Backup per scrittori

Strategie di backup per scrittori

Un computer sicuro è un computer spento.
Kevin Mitnick, “L’arte dell’inganno”

Il computer si, ma i dati?
Perchè anche se spento, è collegato alla rete elettrica.
Se pure avete staccato l’alimentatore dalla presa, se non usate il WiFi, vi siete dimenticati di togliere il cavo di rete.
E durante il temporale la scarica elettrica può arrivare anche da lì, passando per il router e la linea telefonica.
In un attimo l’hard disk interno è fottuto.
E con lui il vostro lavoro. Ore ed ore di scrittura e correzione, di bozze e revisioni, di fatica e smania sfumati all’improvviso.
Se poi avete lasciato collegato via usb anche l’hard disk esterno con l’unico backup, avete fatto Bingo!

La copia di sicurezza di tutti i nostri file informatici è un lavoro lungo, estenuante e tedioso. Ma necessario.
Ed occorre pianificare un’opportuna strategia di backup, per evitare di scoprire che, qualora avessimo davvero bisogno di un ripristino, la copia che faticosamente avevamo prodotto e mantenuta sincronizzata ogni giorno non è nemmeno utilizzabile.
Vediamo ad oggi che cosa ci offre il mercato e come scegliere lo strumento adatto alle nostre esigenze.

 

Pro e contro delle diverse tipologie

Backup per scrittori - usbstick
Pendrive usb

Lo so che utilizzate molto le chiavette usb. Anch’io ho un borsellino con dentro 6 chiavette di tutti i colori e fattezze possibili, compreso il dinosauro.
Ma non sono così affidabili come credete.
Non si graffiano come un cd/dvd e generalmente le celle di memoria hanno una durata elevata, intesa come cicli di lettura e scrittura.
Però non c’è possibilità di recupero dei dati in caso di guasto. I prodotti economici, quelli più stravaganti, hanno una vita media di soli 5 anni.
Perciò salvateci temporaneamente solo ciò che potete perdere nell’immediato.

Pro: portatili, poco ingombranti, semplici nell’utilizzo.
Contro: prezzo in gigabyte più elevato rispetto un hard disk, vulnerabili a furto o distruzione fisica, piccola quantità di spazio.

Backup per scrittori - harddisk
Hard disk esterno

E’ la migliore combinazione tra capacità e prezzo e, pur basandosi su una tecnologia vecchia di decenni, sono ancora la scelta migliore.
I dati possono essere modificati senza i problemi di scrittura dei supporti cd/dvd, perchè è il disco stesso ad occuparsene.
Conservati adeguatamente possono superare i 10 anni di vita.
Le uniche cose che li danneggiano sono umidità, scariche elettriche e sollecitazioni meccaniche (la testina di lettura/scrittura può arrivare a graffiare i piatti interni in
rotazione). Quindi, utilizzate il disco solo ed esclusivamente per il backup (non condividete lo stesso disco per vedere film o ascoltare musica), scollegarlo appena terminata
la copia dei dati e riporlo in un luogo sicuro. MAI e dico MAI spostare l’hard disk mentre sta eseguendo scrittura/lettura!!

Pro: portatili, semplici nell’utilizzo, prezzi accessibili.
Contro: possono rompersi facilmente, vulnerabili al furto o alla distruzione fisica.

Backup per scrittori - cd/dvd
Supporti cd/dvd

La durata dipende strettamente dal produttore del disco, dalla qualità di fabbricazione e delle materie prime utilizzate.
Escludiamo subito i dischi ri-scrivibili, che offrono decisamente una minore garanzia: l’affidabilità si ha solo nella prima scrittura, le successive scritture sono
accompagnate da cancellazioni che alterano la qualità delle aree del disco.
Ovviamente vanno considerate anche la masterizzazione praticata dall’utente e la conservazione del supporto. La combinazione di un supporto di buona qualità ed un masterizzatore di ottima fattura, con l’incisione a velocità tra i 4X ed i 16X e l’archiviazione al buio in custodie rigide portano ad una vita di 15 anni.
Supporti più costosi, studiati per l’archiviazione, potrebbero durare fino a 100 anni (anche se nessun produttore poi lo garantisce per iscritto).
Prodotti di qualità inferiore e primo prezzo già dopo 5 anni possono diventare illeggibili.
Attenzione a scrivere un cd/dvd in più sessioni con masterizzatori differenti: a causa di incompatibilità dei protocolli, l’ultima sessione potrebbe invalidare le altre o il disco potrebbe non essere letto da masterizzatori diversi da quello che l’ha inciso.

