Google Docs voice typing

Voice typing …scrivere parlando!

A volte mi perdo davvero in un bicchiere d’acqua e non vedo soluzioni che sono lì, a portata di naso!
L’aveva detto il Vecchio viaggiatore di panchine che occorre imparare a cambiare prospettiva per trovare il pezzettino mancante!
Devo dire, a mia discolpa, che mi mancava un frammento d’informazione.

E’ successo che stavo parlando con Mister E. dell’andamento a velocità tartaruga del mio (oramai ex) Summer NaNoWriMo, il cui primo step consiste nel riportare il testo cartaceo già prodotto in formato digitale, all’interno del software yWriter6 (tra un po’ ricominciano le lezioni!). Avevo anche pensato di “smontare” il quadernetto (sigh sigh) e passare tutte le pagine all’interno di uno scanner rotativo (a differenza degli scanner piani, il rotativo “mangia” più fogli velocemente, scannerizzando fronte e retro in contemporanea). Ovviamente sulla mia calligrafia non funziona il riconoscimento OCR (un software in grado di convertire immagini scansite in parole), ma almeno avrei avuto una copia digitale e avrei potuto lavorare quasi in ogni dove.

Mister E. candidamente me la butta lì: Non hai pensato di usare un software di riconoscimento vocale?

Ah!

No, in effetti no. Ma (e questa è l’indicazione errata archiviata nel mio database) non ci sono software di questo tipo gratuiti. Dragon Naturally Speaking parte da una licenza base di 99 euro (e devo dire che lo ricordavo molto più costoso).

Mister E., con un sorriso a tutta arcata dentaria modello Stitch: Google Docs fa il riconoscimento vocale tramite Chrome! Gratis!

Eh?!

Lilo & Stitch, Walt Disney Pictures (c) 2002
Lilo & Stitch, Walt Disney Pictures (c) 2002

Google Docs: cosa occorre

Per utilizzare il riconoscimento vocale di Google Docs occorre:

  • un account su Google Drive, dove vengono salvati i documenti di Google Docs (chi ha una casella postale Gmail ha l’accesso indiscriminato a tutti i servizi Google)
  • il browser Chrome installato sul proprio computer (l’unico con cui è compatibile questa caratteristica di Google Docs)
  • ovviamente un microfono attivo

Per l’ultimo punto, se avete un portatile potreste anche usare il microfono integrato (oramai tutti ce l’hanno) ma personalmente vi consiglio un microfono da tavolo collegato tramite l’apposito jack cuffie/microfono, perchè deve “sentire” solo la vostra voce, non il rumore d’ambiente.
Per l’occasione ho riesumato dal fondo della scatola delle cianfrusaglie questo modernissimo microfono di design che avevo acquistato anni fa per ben 5 euro dal cesto delle offerte (= invenduti) di un negozio d’informatica locale. In rete lo trovate ancora in vendita ad una media di 8 euro, colore nero che è più chic.

microfono da tavolo per voice typing

Per darvi però un’idea della variabilità della cosa: il portatile professionale deve utilizzare il microfono esterno perchè altrimenti “registra” male da quello integrato un po’ scadente; il portatilino giocattolo di casa invece si rifiuta di utilizzare l’esterno collegato (un unico jack ad utilizzo misto), ma in compenso ha un microfono integrato che è una cannonata.
Perciò, fate qualche prova e poi applicate la Prima Regola dell’Informatica: se funziona, non lo toccare più! 😉

 

Voice typing: come attivarlo

Google Drive voice typing 1

Sul browser Chrome andate all’indirizzo del vostro Google Drive: My drive
Qui cliccate sul bottone New (Nuovo) e scegliete Google Docs (Documenti per la versione in italiano).

Google Drive voice typing 2

Si aprirà una nuova scheda del browser, con il vostro Untitled document (Documento senza titolo): come vedete, i menù e la barra contengono gli strumenti di un normale programma di video scrittura (come Microsoft Word o LibreOffice Writer).

Google Drive voice typing 3

Dobbiamo prima di tutto attivare il riconoscimento vocale, dal menù Tools (Strumenti) > Voice typing… (Digitazione vocale).

Google Drive voice typing 4

Sul lato sinistro del documento, compare una nuova finestra, con l’icona del microfono.

