Un anno di blog - statistiche 2016

2016, un anno di blog

Siamo agli ultimi metri del 2016 e come tutti i blogger anch’io devo tirare le somme, le temibili statistiche incombono. Ecco quindi il fantasmagorico post degli articoli più letti dell’anno! E non solo: i più cliccati, i più commentati, i più condivisi…
Prima di tutto, c’è di che essere soddisfatti: non sono molti i blog a sopravvivere al primo anno, lo so bene anche per passata esperienza indiretta. Molti sono quelli che rimangono fermi ai primi articoli e poi gradualmente mollano. C’è chi parte con un eccesso di entusiasmo e poi si ritrova stanco di scrivere dopo pochi mesi. E chi pubblica post accuratissimi, ma non riceve letture o commenti che lo ricambino della fatica. E restano lì.
Non è per nulla semplice: per mantenere vivo un sito c’è da farsi un cu…bico lavoro giornaliero, domeniche comprese. 😉

Inoltre dobbiamo tener conto che webnauta pubblica solo 1 post settimanale, contro altri blog che riescono a mantenere un calendario di 2 o 3 post a settimana. All’inizio sembrava una scelta limitante e penalizzante, ma era (ed è) l’unica che mi posso permettere al momento, dovendo giostrarmi lo scarso tempo libero tra scrittura, lettura e blogging.
Il rischio di concentrarsi esclusivamente sul blog è di diventare troppo blogger, troppo social, troppo commentatori e non scrittori. Il focus è la scrittura. Se non si procede in tal senso, scrivendo (e non sto parlando di pubblicazione), il blog diventa una fatica sprecata.

Qualcuno penserà poi che sto spiattellando troppi numeri e dovrei tenerli per me. Beh, ci sono servizi online, anche gratuiti, che solo con l’inserimento del semplice indirizzo web vi consentono di spiare i risultati della concorrenza (e in questo caso è già una sfida capire chi è la concorrenza…un servizio di analisi keyword mi confronta in automatico con il sito di Salvatore Aranzulla!). Comunque, diciamo che su questo fronte c’è ben poca privacy. Quindi a che serve nascondersi? 🙂

Allora, vediamo un po’ cosa possono dirci questi numeri…un po’ folli!

 

I numeri del 2016

Per le statistiche faccio riferimento a Google Analytics, bene o male il padrone in questo campo, non c’è storia.
E la panoramica del pubblico riporta 11.882 sessioni di 7,626 utenti con 18.371 visualizzazioni di pagina dal 1 gennaio al 29 dicembre (ci tocca escludere due giorni, ma senza pubblicazione l’errore è minimale).
Vengono visualizzate 1,55 pagine per sessione (è una media: è chiaro che un nuovo utente curioserà di più su un sito nuovo piuttosto che un follower che già mi conosce e arriva solo per leggere il nuovo post), con una durata per sessione di 2 minuti (anche questa una media: a volte l’argomento non interessa, altre volte gli articoli vengono letti a scaglioni).

Non mi fido molto dei dati di New visitor (64%) e Returning visitor (36%), perchè se da mobile l’identità ahimè è certa, da computer è più semplice pulire o cancellare i cookie e rendere un utente fidelizzato come un new visitor per Google.

La panoramica per età e sesso è quanto mai curiosa: mi leggono più maschi (54.15% contro 45.85% delle femmine), con una concentrazione maggiore (76.5%) sotto i 44 anni, e la metà dei lettori sotto i 34 anni (61%). Ma credo di sapere cosa ha sfalsato a ribasso questo dato. Ne riparliamo più sotto.

Per quanto riguarda la provenienza tecnologica delle letture, Google attesta il 60.92% di lettori da computer desktop, il 31.80% da mobile (cellulari e smartphone) e solo il 7.28% da tablet. Non so dire se questo sia un dato confortante, con così poche letture da mobile: non è ancora così in uso in Italia o è il sito che non si appresta ad essere letto da quel supporto? Perché abbiamo messo particolare cura nel scegliere un tema che sia responsive, ossia che si adatti ad ogni dispositivo senza problemi per l’utente!

Da dove provengono tutti questi lettori?
Per il 48.7% da ricerca organica (motori di ricerca), il 18.5% dai social (ovvero cliccando nel link dei nuovi articoli pubblicizzati o in quelli condivisi da altri utenti), il 17.4% direttamente digitando l’url del sito e il 15.5% dai referral, ovvero dagli altri siti/blog che riportano il link a webnauta stesso (compresi i miei commenti, che lo riportano in firma).

Per quanto riguarda i Referral, la classifica vede trentunodicembre (ovvero Il Taccuino dello Scrittore di Marina Guarneri), pennablu di Daniele Imperi, Comprovendolibri (il mio articolo per Navigare Informati è stato inserito nella loro Rassegna Stampa), bookblister di Chiara Beretta Mazzotta e lettorecreativo di Silvia Algerino.