Pro: prezzi economici, archiviazione espandibile comprando più dischi, backup sicuro se i dischi sono conservati adeguatamente.
Contro: un disco può essere scritto una volta sola, non permettono di modificare la copia di file modificati.

Backup per scrittori - nas
NAS

Il NAS (acronimo di Network Attached Storage) è un hard disk esterno che ha però connessione di rete in cavo e wifi.
Quindi è sempre acceso e sempre disponibile. I computer lo vedono come un’unità esterna collegata in rete.
A differenza di un hard disk esterno, in genere i NAS hanno un piccolo sistema operativo consultabile come un sito dal vostro browser e sono completamente indipendenti.
Sono utilizzati per il backup di più computer ad orario pianificato, per la condivisione di file in locale, per riprodurre film e musica in streaming; possono gestire in autonomia file torrent, caricamenti nei servizi cloud e gestire spazio ftp/web in internet.
Come l’hard disk esterno, anche il NAS è vulnerabile alla rottura dei suoi dischi: ecco perchè in genere i dischi sono raggruppati in catene RAID (tecnologia per cui, gli altri dischi sono copia sincronizzata del principale; se si rompe un disco, interviene automaticamente in risposta il successivo). I NAS più piccoli ad uso domestico montano a bordo due hard disk di pari dimensione, ma da fuori sono visibili come uno solo.

Attenzione: il sistema RAID non è un sistema di backup, salvaguardia la rottura del disco ma non la cancellazione di un file, perchè sono continuamente sincronizzati!

Pro: backup automatico e veloce, accesso ai dati via internet da qualsiasi luogo.
Contro: prezzo elevato, richiede un luogo fresco e sicuro in cui tenere il case con i dischi al suo interno.

Backup per scrittori - cloud
Spazio sul Cloud

Negli ultimi anni la nuvola ha fatto passi da gigante. Così nel Cloud sono nati diversi servizi che offrono spazio di backup con tool appositi di sincronizzazione automatica.
La velocità, siccome si basa sulla connessione internet (diversa dalla connessione di una rete WiFi interna), non potrà mai essere abbastanza elevata.
Ed in effetti la connessione Internet è un collo di bottiglia che in Italia rende questa soluzione impraticabile in molte aree geografiche.
Se optate per questa opzione, per maggior protezione scegliete un servizio che invii i dati in forma cifrata ed una volta arrivati sui loro server siano anche crittografati. Per webnauta, ho scelto di appoggiarmi a Dropbox e finora mi trovo abbastanza bene.

Attenzione: la sincronizzazione automatica può essere un’arma a doppio taglio. Nella peggiore delle ipotesi infatti, se si danneggia il vostro disco residente, il servizio Cloud potrebbe interpretarlo come una cancellazione ed eliminare tutto anche sul suo spazio. Verificare bene le configurazioni del software client sul vostro pc!

Pro: backup automatico, accesso ai dati via internet da qualsiasi luogo, servizi gratuiti per piccole quantità di memoria.
Contro: indispensabile una connessione internet veloce e stabile, prezzi alti rispetto ad altre soluzioni, vulnerabili all’hacking.