Google Drive voice typing 5

Dalla barra in alto, dobbiamo selezionare la lingua Italiano per il riconoscimento vocale (voi parlate in italiano e lui deve utilizzare quel dizionario vocale).

Google Drive voice typing 6

Mentre parlate/scrivete, è ugualmente attivo il correttore ortografico automatico: anche di questo va settata la lingua Italiano dal menù FileLanguage (Lingua).

Google Drive voice typing 7

A disposizione degli utenti c’è un comodo Help online, accessibile dall’icona punto di domanda sotto l’immagine del microfono.

Google Drive voice typing 8

Per qualche strano motivo, nonostante la lingua di default del mio account Google sia l’Italiano, GoogleDocs si ostina a propinarmi l’Inglese nell’interfaccia (deve aver saputo che sto per iniziare un corso…), però voi dovreste avere tutti i comandi già settati correttamente.
In ogni caso, potete ritrovare la guida anche in questa pagina web del centro assistenza dell’editor documenti: Digitazione vocale

Ed ora proviamo a scrivere!
Cliccando sull’immagine del microfono, Chrome vi chiederà di accedere al microfono del vostro computer (è un controllo di sicurezza). Confermate e vedrete l’immagine cambiare forma e colore, del classico rosso acceso “On air”.

Google Drive voice typing 9

Con il Voice typing è abilitato anche il riconoscimento della punteggiatura. In Italiano identifica e converte queste frasi all’interno del testo con il simbolo corretto:

  • Punto
  • Virgola
  • Punto esclamativo
  • Punto interrogativo
  • Nuova riga
  • Nuovo paragrafo

Potete utilizzare anche i comandi vocali, per selezionare del testo, applicare una formattazione al documento, inserire delle tabelle, spostarvi all’interno dello scritto per effettuare correzioni. La lista dei comandi è sempre disponibile nella guida, ma in questo caso sono in lingua inglese: va riconfigurata la lingua del documento e dovete impartire i comandi in inglese, sperando in una buona pronuncia (io no, non ci provo nemmeno!)

 

Com’è andata la mia sperimentazione?

Dopo una settimana di tentativi, prove microfono, litigate con le schede audio di computer, frasi dettate correttamente non riconosciute e parolacce registrate prontamente (le trascrive con una sequela di asterischi 😛 ), ho capito che la velocità di lettura è quella che fa la differenza, più che il tono di voce: il modello “navigatore stradale” è quello che assicura miglior risultato.
Tra…due…cento…metri…gira…a…destra…punto…nuova riga

Vantaggi

  • Maggior velocità di “battitura” (rispetto ad un utente medio, programmatori esclusi…)
  • Correttore ortografico automatico
  • Mani libere per girare le pagine, sfogliare diversi appunti, segnare le varie parti già trascritte

Svantaggi

  • Richiede una connessione veloce e stabile
  • Manca gran parte della punteggiatura (il punto e virgola ad esempio)
  • Disturbare i presenti col vostro parlato (i quali, a loro volta, disturbano il vostro riconoscimento vocale)

 

Pronti ad andare in onda?

Un po’ curiosi lo siete, vero? Se ci provate, a scrivere qualche testo in questo modo per recuperare tempo, fatemi sapere come ve la siete cavata. E magari se avete scoperto qualche altro trucchetto non riportato nella guida ufficiale.
Che poi non è solo utile per la scrittura creativa o professionale, ma anche per prendere appunti: per esempio, con un microfono dal cavo abbastanza lungo, potreste registrare la vostra ricetta in cucina mentre la state sperimentando, senza perdervi ingredienti e quantità.
Cento…grammi…di…zucchero…settanta…di…burro…no facciamo…cinquanta…

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Comments (68)

grilloz

Set 22, 2016 at 8:03 AM Reply

Una volta ho provato la dettatura vocale (la tastiera che avevo istallato sul mio cell la prevedeva) ma mi vergogno troppo a parlare da solo 😀

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:28 PM Reply

Quell’imbarazzo lì l’ho superato con i primi auricolari bluetooth, quando me ne andavo in giro col cellulare in tasca, l’auricolare nascosto tra i capelli, parlando al vento come na pazza 😛

grilloz

Set 23, 2016 at 7:41 AM Reply

Io mi vergogno pure a parlare con la cornetta 😛 (ma esiste ancora la cornetta?)

