Tutto quello che 6
Se hai un sogno,
non sprecare le tue energie a spiegarlo.
Paulo Coelho
Oggi festeggiamo doppio: il compleanno di webnauta, 6 anni di blog, e il mio compleanno, aggiungendoci un 4 davanti! 😉
Non sono del tutto convinta che mandare online il blog lo stesso giorno del mio compleanno sia stata una buona idea, visto che ogni anno questa scelta mi costringe ad arrivare in corsa con i preparativi sia di webnauta che personali… Però era una decisione associata a una volontà di rinascita, dopo un brutto e triste periodo della mia vita, e devo dire che su questo fronte ha funzionato a meraviglia!
Sei anni di blog poi cominciano a fornire una dimensione seria del mio impegno. Non è un divertimento qualsiasi, ma un’idea su cui sto investendo parecchio, soprattutto di me stessa.
L’anno scorso avevo commentato le cinque candeline per webnauta affermando che il quinto era stato l’anno più difficile, perché avevo appena cambiato lavoro ma mi ero ritrovata con meno tempo per scrivere, e mentre lottavo per gestire la novità, è giunta addirittura una pandemia mondiale, e un terribile lockdown nazionale. Tutti chiusi in casa, se non altro con un po’ più di tranquillità per leggere, anche se gli informatici non hanno mai smesso di lavorare.
Eppure questo sesto anno è quasi riuscito a sorpassare il precedente per complicazioni e fatiche. Tanto che a un certo punto ho dovuto diminuire il carico per la gestione del blog, lasciando indietro alcuni contenuti già pianificati, per concentrarmi sulle questioni personali, inderogabili.
E’ stata una fortuna che l’allenamento in palestra mi abbia preparato a sopportare lo stress fisico, perché mi sono sentita spesso esausta, sul punto di mollare tutto, e non potevo assolutamente permetterlo.
Mi sono sentita come Jenny la tennista, cartone animato giapponese degli anni 80, con una seconda edizione migliorata degli anni 90. La protagonista Jenny è una ragazza del liceo che entra nel club di tennis, sport di cui è appassionata, sperando di diventare una giocatrice di rilievo. All’epoca ho frequentato anch’io un corso di tennis e ho giocato fino a qualche anno fa, quando l’amica con cui mi allenavo ha dovuto smettere per problemi di menisco.
Nel cartone animato, il cattivissimo, e affascinante, allenatore la obbliga a tirare 1000 servizi, il colpo iniziale di uno scambio tra i due giocatori, tutti consecutivi. Lancia in aria la pallina con la mano sinistra e colpisci forte con la racchetta, spostando in avanti il corpo con un piccolo salto. Secchi e secchi di palline da scagliare con forza oltre la rete, un pomeriggio e quasi una notte di sfinimento fisico sul campo. A Jenny sembra una punizione, ma in realtà l’allenatore la sta preparando per affrontare il ritmo pesante di una vera partita in torneo. Durante il suo primo match infatti, quando la ragazza è sfinita, i muscoli contratti dalla fatica, ma manca davvero poco per portare a casa una vittoria, lui dalla panchina le grida: “Ricordati di cosa hai provato quando hai battuto la pallina 999!”
Che non era ancora l’ultima, la numero 1000, però segnava il traguardo vicinissimo.
Jenny richiama tutte le forze rimaste in corpo, si concentra nuovamente sulla partita ed effettua un ultimo set eccezionale, ricordandosi che alla 999 pallina aveva sviluppato la volontà ferrea di arrivare al risultato, combattendo prima la stanchezza mentale.
Durante questo ultimo anno mi sono sentita spesso alla 999 pallina. Sapevo di non poter mollare, sapevo che il traguardo poteva essere la pallina successiva, senza averne certezza, sapevo di avere solo il tempo per un sospiro prima del prossimo lancio.
Se mi guardo indietro, ho giocato bene questa partita, su diversi fronti.
Però magari la prossima estate potrei davvero tornare sul campo da tennis… 😉
6 anni di blog?
Allora faccio sul serio!
Per chi mi seguisse da poco tempo, webnauta come blog è nato il giorno del mio 40esimo compleanno, nel dicembre del 2015.