Google Docs

Dato che abbiamo a che fare per lo più con testi scritti, potremmo pensare di utilizzare Google Docs per lavorare e salvare direttamente online il nostro lavoro.
Ma in questo caso i “Termini di servizio di Google” risultano alquanto sibillini.
Cito direttamente dal loro sito: http://www.google.com/intl/it/policies/terms/

I contenuti dell’utente nei nostri Servizi

Alcuni dei nostri Servizi consentono di caricare, trasmettere, memorizzare, inviare o ricevere contenuti. L’utente mantiene gli eventuali diritti di proprietà intellettuale detenuti su tali contenuti. In breve, ciò che appartiene all’utente resta di sua proprietà.

Quando l’utente carica, trasmette, memorizza, invia o riceve contenuti da o tramite i nostri Servizi, concede a Google (e ai partner con cui collaboriamo) una licenza globale per utilizzare, ospitare, memorizzare, riprodurre, modificare, creare opere derivate (come quelle derivanti da traduzioni, adattamenti o altre modifiche apportate in modo tale che i contenuti funzionino al meglio con i nostri Servizi), comunicare, pubblicare, eseguire pubblicamente, visualizzare pubblicamente e distribuire i suddetti contenuti. I diritti che concede con questa licenza riguardano lo scopo limitato di utilizzare, promuovere e migliorare i nostri Servizi e di svilupparne di nuovi. Questa licenza permane anche se l’utente smette di utilizzare i nostri Servizi (ad esempio nel caso di una scheda di attività commerciale aggiunta a Google Maps). Alcuni Servizi potrebbero offrire modalità di accesso e rimozione dei contenuti forniti a tale Servizio. Inoltre, in alcuni dei nostri Servizi sono presenti termini o impostazioni che restringono l’ambito del nostro utilizzo dei contenuti inviati a tali Servizi. È necessario assicurarsi di disporre dei diritti necessari per concederci questa licenza rispetto a qualsiasi contenuto inviato ai nostri Servizi.

A me queste ultime frasi puzzano parecchio.
Perciò Google Docs lo uso solo per condividere la lista della spesa o i link per le vacanze estive. Niente di mia proprietà intellettuale.

Quindi, visti gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, quale scegliere per mettere al sicuro il nostro capitale letterario?
Tutti e nessuno. Perchè nessuna tipologia ci toglie completamente dai pasticci.
La strategia migliore è utilizzarli tutti insieme.

 

Frazionamento del rischio

Il concetto del frazionamento del rischio è una delle strategie d’investimento nei mercati finanziari mondiali.
Diminuiscono il rischio globale investendo il capitale in strumenti diversificati per orizzonte temporale, titoli in portafoglio, aree geografiche e potenziale di crescita.
Lo stesso va fatto per il backup, ovvero scegliere più tipi di supporto e più luoghi dove conservarli.
Backup multipli, completamente indipendenti l’uno dall’altro. E in posizioni fisiche diverse.

La chiavetta usb come copia veloce delle modifiche appena riportate. L’hard disk esterno usb per il backup più corposo, che assolutamente non vi sentite di rischiare. E non lasciate l’hard disk sopra la scrivania, vicino al computer anche se scollegato. Dovesse scoppiare un incendio, sareste ugualmente fregati.
Un servizio Cloud sincronizzato su un’unica cartella, dove inserirete una copia dell’ultima versione in giornata.
Un cd da conservare in un’altra stanza della casa, ben custodito, che non si sa mai.

No, non è catastrofismo. Prima o poi succede, credetemi.
Oggi un dvd non è stato letto dallo stesso masterizzatore che l’aveva prodotto circa 3 anni fa, recuperati i file con un altro, ma è stata fortuna sfacciata.
Un bel giorno, un hard disk interno apparentemente sano al check software con tutti i cluster a posto, seppur datato, ha ben deciso di non partire più. Non sono servite le imprecazioni funeste. Con un hard disk esterno in mano sono inciampata, per salvarmi il ginocchio l’ho appoggiato maldestramente sul tavolino e puff, illegibili 250 Gb in un colpo (era un “muletto”, conteneva solo copie).

 

In casi estremi…Gmail!