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 9:22 AM Reply

Oh si! Ne esiste una con cavo usb da collegare al cellulare/tablet! Fighissima! Giri con il cellulare/tablet in borsa e quando ti chiamano estrai la cornetta!!! 😉

grilloz

Set 23, 2016 at 9:29 AM

very kitsch 😀

Isabella

Set 22, 2016 at 8:04 AM Reply

Bello! Ci proverò 🙂

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:28 PM Reply

Dai Isabella, poi mi fai sapere come ti ci trovi. Io non sono ancora del tutto convinta, ma se è utile ad avanzare velocemente, ben venga!

silvia

Set 22, 2016 at 8:49 AM Reply

MA tu sei un mito! Lo cerco da una vita. Sul cellulare ho attivato la tastiera di Swype acquistandola a pochi centesimi che riconosce anche la punteggiatura, ma sul cellulare è scomodo da usare.
Fantastico! Ora sì che potrò scrivere mentre pedalo sulla cyclette! 😛

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:30 PM Reply

Oh cavolo! Fino ad ora mi sono salvata che sulla cyclette non riesco a leggere (tengo un ritmo più da spinning) né a scrivere. Mò non ho più scuse!!

Marco Amato

Set 22, 2016 at 9:16 AM Reply

Io utilizzo da un bel po’ la dettatura vocale su cellulare. Stranamente quando guido e il mio cervello mette il pilota automatico e io fantastico, mi vengono sempre tantissime idee e appunti. Una volta usavo il registratore del cellulare. Ma sbobbinare e riscrivere quando le note vocali diventano tante e lunghe è un lavoraccio.
Quindi tempo fa ho trovato la mia soluzione mobile con Siri della Apple.
Per il computer mi serviva pure questa soluzione, solo che da ieri con il nuovo aggiornamento per Mac, Siri è arrivata anche sul fisso.
Unico consiglio a chi vuole dettare a voce è di parlare lenti. Questi riconoscimenti vocali sono fantastici, comprendono pure l’accento siciliano XD, ma se si corre troppo perdono colpi.

grilloz

Set 22, 2016 at 6:21 PM Reply

occhio però con questi assistenti vocali 😛
https://pics.onsizzle.com/cortana-dimmi-gli-orari-del-cinema-oggi-chi-cortana-ops-2993496.png

Marco Amato

Set 22, 2016 at 6:38 PM Reply

Hai voglia…
Lo dico a te che da ingegnere puoi capirmi nello sfogo (lasciamo perdere i letterati del classico che di queste cose ne capiscono… ehm… lasciamo stare che le busco XD).
Oggi in auto avevo uno scientifico a fianco. E parlando di Giove e paragonato alla forza di gravità terrestre, mi son domandato quanti metri al secondo percorre un auto a 100 chilometri orari, per metterla a raffronto con la potenza necessaria di un razzo che per lasciare la Terra deve superare l’accelerazione gravitazionale terrestre con i suoi 9,8 metri al secondo per ogni secondo.
Guidando a 100 chilometri orari, ho chiesto a Siri di calcolarmi lei 100.000 (metri) diviso 360 (per passare ai secondi). Che imbranata, le davo le istruzioni e non riusciva a farmi ‘sto semplice calcolo. Alla quinta volta che non capiva ho accostato e fatto da solo. Altro che assistente! Manco il caffè.

grilloz

Set 22, 2016 at 7:04 PM Reply

😀
basta dividere per 3.6 😉
comunque quella che cerchi è la velocità di fuga
https://it.wikipedia.org/wiki/Velocit%C3%A0_di_fuga
per uscire dalla gravità terrestre bastano circa 40000 km/h se invece vuoi abbandonare Giove ne servono più di 200000, per il sole, beh, lì la massa comincia ad essere tanta, si parla di più di 2milioni di km/h
Spero che Barbara ci perdoni questo sfogo nerd 😀