Il nome ha un’origine però lontana: esisteva [Radionauta] prima di webnauta ed era una fanzine dedicata a Radio DeeJay, la cui musica mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza. Poco dopo sbarcai nella grande rete Internet, sono un navigatore del web dal lontano 1996 circa, quando eravamo davvero in quattro gatti e c’erano poche risorse da consultare. Tutti gli informatici acquistavano un dominio per crearsi un sito personale: il dominio webnauta.it è stato registrato ufficialmente nel 2001, senza ancora sapere cosa farne (una vetrina della mia professione? contenuti di programmazione o grafica? servizi di consulenza informatica?).
Ha trovato la sua vera collocazione, blog di scrittura creativa, solo nel 2015 quando mi sono decisa di inseguire la folle idea di scrivere, sogno che era rimasto chiuso nel cassetto per molto tempo. Ma come insegna Horacio Pagani, creatore della favolosa Pagani Huayra, auto da 3,7 milioni di euro, i sogni chiedono rispetto e se li vuoi realizzare, non puoi esimerti dal lavorarci duramente.
In questi sei anni mi sono accadute cose incredibili, per quella che ero io prima di webnauta: ho partecipato all’antologia solidale Storie di gatti con un mio racconto, poi mi sono ritrovata in libreria con un altro mio pezzo nella raccolta Storie di carta curata da Andrea Kerbaker niente meno, mi sono iscritta a un corso di scrittura in streaming, per combatter il blocco dello scrittore ma soprattutto per convincermi di fare sul serio, ho potuto incontrare la mia scrittrice preferita Diana Gabaldon al Livre Paris con la cornice di Parigi imbiancata (e freddissima!), ho partecipato al mio primo Salone del Libro di Torino con l’accredito da blogger, sono stata in visita guidata allo stabilimento di Grafica Veneta dove viene stampato Harry Potter per tutta l’Europa, ho conosciuto a Ravenna il gruppo meraviglioso di ManteniamociForte, un libro per la ricostruzione della biblioteca di Amatrice duramente colpita dal sisma del Centro Italia, ho stressato i neuroni per un mese intero ma poi ho vinto il mio primo (e unico per quel che mi riguarda 😛 ) NaNoWriMo e il romanzo non l’ho ancora finito, in un momento di follia assoluto ho preso un aereo e sono andata nella mia madrepatria del cuore, la Scozia, per il My Peak Challenge Gala (e se non sapete cos’è, ne ho scritto qui: My Peak Challenge: sfida te stesso!), sono approdata a raccogliere e scrivere storie vere per la rivista femminile Confidenze e, contro ogni mio pronostico, sto continuando a scrivere La storia di Liam e Caitlyn, nata per scherzo e proseguita con dedizione… potrebbe diventare un romanzo? Non lo so, ma se non ci penso troppo, magari sì.
In tutto questo devo ringraziare varie persone che appartengono a due grandi categorie, a volte confondendosi in entrambe: i lettori del blog, senza i quali mi sentirei una pazza a scrivere e leggermi da sola; gli amici-blogger o i blogger-amici, sempre pronti a darmi una mano (o un calcio nel sedere, a seconda di cosa mi occorre! 😀 ), pure quelli che nel frattempo hanno scelto altre attività (la vita è evoluzione e cambiamento, per quanto la scrittura sia “per sempre” nel cuore). Senza tutti voi, sarei messa peggio della bollicina nell’acqua minerale.
Spesso mi riferisco a webnauta come a una barca, un meraviglioso veliero che solca gli oceani, delle parole in questo caso, mentre io, il navigatore appunto, sono al suo timone per decidere quale rotta intraprendere, tra le tempeste della vita. Adoro il mare, adoro il profondo blu, adoro l’avventura e la mia anima è un po’ pirata. 😉
Navigare a vista
in acque difficili
Navigare a vista consente di accomodare l’andatura della barca alle condizioni esterne, adeguare la scrittura agli sballottamenti della mia vita personale e lavorativa. Mai come quest’anno le acque dell’oceano si sono mostrate agitate, in tempesta, e ho dovuto spesso correggere la direzione, guardando la mia bussola interna.