I file di testo non occupano mai tanto spazio, soprattutto se non contengono immagini come la narrativa (rispetto ad un manuale informatico che è zeppo di schermate). Per esempio, I promessi sposi di Alessandro Manzoni, file word di 793 pagine, occupa solo 700 Kb su disco.
Quindi, se siete di fretta, in partenza per le ferie, se proprio volete un’ulteriore opzione di sicurezza, potete usare Gmail.
Create un archivio Zip del file, protetto con password, e ve lo spedite alla vostra stessa casella email. Da me a me, esatto.
Siamo sempre all’interno dei servizi di Google, ma l’archivio dev’essere appunto protetto da password.
E quando tornate, cancellate la mail, sia in partenza che in arrivo e pure dal cestino.

In ogni caso: utilizzate password complesse, sempre!
Evitate per cortesia i pippo, pluto, paperino e socializzate con £, $, %, &, @, § e gli amici numeri in tutte le combinazioni possibili!

 

E voi fino ad oggi quali politiche di backup avete messo in atto? Vi sentite abbastanza al sicuro? Potete dormire sonni tranquilli?

 

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Comments (12)

Marco Amato

Dic 31, 2015 at 9:42 AM Reply

Interessante carrellata. Il backup è un problema storico anche per me. Soprattutto per foto e video di famiglia. Come trasportarli intatti da qui ai prossimi decenni? Hard disk, hard disk esterni di backup. Tutto mi sembra comunque troppo fragile. Cambiano formati, supporti, e man mano bisogna aggiornare. Un problema cui porre attenzione.
Mentre per i miei scritti, non ho alcun problema. Indovina? Scrivener.
Non voglio decantarne le lodi, però effettivamente dalla scrittura a tutto il resto mi ha risolto una mole infinita di problemi.
I file di scrivener gestiscono un backup interno, quindi memorizza sempre tutte le versioni di quel che si scrive. Si può tornare indietro a qualsiasi giorno in cui sono state apportate modifiche al testo.
Ma a me piace il backup esterno di sincronizzazione.
In pratica ogni volta che concludo il lavoro, scrivener conserva in automatico su cloud, dropbox l’aggiornamento del file.
Quindi i file sono sempre aggiornati in due copie. Una sull’hard disk, l’altra su dropbox. Non devo ricordarmelo io ogni volta alla fine del lavoro, ci pensa lui e per me è diventato un gran sollievo.

P.s. nota di servizio. Non mi era arrivata notifica della tua risposta al mio precedente commento. Ciò pensato adesso che ho ricevuto la notifica del nuovo articolo. Eppure mi pareva d’aver spuntato ricevi avviso per nuovi commenti. A volte wordpress gioca questi scherzi, magari monitori il funzionamento.

P.s.2 se non ci si sente, auguri per questo nuovo prossimo anno. 😉

Barbara Businaro

Dic 31, 2015 at 11:52 AM Reply

Foto e video occupano più spazio. Di conseguenza sei limitato nella scelta: se hai una connessione sufficientemente veloce e stabile puoi caricarli su cloud, altrimenti rimangono solo gli hard disk e, per sicurezza, un backup incrementale su dvd di alta qualità. Per formati dei file, quelli più utilizzati hanno ovviamente una vita più lunga: i .jpg e gli .avi non saranno soppiantati così a breve. Per i supporti: i cd/dvd resisteranno ancora a lungo, il blu-ray è ancora costoso e la musica ancora circola in supporto fisico. E’ pur vero che si fa sempre più fatica a trovare un notebook con il lettore, ahimè. Per gli hard disk, credo che possiamo stare tranquilli per i prossimi 20 anni almeno. E’ vero che hanno introdotto la tecnologia SSD (con qualche problema di permanenza del dato senza alimentazione), ma i connettori sono ancora USB, in versione 3.0 retrocompatibile (il Fireware non ha avuto così successo alla fine). Per le connessioni interne (ide/sata) cresce l’industria degli adattatori. In fondo il dato è scritto allo stesso modo, cambia solo la velocità di lettura del cavo.
Per quanto riguarda Scrivener, un punto in più per lui. Ma per esempio io non posso usare un servizio in sincronizzazione, perchè pur abitando a 7 km dal centro città (servito in fibra) a me arriva, litigando col provider, appena 1 megabit adsl. Il cavo della fibra Telecom mi sfiora a nemmeno 1 km. Molta, molta rabbia…