Marco Amato

Set 22, 2016 at 7:16 PM

Sì, sui conteggi ci siamo. Ma il dubbio è nato proprio a causa di Giove. Perché per abbandonare Giove occorre 5 volte di più della velocità rispetto alla Terra, ma Giove ha una massa 318 volte quella Terra. Se è così più grande, perché in proporzione occorre una velocità di fuga così di poco superiore alla nostra?
Eh lo so, questi argomenti a me fanno sognare la fantascienza a occhi aperti.
E per l’ot chiedo perdono a Barbara da qui alla Luna (e ritorno) … 😀

grilloz

Set 22, 2016 at 7:24 PM

perchè Giove ha un diametro maggiore (la velocità di fuga è misurata a partire dalla superficie) e la forza di gravità diminuisce col quadrato della distanza 😉
Mi fai tornare ai bei tempi in cui studiavo meccanica celeste all’università, spero che la padrona di casa ci perdoni almeno il momento nostalgico 😛

Marco Amato

Set 22, 2016 at 7:27 PM

Ah adesso è chiaro. Ecco. Per sdebitarmi citerò nei ringraziamenti a Barbara nel mio libro di fantascienza. 😀
P.s. A te Davide ti assumo come consulente. Ho elaborato una trilogia con una teoria sull’universo davvero pazzesca. 😉

grilloz

Set 22, 2016 at 7:29 PM

Ecco, sulla meccanica celeste ci arrivo, ma quella è roba newtoniana, ma se andiamo a parare in affari relativistici, ecco, sono un po’ arruginito 😛

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:45 PM

Nessun problema, la barca è grande e ci si sta comodamente tutti. Giove poi è il mio padre astrologico, a lui sono dovuti i miei periodi migliori (così dicono).
Devo dire che comunque siete più interessanti di Focus…com’è che ste cose non le spiegano là? Ogni volta che mi sintonizzo ci trovo sempre: Alieni nuove rivelazioni, Incontri alieni, A caccia di Ufo, Alieni incontri ravvicinati, Codici e segreti alieni, enigmi alieni, mummie aliene…e poi si domandano perchè gli alieni mi stanno sulle scatole! :/

grilloz

Set 23, 2016 at 7:43 AM

Mia figlia è appassionata della trasmissione sui disastri aerei, una bella nemesi visto che il padre li progetta 😀

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 9:24 AM

Uahuahuahuha, ma quando c’è un incidente viene a chiederti: “Roba tua questa?” 😀

grilloz

Set 23, 2016 at 9:30 AM

No, per ora no 😛

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:36 PM Reply

Ho paura del tuo pilota automatico alla guida…Mi becco sempre qualcuno in tangenziale distratto dal tablet, gente che guida e legge il giornale online. Per fortuna loro, i BigFoot in Italia non possono circolare. 😛

salvatore

Set 22, 2016 at 9:24 AM Reply

Molto interessante, Barbara. Adesso devo solo capire cosa farmene di questa tecnologia. 😛

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:54 PM Reply

Le applicazioni all’uso quotidiano sono molteplici: scrivere mentre stai cucinando, scrivere mentre stai pedalando come dice Silvia, scrivere mentre stai guidando come Marco, scrivere mentre stai verniciando la ringhiera di casa, scrivere mentre stai pulendo casa…scrivere parlando, mentre le mani sono occupate in altro e non c’è nessun’altro che ha bisogno della tua diretta attenzione.
Ops 😀

silvia

Set 23, 2016 at 9:31 AM Reply

Il problema è che Salvatore non fa queste cose da comuni mortali. Lui, fuori dal lavoro, legge, scrive e basta! XD

grilloz

Set 23, 2016 at 9:32 AM Reply

Va anche al parco a spiare la gente che circola da quelle parti, almeno così dice/scrive 😛

silvia

Set 23, 2016 at 10:46 AM

😛

salvatore

Set 27, 2016 at 10:50 AM

Era proprio quello che stavo pensando. E poi se non tengo le mani sulla tastiera… che ci faccio? 😛

Maria Teresa Steri

Set 22, 2016 at 9:56 AM Reply

Fantastico!! Ho appena provato e mi sembra che funzioni ottimamente, anzi ho visto che “impara” anche da come pronunci le parole 🙂
Avevo provato una volta parecchi anni fa Dragon Naturally Speaking a casa di una persona che ce l’aveva, ma non mi aveva entusiasmato, mi era sembrato un po’ macchinoso su certe cose. Questo mi sembra molto pratico nella sua semplicità.
In effetti ho anche io una quantità di appunti indescrivibile, potrebbe essere un’idea quella di dettarli al pc… proverò!
Te l’ho già detto che sei geniale con questi tuoi post?!