Già a febbraio, alcune attività pianificate dall’anno precedente le ho dovute ulteriormente rimandare. Mi si è presentata l’occasione, alquanto ghiotta, di un concorso pubblico aperto agli informatici (fino ad oggi, selezioni alquanto rare, anche se in futuro ci sarà sempre più necessità di queste figure). Così sono tornata a studiare e non potendo togliere giornate al mio lavoro, dove ero rimasta senza permessi a causa del nuovo CCNL Commercio con cui ci hanno rubato il tempo libero, ho dovuto rinunciare alla lettura e alla scrittura per potermi mettere sui libri di testo. Tutte le sere e tutti i weekend, nel periodo densissimo della chiusura annuale di conservazione digitale sostitutiva, senza sapere quando sarebbero state le date fissate per le prove scritte e orali del concorso, quindi senza una vera “scadenza”.
Questa mostruosa fatica, con un risultato straordinario, quarta nella graduatoria finale, ve l’ho raccontata qui: Gli esami non finiscono mai
Webnauta è stato messo un po’ da parte e l’aggiornamento dei motori previsto è stato rimandato a giugno, al termine del concorso, e poi nuovamente a settembre, per altre incombenze personali. E da settembre, quando ho dato le dimissioni, nuovamente pianificato per ottobre, e non è ancora terminato. Se il sarto va in giro con i calzini bucati e spaiati (ve lo confermo, mio padre era un sarto di abiti maschili, ora in pensione), l’informatico si ritrova con i computer vetusti da aggiornare e il sito con problemi di compatibilità… 🙁
Questa estate, per dare un po’ di vitalità ai miei profili social associati al blog, mi sono inventata delle grafiche con alcuni quesiti di grammatica e ortografia piuttosto divertenti. Le potete rintracciare sulla pagina Facebook webnauta.it e sul mio account @barbarawebnauta di Instagram.
Sono state molto apprezzate, almeno come ritorno dei miei lettori via messaggi privati, ma poco condivise sui social (e quindi non funzionali allo scopo, che è quello di far girare il nome webnauta tra gli utenti). Un’immagine qualsiasi con una citazione o un aforisma qualsiasi afferra molti più link e cuoricini di una pillola di grammatica italiana, di cui per altro c’è parecchia necessità stando ad alcune mail che ricevo al lavoro. Come mai la grammatica non piace, nemmeno quando utilizzo delle immagini simpatiche?!
Ad agosto poi ho partecipato, senza alcuna convinzione, alla selezione per una borsa di studio della scuola di scrittura Belleville, conosciuta e rinomata per aver sfornato ottimi scrittori, inviando uno dei miei racconti, editato per lo scopo. Non avevo grandi aspettative, ma la borsa è stata vinta poi da uno scrittore già in opera, pubblicato e reclamizzato, a tiratura nazionale. Davo per scontato che una borsa di studio fosse per un esordiente “puro”. Chi è già entrato nel mondo editoriale avrà pure bisogno di migliorarsi, per carità, ma ha proprio necessità di un finanziamento? Un corso come questo non lo può lasciare agli altri scribacchini squattrinati?! E chi effettua questa selezione, non ne tiene debitamente conto?
Sempre perché le acque non sono mai state un filino tranquille, a settembre è arrivata la notiziona: era giunto il mio turno in graduatoria per l’assunzione nella Pubblica Amministrazione! Non mi aspettavo la chiamata se non nel 2022 inoltrato, ma siamo fatti per cambiare e quindi mi sono lanciata in quest’altra follia!
L’obiettivo ultimo di questo mio cambiamento è avere più tempo per scrivere, perché la scrittura è un lavoro per ricchi: o per chi ha tanto denaro da poter vivere di rendita e concedersi l’hobby della scrittura, o per chi ha abbastanza tempo per poter scrivere e seguire la pubblicazione, con un lavoro a tempo parziale per pagare le bollette.
Tutto bene dunque? Non direi. Quando finalmente i nuovi orari dovevano favorire un ritorno della mia concentrazione sul blog, con tutti i post rimasti in bozza, le idee da sviluppare, vari racconti da esplorare… taaaaac! Ecco che arrivano altri ostacoli nel cammino a bloccare i miei progetti: Trasformare imprevisti in opportunità
Intanto l’avventura con Confidenze iniziata lo scorso anno è continuata, con ben 4 storie vere pubblicate nella rivista: Dietro la mascherina, La fotografia di una vita, Lo sai chi sono e Togliti gli occhiali. Vedremo il prossimo anno come proseguirà questa collaborazione, che finora mi sta dando molte soddisfazioni, sia per la scrittura che a livello umano.