PS: si, la newsletter ha qualche problema con lo schedulatore WordPress. Per cui il post c’era, ma ha atteso il giorno successivo. Sui commenti anche a me dovrebbe arrivare la mail per ognuno, invece da qualche giorno manca. Nostromo è in sala macchine…a parlarci 😛
Auguri anche a te, se non arriva la mail del post di domattina!

Vittorio Beggi

Dic 31, 2015 at 4:41 PM Reply

La mia soluzione principale di backup la conosci già, (http://www.prontosoccorsopc.biz/pmwiki/index.php?n=Blog.Bless-Box-Personal). E’ quella che uso normalmente e che, opportunamente configurata, fa i salvataggi delle cartelle “sensibili” di tutta la rete di PC.
Per quanto riguarda il cloud, io ho trovato una soluzione molto efficente presso “yandex” (www.yandex.com) il “google” russo che offre servizi di mail e di “yandex-disk” con molti meno sotterfugi contrattuali di google. Archiviando contenuti zippati e protetti da password o criptati con “truecrypt” si dovrebbe essere abbastanza sicuri dai curiosi (almeno quelli del “primo livello”). Per il resto concordo con il tuo post.

Barbara Businaro

Dic 31, 2015 at 7:08 PM Reply

E’ ottima la tua soluzione per il backup. Semplicemente in questo post volevo dare una panoramica degli strumenti disponibili, per chi tanto informatico non è. Almeno che si conoscano potenzialità e limiti di ognuno.
Yandex non lo conoscevo, ottima dritta! Ci darò un’occhiata!

Alessandro Blasi

Gen 04, 2016 at 10:55 PM Reply

Direi che hai fatto un’ottima trattazione dell’argomento. Sicuramente è l’aspetto più importante per uno scrittore mettere al sicuro il proprio lavoro.

Barbara Businaro

Gen 05, 2016 at 1:18 PM Reply

Diciamo che dopo tutta la faticaccia di scrivere, sarebbe davvero tragico perdere tutto, ma proprio tutto, per un errore meccanico, un fulmine o un furto.
Questo vale per tutti, ma dato che i testi scritti occupano poco spazio si tende in maniera inconscia a sottovalutare la cosa.

Elena

Mar 14, 2019 at 7:35 AM Reply

Cara Barbara, affronti un tema delicatissimo. Io uso l’hard disk esterno, ma scarico i dati con poca frequenza. I documenti su cui lavoro li invio di tanto in tanto via mail a me stessa, che mi pare in effetti ila metodo più sicuro. Del cloud non mi fido : è pur sempre un gestore esterno che non controllo. Per ora non ho mai dovuto affrontare guai. Ma sono sempre in allerta. Se dovessi perdere Cªscara, morirei!

Barbara Businaro

Mar 14, 2019 at 1:16 PM Reply

Mandarsi ogni tanto una copia del documento in lavorazione via mail non è una brutta idea, ma presumo tu lo faccia per averne una copia in webmail (anche perché se scarichi la mail ricevuta sul tuo computer, senza lasciare copia sul web server, il documento sempre nel tuo computer è!) Sul cloud, che differenza c’è secondo te dal lasciare un documento su un web server piuttosto che su un server cloud? E’ sempre un gestore esterno di altrui proprietà. Però mentre alcuni servizi gratuiti di webmail nel tempo hanno chiuso i battenti (le mie prime caselle email erano @jumpy.it e @interfree.it, non esistono più da un decennio), un servizio di backup cloud nasce proprio con l’unico scopo del backup e, pur mantenendo un profilo gratuito, ha il suo mercato negli account professionali. Piuttosto che lasciarlo chiudere, lo acquisiranno. 😉

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