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:57 PM Reply

In effetti non ci avevo pensato, ma è probabile che come il Dragon abbia una sorta di auto-apprendimento sulla persona, profilo che poi rimane legato all’account Google, da qualsiasi pc lo utilizziamo.
Macchè geniale…questo era un colpo di fattore C.
E adesso che l’ho scritto, Mister E. vorrà pure la colazione pagata un giorno di questi!

Daniela Bino

Set 22, 2016 at 11:14 AM Reply

Barbara, bravissima! Ho provveduto a condividere all’istante!

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 10:58 PM Reply

Grazie Daniela! 🙂

Sandra

Set 22, 2016 at 11:49 AM Reply

Io parlo davvero in fretta, all’esame di maturità un commissario alla fine della mia prova orale disse “spegniamo la radio” temo che uscirebbe un disastro. Mi è venuto in mente il dittafono presente in alcuni romanzi di Agatha Christie. Tu, come sempre sei super esaustiva. Baci

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 11:01 PM Reply

Anch’io tendo a parlare in fretta, alla velocità dei pensieri, a volte ad anticipare i pensieri altrui (e finisco inavvertitamente per interrompere). Però qui devo trascrivere: con scrivere a tastiera perdo tempo a revisionare, magari leggendo mi passa sto vizio!

nadia

Set 22, 2016 at 1:31 PM Reply

Brava Barbara! altro centro.
Però, scrivere resta per me battere sulla tastiera. Mi spiace ma sono vecchia maniera e non cambio nemmeno per tutto l’oro del mondo. Io poi leggo alla velocità della luce e così parlo, farei impazzire la macchinetta a tradurre e scrivere.
Però, ed esula dall’articolo, perché non metti il tastino Mi piace tra quelli da cliccare sotto i post?

silvia

Set 22, 2016 at 5:36 PM Reply

I siti fatti sulla piattaforma wordpress.com te lo danno di default, mentre chi fa il sito acquistando il dominio non ce l’ha, a meno che lo preveda il template (o no?). Però la domanda interessa anche me perché in effetti vorrei averlo ma non sono riuscita a capire se dovrei agire sul css o se c’è un plugin o cosa. Poiché non ce l’ha neanche Barbara ho pensato che fosse un casino inserirlo e ho lasciato perdere. Ma se si potesse… A te, Barbara, la risposta. Grazie

Marco Amato

Set 22, 2016 at 6:16 PM Reply

Rispondo io vediamo se posso aiutarti.
Per avere il Mi Piace sulla pagina occorre installare il plugin JetPack che in realtà tu già hai. Ho guardato il codice del tuo blog, c’è di sicuro. 😉
Per attivarlo fai così. Vai sulla barra di destra alla voce JetPack e fai click su impostazioni. Fra tutte le voci scorri fino a quando trovi Mi Piace e fai attiva.
A quel punto dovrebbe apparirti a fine di ogni articolo il pulsante.
Vedi un po’, se hai problemi mi fai sapere. 😉

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 11:17 PM Reply

Dunque, il discorso è complesso.
A livello tecnico, ha ragione Silvia: wordpress.com ce l’ha di default, wordpress “stand alone” (installato su spazio e dominio indipendenti) non ce l’ha. Si può supplire con un tema che lo includa o con un plugin apposito. Ce ne sono più di uno, qualcuno lo comprende insieme con altre funzioni, come JetPack.
Ma io non l’ho installato per scelta.
All’inizio era l’ultimo dei miei pensieri, che di plugin già ne abbiamo troppi (ognuno rallenta un pelino il sistema, quindi si installano col contagocce). Poi a livello psicologico, come neo-blogger, era già un bello scoglio avere almeno un paio di commenti a post, da elemosinare tra i parenti se necessario (e come vedete, non c’è un parente e manco un collega che commentano…tutti leggono, eh, tutti mi seguono, gli faccio due domande e “ah no, quello me lo devo essere perso!” 😛 )
Non potevo anche portarmi dietro un contatore di Like a zero!
Col tempo ho richiesto a Simona di Up360: lo devo installare?
Ne abbiamo ragionato: il Like è nativo di Facebook (anche Twitter l’ha copiato poi con la -fu- stellina, ora cuoricino), non è necessario averlo ovunque. Se un post piace davvero, un commento minimale lo lasci (tanto per il Like è comunque richiesta l’autenticazione dell’utente) oppure lo condividi su qualsiasi social dove sei iscritto. Qui sopra, in calce all’articolo, ce ne sono un bel po’ di social: oltre ai canonici, sul bottone “+” ci sono tutti gli altri meno conosciuti.
Oltretutto, molte letture mi arrivano dai social e lì il Mi Piace è nativo (e viene conteggiato comunque).