E poi ci sono i libri che salvano!
Sono stata fortunata perché, in mezzo allo studio terribile e mesi difficili, mi sono capitati romanzi meravigliosi: Midnight Sun di Stephenie Meyer (lo aspettavo da dieci anni!!!), Anna Karenina di Lev Tolstoj, La vita che volevo di Lorenzo Licalzi, Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith (o di J.K.Rowling), i romanzi rosa di Mary Westmacott, meglio nota come Agatha Christie, 44 Scotland Street di Alexander McCall Smith ambientato nella mia bellissima Edimburgo, L’ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi, conferma della bravura di questo autore genovese, e appena terminato La trama dei sogni di Emily Pigozzi. Uno meglio dell’altro e ho ancora un comodino ricco di belle letture in attesa.
Niente regali stavolta?
Avevo un’altra idea per questo compleanno del blog, ma come potete ben comprendere con tutti questi inciampi non ho avuto modo di impiegarci il tempo necessario.
Anche quest’anno però il regalo che ho preparato per voi giunge dalla richiesta di una lettrice curiosa. Avendo letto sulla rivista Confidenze la storia vera “hot” Togliti gli occhiali pubblicata e il mio post qui sul blog dove spiegavo che c’erano stati dei tagli, da 16.824 battute alle canoniche 14.000 richieste dalla redazione, la lettrice voleva avere la possibilità di leggere l’originale, la versione estesa, full monty, fino in fondo. 😀
Perciò i lettori iscritti alla newsletter di webnauta riceveranno via mail il racconto integrale Togliti gli occhiali. E chi ha acquistato a suo tempo la rivista uscita in edicola potrà verificare le modifiche fatte per la stampa, un ottimo esercizio e un gioco divertente.
La newsletter con la storia vera arriverà in serata. Se non siete ancora iscritti, potete attivarla da qui: Iscriviti alla newsletter
Se però entro domani non ricevete la newsletter, inviatemi una mail e ci penso io. 😉
Adesso vado a godermi una cioccolata calda, con whisky… Slàinte Mhath!
Comments (24)
Stefano Franzato
Dic 11, 2021 at 9:25 AM ReplySentivo che va giorni doveva essere il tuo compleanno ma non ricordavo il giorno esatto. Comunque augurissimi. Intanto gli auguri il post lo leggerò in seguito. Ciao.
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 4:17 PM ReplyGrazie Stefano! 🙂
Sandra
Dic 11, 2021 at 2:03 PM ReplyAuguri Barbarauebnauta, come ti chiamo io qui. Auguri doppi per il compleanno e il compleblog. Che dire? Un anno ricco di sfide che hai affrontato col tuo solito mood, grinta e timone dritto. Avanti così, verso altri web traguardi. Un caro abbraccio
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 4:23 PM ReplyGrazie Sandra! Eh già, è stato un anno faticoso ma fruttuoso, a livello personale e lavorativo. Anche di scrittura, sebbene stavo godendo ancora del vento favorevole del 2020. Per il prossimo invece, spero di aver sistemato le ansie del quotidiano e di potermi concentrare solo su blog e scrittura, sempre timone saldo. 🙂
Roberto
Dic 11, 2021 at 3:37 PM ReplyMa daiiii, auguriiirissimi, Barbara!!!!
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 4:24 PM ReplyGrazie Roberto! 😀
Marina Guarneri
Dic 11, 2021 at 5:31 PM ReplyTanti auguri, ma tanti tanti, visto che ti sei sudata blog, scrittura e ogni attività connessa. Hai un bel “curriculum”, belle esperienze, tanta fatica, ma anche tanta soddisfazione. Raccogli tutto e fanne tesoro per i futuri lunghissimi anni di attività scrittoria. Prosit! 😀
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 4:41 PM ReplyEh, noi peaker se non sudiamo non siamo contenti! Facciamo pure a gara con le foto, a chi ha la maglietta più “fracicata” post allenamento! 😀
E’ stato strano riguardarmi indietro per tutti i sei anni fin qui, invece del solo ultimo anno di blog. Mi sono resa conto subito del balzo rispetto al punto di partenza. Non immaginavo di realizzare tanto (anzi, pensavo di chiudere per mancanza di lettori e di idee), qualche volta mi sembrano “già sei anni” come se fossero volati, e altre ancora sento la stanchezza del “solo sei anni” per tutto questo. Allora è il tempo di sfogarsi sul tapis roulant, liberare le tossine per lasciare spazio all’ispirazione. 😉
Marina Guarneri
Dic 11, 2021 at 5:32 PM ReplyAh, aspè… Naturalmente BUON COMPLEANNO!
