa per rimuovere le versioni intermedie dei post, i cestini ecc. e in effetti oggi ho trovato il sito abbastanza in ordine 😉
Barbara Businaro
Feb 27, 2024 at 6:11 PM ReplyHo un’altra definizione di backup io: quella cosa che hai disseminato per diversi supporti e alla fine non hai salvato l’unico file che ti serviva! 😀
O ti sei dimenticato dove l’hai salvato! 😛