grilloz

Set 23, 2016 at 7:52 AM

Asp, non c’entra nulla con wordpress, ma sai che pensavo che “un pelino” lo dicessimo solo noi torinesi? 😛

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 9:28 AM

Oddio, “un pelino” l’ho sempre sentito anche qui. 🙂

silvia

Set 23, 2016 at 9:44 AM

Condivido le tue remore a metterlo. Però mi rendo anche conto che sovente può capitare che leggi un post che ti piace ma che non ti suscita un commento. Mettere il like è comunque un riscontro. 🙂

Darius Tred

Set 23, 2016 at 10:22 AM

Siete fantastici! 😀 Si parte dal Voice Typing, si finisce a parlare di pelo :-D. Il tutto passando per una citazione alle funzionalità di WordPress e, già che si è in zona, passando per Giove e la meccanica celeste. 😀 😀 😀
Mi piace! Mi piace! Mi piace! Mi piace! (in assenza del bottone…faccio da me 😀 )

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 10:37 AM

Perchè in qualche modo caro Darius è tutto collegato! Non so ancora come, ma sono argomenti tutti collegati! 😀
Ah ecco: gli Alieni! Sono gli alieni!!

Darius Tred

Set 23, 2016 at 11:52 AM

Alieni o altro: ora ci manca la voce fuori campo: “Ci sono cose che voi umani non potete immaginare”… Non era esattamente così ma più o meno il concetto è quello… 😀

grilloz

Set 23, 2016 at 1:05 PM

Ma quelli di Focus?

silvia

Set 23, 2016 at 9:42 AM Reply

Grazie, Marco. Non avevo visto che c’era su Jetpack. L’ho installato per le statistiche ma non è che poi l’ho esaminato molto, eh?

nadia

Set 25, 2016 at 4:24 PM

Ma che ho scatenato?!
Io vorrei il mi piace lo stesso, ti prego!!!!!! Altrimenti ogni tanto ti commento solo con una faccina! Però che bello sto parlare da nerd, non ho capito una lettera quando smembravate i concetti del perché in defoult perché no…uffa mi ci vuole un dizionario aggiuntivo.

Barbara Businaro

Set 25, 2016 at 10:27 PM

Sai Nadia che qualsiasi cosa non capisci, puoi sempre chiedere a Simona sulla community di Up360 😉
Per il Mi Piace, vediamo se troviamo un plugin decente per il prossimo anno (che prima di metterlo online, lo dobbiamo testare fuori linea…mica possiamo rischiare che la barca si rovesci con un plugin biricchino!).

Lisa

Set 22, 2016 at 6:07 PM Reply

Sono una fanatica di Siri per cui proverò sicuramente questa risorsa online, grazie della dritta!
Spero che Google mi darà meno grattacapi di Siri… il mio accento non aiuta…
“Ehy Siri, take me to 135 Grand Highway BC”
“Sure Lisa, here’s the directions to One Tree Park in Grand Hay, DC”…

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 11:24 PM Reply

Non so se si possa paragonare a Siri. Quello è l’assistente vocale del sistema operativo (Siri per Apple, Cortana per Windows). A sentire i colleghi, l’assistente vocale è molto più complesso della digitazione vocale su semplice videoscrittura. Tant’è vero che Cortana l’hanno rilasciato solo su Windows 10, e sul mio non è attivo perchè solo in lingua Inglese.
Fammi sapere comunque come va. Se tu lo usi in Inglese, hai anche i comandi vocali per lavorare sul testo ed essendo la lingua nativa dei programmatori, magari ha meno errori!