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 4:41 PM ReplyGrazieeee! 🙂
Luz
Dic 11, 2021 at 5:46 PM ReplyAugurissimi, Barbara. Un bell’elenco di traguardi, uno migliore dell’altro.
Ti ho conosciuta non fin da subito, io avevo aperto nel gennaio 2015 (fra poco 7 anni, non mi pare vero!) e credo di essermi imbattuta nel tuo blog almeno un paio di anni dopo, diventandone una “navigatrice”. Mi è sempre piaciuto il tuo entusiasmo, per la vita, per tutte le cose che realizzi, per quanto scopri perché sei sempre aperta a nuove esperienze.
Genny la tennista, che ricordi!! Adoravo quel cartone, uno dei miei preferiti anche per la purezza del disegno.
Io però ricordavo l’altra sigla, quella molto più bella di qualche anno prima.
Mille di questi giorni, Barbara! Anche per il tuo genetliaco. 🙂
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 5:15 PM ReplyGrazie Luz! 🙂
Me lo ricordo bene che siamo dello stesso anno di blog, pure se in mesi così distanti, tu a gennaio e io a dicembre, quasi gli antipodi! Se non erro, avevo cominciato prima a leggere qua e là alcuni blog di scrittura creativa (il primo sicuramente era Anima di carta di Maria Teresa Steri, che ospitava alcune vignette di Snoopy scrittore), mentre scribacchiavo qualcosina direttamente sul mio profilo Facebook, per pochi amici. Poi fu colpa di Daniele Imperi di Penna Blu se mi decisi a provare anch’io con un blog. Via via ho raggiunto altri blog partendo dai commenti ai loro, per simpatia, sentimento, generi letterari in comune o l’idea che quel blogger abbia qualcosa di importante da insegnarmi. 🙂
Da te credo di essere giunta tramite Marina, forse con uno di quei Liebster Award che si usavano un tempo.
Ohhh, e per te che ricordi Jenny la tennista, ecco un doppio regalo! La sigla che ricordi tu, “Destra sinistra, sinistra destra” è cantata da Nico Fidenco, per la versione del disegno del 1973 (questo fumetto manga ha avuto trascorsi particolari, vari rimaneggiamenti tra fumetto, televisione e home video). Eccola qua:
La seconda versione, con la canzone di Cristina D’Avena, in realtà prosegue rispetto al cartone (e fumetto) originale. Se vuoi curiosare e rivederti tutte le puntate, le trovi su Facebook, in questo gruppo meraviglioso: Amici di Jenny
Guarda la sezione video! 😉
Grazia Gironella
Dic 11, 2021 at 7:01 PM ReplyTanti auguri, Barbara, a te e a Webnauta! Sei un vero impacco di forza e ottimismo, la dimostrazione che l’allenamento fisico rafforza la volontà e fa circolare bene le energie. Sono del tutto assente dalla blogosfera ultimamente, eppure non del tutto perduta… 😉
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 5:21 PM ReplySono ottimista tutti i giorni, escluso il lunedì! 😀 😀 😀
Grazie per gli auguri Grazia, ci manchi un po’ da queste parti, e pure sul tuo blog, adesso che ci avevo preso gusto al Tao tê ching. Ti mando un abbraccio peaker, di quelli belli carichi di energia, che nemmeno un defibrillatore potrebbe competere. Torna tra noi! 😉
Giulia Mancini
Dic 11, 2021 at 7:34 PM ReplyBuon compleanno sia a te sia al blog, mi sembrano ottimi traguardi, sei stata brava e perseverante, due grandi qualità. In questi sei anni hai realizzato tanto, ti auguro di continuare e di migliorare sempre più!
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 5:23 PM ReplyGrazie Giulia! Ho imparato subito dai blogger veterani che impegno e perseveranza sono il minimo sindacale per la scrittura, ma non solo per quella alla fine. Anche in palestra bisogna allenarsi con continuità, non c’è verso. 🙂
Roberto
Dic 12, 2021 at 4:38 PM ReplyOra ho tempo di farti gli auguri come si deve, Barbara. Non in ritardo ma in rilassato mode on (a proposito di inglesismi). Anni fa ti scoprii…anni? Settimane fa capitai qui e da allora sloggiarmi non fu possibile. Potrei essere la pallina numero 1000 ma lascio a te l’onore di trovarla. Di nuovo auguri e sogni di velluto, blu.
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 5:58 PM ReplyChi vuole sloggiarti?! Ma stai qui, siediti comodo, su questa barca c’è abbastanza spazio per lettori e libri, tanti libri. E per il rum, ovviamente.
Come disse Jack Sparrow, Capitan Jack Sparrow: “Non è la destinazione, ma il viaggio che conta.” 🙂
Daniela Bino
Dic 12, 2021 at 11:12 PM ReplyLa nave Webnauta funziona alla grande, galleggiando nei mari in burrasca e approfittando della bonaccia per ritemprarsi. Ed è proprio dalle tempeste più insidiose che nascono le opportunità, che ci si migliora imparando. Ho letto racconti che mi hanno fatto ridere e piangere di commozione, che mi hanno entusiasmato e allo stesso tempo donato un attimo di tregua dalla frenesia del quotidiano.
I numeri parlano chiaro: Webnauta farà ancora e sempre grandi cose, trainando nella sua scia i suoi lettori verso nuovi orizzonti. E allora: BUON COMPLENNO, Webnauta! E TANTI, TANTISSIMI AUGURI a te, cara Barbara!
ALLA VIA COSÍ, CAPITANO!
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 6:13 PM ReplyEhhh, in quanto ai numeri, e quindi alle visite del sito, quest’anno siamo tornati ai valori normali di pre-pandemia. Sulle statistiche di Google si vede proprio lo stacco alla ripresa delle attività fuori dalla dimensione casalinga per cui siamo stati costretti col lockdown e poi con le restrizioni. Ma quelli che sono rimasti a leggere, ci restano per più tempo, non sono lettori mordi e fuggi. Quindi un “pubblico” di qualità (e in effetti ricevo più commenti e mail in privato 😉 ) Senza contare che, impegnata a studiare, ho dovuto rimandare molti contenuti, rimasti in bozza.
Grazie per gli auguri! Che nel 2022 si riesca anche a leggere viaggiando, senza pensieri. 🙂
Daniela Bino
Dic 15, 2021 at 12:08 PM ReplyViaggiare? Io ci sto! Il viaggio è un percorso che corrobora lo spirito e stimola positivamente la fantasia. Quindi, cara capitain, noi siamo sempre pronti a dispiegare le vele.
Barbara Businaro
Dic 15, 2021 at 10:17 PM ReplyDispiegheremo le vele… oppure le rotaie, con il nuovo treno Milan-Gare de Lyon in 6 ore, oppure le ali, con una bottiglietta di ansiolitico e il mostro volante Bergamo-Edimburgh. 😉
Maria Teresa Steri
Dic 13, 2021 at 10:03 AM ReplyTantissimi auguri, Barbara, a te e al tuo fortissimo blog! In sei anni hai fatto tantissimo sia a livello personale che con il blog, grazie alla tua forza di volontà e alla tua grinta. Mi piace molto la storiella che hai raccontato di Jenny la tennista, davvero da tenere a mente quando non ce la facciamo più… E direi che capita proprio a fagiolo anche per me.
AUGURONI!
Barbara Businaro
Dic 14, 2021 at 6:15 PM ReplyGrazie Maria Teresa! 🙂
Quando non ce la facciamo più, dobbiamo pensare di essere alla pallina numero 999. Anche se a guardare bene, mi pare di essere sempre alla pallina numero 999!!!! Meglio così, che alla pallina 1000 il gioco finisce, e che gusto c’è?!