grilloz

Set 23, 2016 at 7:56 AM Reply

Cortana, non so da quando, capisce anche l’italiano, l’ho provato e funziona anche, ma come dicevo sopra…
Tra l’altro, incuriosito dal tema, mi sono domandato, ma Cortana già comprende il parlato, perchè non funziona anche da dettatore? Così ho fatto un po’ di ricerche e… in effetti può essere usato come dettatore (tra l’altro, per quel che ho capito, diventa un sostituto della tastiera, quindi lo puoi usare in qualsiasi programma) ma la dettatura ancora non funziona in italiano 😛

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 9:35 AM Reply

Infatti quando stavo cercando di attivare il microfono esterno sul portatilino giocattolo (che è Windows 10), mi era saltata fuori la scheda del riconoscimento vocale di sistema, con un messaggio di avviso: la funzione dettatura di Cortana non è disponibile nella lingua del sistema operativo (che è l’Italiano appunto).
Però a leggere in giro non è che sia così performante questo Cortana.

grilloz

Set 23, 2016 at 9:40 AM

boh, non saprei, io ho provato a chiedergli di aprirmi un programma e l’ha fatto, se però non capisce ti manda su bing. Quello di google l’ho disattivato perchè tutte le volte che qualcuno nella stanza diceva “ok” lui rispondeva “non ho capito, puoi ripetere?” (per fortuna in italiano lo capivo solo io) Siri non ne ho idea.
Certo sono molto lontani dagli assistenti vocali dei film di fantascienza 😛

Serena

Set 22, 2016 at 11:17 PM Reply

Questa non la sapevo! A me il coinquilino ha regalato tempo fa un registratorino Olympus con Dragon Naturally Speaking, ma domani quando sarò più sveglia proverò Google Docs, l’idea mi piace moltissimo. L’unica “pecca” che vedo è che devi restare in casa, mentre il registratorino te lo porti dietro ovunque, così come il cellulare. Comunque, davvero fantastico.
E poi volevo dirti, anche se non c’entra, che ero venuta tempo fa a sbirciare i tuoi articoli su YWriter, che usavo anch’io prima di Scrivener, e sono davvero ben fatti.
…e adesso vado a nanna che sono cotta.
Buonanotte^^
(e ho altre cose da dirti, ma un po’ alla volta 😛 )

Barbara Businaro

Set 22, 2016 at 11:44 PM Reply

Benvenuta sul blog Serena!
Incuriosita dalla tua domanda, ho fatto una breve ricerca. In effetti, gli smartphone hanno già il riconoscimento vocale e c’è già l’app Documenti di Google per modificare i documenti del proprio Google Drive.
Però al momento sono ancora indietro con lo sviluppo, per cui no, il documento non lo si può creare/modificare vocalmente dal cellulare.
Magari nel prossimo futuro, non credo manchi poi molto.
Grazie per gli articoli di yWriter. Mi costano sontuosi mal di testa ogni volta! Comunque ho scelto yWriter per studiarlo senza sentirmi in colpa! Ero partita per acquistare Scrivener, però l’ho visto a prima vista parecchio complesso, per un neofita di tutti i termini della scrittura creativa. Ho pensato quindi di partire dal basso, con un programma gratuito da studiare per bene. Sono convinta che poi il salto sia breve e meno traumatico, come del resto l’hai fatto tu. 🙂

Marina

Set 23, 2016 at 8:58 AM Reply

Dettavo al mio cellulare in questo modo i centoquaranta caratteri su Twitter, qualche tempo fa, perché mi venivano dei pensieri fighissimi proprio mentre accompagnavo i ragazzi a scuola e non volevo dimenticarli Poi, però, dovevo correggere qualche parola che non veniva fuori correttamente. Le tue spiegazioni passo passo sono comunque utilissime per una come me che va avanti solo a disegnini in certi campi! 🙂

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 9:38 AM Reply

Si vede che ho scritto per anni manuali utente, eh? 🙂
Detesto quando in un documento tecnico saltano un passo, poi devo diventare isterica a cercarmelo da sola in rete. Una guida deve essere scritta bene, la deve capire anche un bambino, sennò si sta dimenticando qualcosa.

mister E.

Set 23, 2016 at 4:08 PM Reply

Dove sta la mia colazione pagata?
Mai avrei pensato che un riconoscitore vocale portasse il discorso sino a Giove. Mitico!
Ciao

Barbara Businaro

Set 23, 2016 at 7:13 PM Reply

Eccolo!! Stanato!! 😀
La colazione la prossima settimana, quando vossignoria si rende disponibile nel suo carnet di ballo.
Tra l’altro, ho un paio di ideuzze che necessitano di brainstorming. 😉

patalice

Set 25, 2016 at 8:27 PM Reply

molto interessante.
davvero.
è solo che io quando scrivo, ho bisogno di scrivere effettivamente, altrimenti non riesco a seguire un senso logico!

Barbara Businaro

Set 25, 2016 at 10:29 PM Reply

Benvenuta nel blog Patalice!
Anch’io quando scrivo (nel senso della prima bozza) ho bisogno di scrivere effettivamente (a mano o a tastiera). Il problema è che mi si sono accumulati troppi appunti cartacei e devo velocizzare l’inserimento sul pc. Ecco perchè sto provando questo.

Nordlys

Dic 08, 2017 at 9:44 PM Reply

L’ho provato ed è meglio di quanto immaginassi. Nonostante sia settato in italiano scrive anche alcune parole inglesi, e a dettatura mi ha anche scritto un nome norvegese: Bjørn, sbagliando solo la ø, sostituita da una o normale. Io comunque preferisco mettere la punteggiatura e andare a capo a mano. Riservo la dettatura solo allo scritto.

Per la voce ho capito subito come impostare la mia, e nonostante i difetti di pronuncia funziona. Occorre anche alzare il volume del computer al massimo per avere i migliori risultati.

I commenti brevi nei blog preferisco scriverli a tastiera, mentre le mie storie preferisco ‘dettarle’. La creatività necessita di pensiero veloce.

Barbara Businaro

Dic 09, 2017 at 4:24 PM Reply

Benvenuta sul blog Nordlys. Sono contenta ti sia trovata bene con questo strumento. Anch’io ho visto che devo alzare parecchio il volume, non avendo ancora trovato come agganciare un microfono esterno al portatile e disabilitare quello incorporato, non ne vuole sapere. 🙂
Nel frattempo Google ha anche migliorato la tecnologia su Android, per cui si può fare la stessa cosa anche da cellulare (ho provato su un Google Nexus con Android Lollipop).

Nordlys

Mar 26, 2018 at 2:59 PM Reply

In questi mesi oltre a Google Docs ne ho trovati di migliori. Sono più precisi anche se danno qualche problema con la punteggiatura perché se io dico “Punto” mi scrive il “.” così, mentre Google Docs scrive la parola “punto”, che uso spesso.
Ho anche notato che sia Google Docs che speech notes scrivono meglio se parlo normalmente come si dialoga si con te dal vero, piuttosto che in stile navigatore. Questo commento è effettivamente stato scritto, per la maggiore, con speech notes a voce, parlando a velocità normale.
Google Docs comunque è molto buono per correggere gli errori.

Barbara Businaro

Mar 27, 2018 at 3:38 PM Reply

Interessante Nordlys, non conoscevo Speech Notes
Ho fatto subito qualche prova: una “virgola” non me l’ha riconosciuta, il “punto” si, se parlo troppo in fretta non capisce le parole (“modifica” è diventata “musica”) o me le salta. Probabile che buona parte di questi errori comuni dipenda anche dal proprio computer, dal microfono e anche dalla rete (in questo momento il mio non è proprio “scarico” di lavoro 😀 )

anna

Ago 18, 2018 at 10:13 PM Reply

la sperimentazione è andata benissimo, di più non si poteva, e non solo anche con il missaggio, cioè con un file mp3, ma anche mp4, è capace di trascrivere automaticamente

Barbara Businaro

Ago 19, 2018 at 4:26 PM Reply

Benvenuta nel blog Anna. Nel frattempo io l’ho testato con una voce dal telefono, per questa intervista: ManteniamociForte, un libro per ricostruire la biblioteca di Amatrice Google Voice Typing ha trascritto in automatico le parole. Non male no? 🙂

anna

Ago 19, 2018 at 5:20 PM Reply

praticamente ha risolto l’80% dei problemi

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