 

Articoli più letti

E’ nel vedere questa classifica che mi tormentano dubbi di ogni sorta. La Matematica non è un’opinione, ma la Statistica si.
Questa è la top ten degli articoli di webnauta nell’anno 2016, davvero curiosa:

  1. Come è fatto: le parti del libro (rubrica Navigare Informati) – 2.404 visualizzazioni
  2. 10 consigli per regalare un libro – 1.178 visualizzazioni
  3. ComproVendoLibri: risparmia con i libri usati (rubrica Navigare Informati) – 748 visualizzazioni
  4. La Tavola Periodica della Narrazione – 471 visualizzazioni
  5. Un compleanno, un contest, un premio! Pronti per il viaggio? (il lancio del contest) – 357 visualizzazioni
  6. 40 regole per scrivere bene (di Umberto Eco) – 305 visualizzazioni
  7. Shakespeare e il ruolo del cattivo (guest post di Roberta Bacchin Russo) – 303 visualizzazioni
  8. Cartella editoriale pronta per l’uso (con template da scaricare gratuitamente) – 299 visualizzazioni
  9. Che cos’è un (blog) MEME? – 296 visualizzazioni
  10. Liebster award per scoprire nuovi blog – 284 visualizzazioni

Gli articoli più visualizzati beneficiano di due eventi particolari: il buon piazzamento su motore di ricerca grazie alle immagini home-made delle parti del libro (e solo perché non ne avevo trovate di decenti da riutilizzare!) e poi la condivisione su gruppi Facebook dedicati ai lettori, alquanto numerosi (parliamo di 30mila utenti, quindi anche con una percentuale minima di click, si aggiungono un buon numero di visualizzazioni).
E credo sia proprio il primo articolo ad aver abbassato l’età media di lettura del sito: sospetto che quelle immagini siano state usate per molte ricerche scolastiche! 😛
Degli altri articoli, c’è anche qualche hashtag ben piazzato sui social, che qualche click per curiosità l’ha portato.
In conclusione, è un buon risultato in termini di visualizzazione.

Occorre però arrivare al 29esimo posto per trovare il primo racconto in ordine di letture: Allontanati dal sole (Walk away from the sun), il penultimo scritto e inserito sul blog il 31 ottobre per Halloween.
Ed è su questo che occorre lavorare. Perché se un blog necessita di letture, un blog di scribacchini necessita di letture dei propri racconti (o nel caso di scribacchini con un libro pubblicato, di vendite in aumento).

 

Articoli più commentati

Direttamente dalla sezione commenti di webnauta, questi sono gli articoli più commentati durante l’anno:

  1. Voice typing …scrivere parlando! – 61 commenti
  2. Guarda che quarta…e acchiappami! – 57 commenti
  3. …ma è autobiografico? – 55 commenti
  4. Bibisco, scrittura creativa made in Italy – 51 commenti
  5. Un compleanno e un vincitore – 45 commenti
  6. Un compleanno, un contest, un premio! Pronti per il viaggio? – 43 commenti
  7. Sei cappelli per pensare (e scrivere) – 42 commenti
  8. Allontanati dal sole (Walk away from the sun) – 40 commenti
  9. Dimmi che lavoro fai e ti dirò che scrittore sei – 35 commenti
  10. 10 consigli per regalare un libro – 33 commenti

Ma ha un senso misurare la qualità di un post dal numero dei commenti quando si usano i commenti come fossero una chat? Secondo me, no.
Anche perché il numero di commenti non segue le visualizzazioni e i commentatori sono quasi sempre altri blogger, raramente lettori che, purtroppo, preferiscono riportarmi il loro parere privatamente, o di persona o via mail. Qualcuno si è detto addirittura spaventato di dover esporre la propria opinione in pubblico. E questo mi dispiace molto, perché un po’ sembra non ci sia fiducia nella mia capacità di moderare un eventuale confronto.

 

Le ricerche da Google

Per verificare come webnauta viene trovato su Google, si utilizzano le statistiche di Search Console. In questo caso purtroppo abbiamo a disposizione solo gli ultimi 90 giorni, ma è sufficiente per dare un’occhiata al trend e sorridere di fronte alle query di ricerca degli utenti.
Ci sono state 165.843 impressioni totali (il numero di volte che il nome webnauta è comparso all’interno dei risultati di ricerca in Google) con 3.985 click effettivi. Questo però non significa che siano lettori acquisiti, anzi!
Ecco che cosa li ha portati su webnauta il più delle volte:

  • parti di un libro/parti del libro/le parti di un libro/come è fatto un libro/le parti del libro/parti del libro nomenclatura/parti libro/come si chiamano le parti di un libro/parti della copertina di un libro/sovraccoperta libro/come è composto un libro/struttura del libro/parti del libro copertina/dorso di un libro/libro parti/copertina del libro/costa del libro
  • comprovendolibri/compro vendo libri/comprovendo libri
  • regalare un libro/come regalare un libro/regalare un libro significato/quale libro regalare/regala un libro/perché regalare uin libro/libro regalo
  • webnauta (ricerca diretta per ben 507 volte!)
  • cos’è un meme/meme cos’è/cosa sono i meme
  • bibisco
  • cartella editoriale/cartella editoriale word/cartella editoriale standard
  • bookabook
  • liebster award
  • barbara businaro (…e chi cavolo è che cerca “barbara businaro” su Google?? 😮 )
  • ywriter6/ywriter
  • freewriting

Il numero delle impressioni dipende da cosa ricercano gli utenti e da quali keyword sono state impostate per ogni articolo, mentre i click effettivi dipendono sia da quanto è attinente la keyword con il contenuto reale e sia da quanto attrattivo è il nostro snippet (il titolo e la descrizione mostrati da Google per ogni risultato della ricerca).
Cosa mi stupisce? Che si legga così poco in Italia, ma ci sia molto interesse per come sia fatto materialmente un libro! 🙂

 

I social media

E per finire, le statistiche dirette dei social media. Webnauta è attivo su Facebook, Twitter e Google+, ovvero i tre social maggiori per numero d’iscritti e quelli dove già avevo un po’ di familiarità all’apertura del blog.
Come ha già riportato Google Analytics, solo il 18.5% degli accessi proviene dai social. Il mio handicap è sicuramente quello di utilizzare dei profili personali, e non pagine dedicate solo al blog (ma al momento non avrei tempo per gestire anche quelle).

Da Facebook Insights, in un anno risultano 926 click su Facebook sui link diretti al sito, con un’accelerazione tripla negli ultimi quattro mesi, dove registra una media di 150 click mensili. Purtroppo i report sono mal organizzati e non si riesce ad estrapolare meglio i dati (non avendo appunto una pagina Facebook, ma un’app custom che pubblica sul mio profilo).

Da Twitter Analytics, la situazione appare più complessa (ed è in effetti l’ultimo social che ho attivato e che ancora sto studiando nelle sue dinamiche): in un anno ho avuto 46.703 visualizzazioni su Twitter, con una media di 128 visualizzazioni giornaliere.
Il tweet più popolare in assoluto è stato il link all’articolo su Canva, grafica for dummies, con 3.097 visualizzazioni.
Questo perché su Twitter gli hashtag (le parole con il # che funzionano da aggregatore tematico) ed i tag (l’aggancio di un profilo con la @) funzionano molto meglio che in Facebook.
Il problema però è che non sempre queste impressioni si traducono in azioni, che sono solo 93 click in tutto l’arco dell’anno. Probabilmente si recupera con i click diretti dal profilo (dopo aver letto il tweet), ma non credo raggiungano i 926 click di Facebook.

Per i profili Google+ non esistono statistiche ufficiali (e nemmeno sono comprese all’interno di Google Analytics che si occupa solo del sito), ma si possono utilizzare servizi di terze parti che elaborano i dati pubblici accedendo direttamente dall’url.
Tramite All my + Statistics posso dirvi che su un totale di 133 post e 36 foto (quelle che condivido sui tre social con gli hashtag #libri #citazioni #aforismi) ho ricevuto su Google+ 238 +1 (il corrispondente Mi Piace), 37 condivisioni e solo 15 commenti. C’è davvero poca utenza su questa piattaforma, tranne quando ci si muove all’interno delle community, che sono molto più vitali: per caso, una mia immagine con una citazione di Invictus di William Ernest Henley è stata ricondivisa in un gruppo ed ha ricevuto 45 +1. Peccato non ci fosse il link a webnauta… 🙁
Quindi, lato social c’è ancora parecchio da fare.

 

Suggerimenti per il nuovo anno?

Alla fine, buona buona, le mie statistiche me le sono lette e soppesate. E’ inutile, ci sono cresciuta con i numeri, da quando spidocchiavo nonno Beppe tutto concentrato sul libretto del panettiere!
In conclusione, voi che siete i miei lettori e avete contribuito a questo sfavillio, che cosa ci vorreste trovare su webnauta per il 2017? Posso dirvi che continueranno le rubriche Navigare Informati e Che cosa ho imparato da…, che ci saranno nuove puntate del corso di yWriter6. E ovviamente storie! Ne ho già in cantiere due, forse anche tre, anzi no quattro. Ah ma poi c’è anche quell’altra cosa, facciamo cinque…no, no, anche sei…

Ci rileggiamo l’anno prossimo! 😉

Buon 2017!

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Comments (29)

cristiana

Dic 31, 2016 at 9:04 AM Reply

Contraccambio gli AUGURI e ti ringrazio per le ispirazioni.
Cristiana

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:01 PM Reply

Grazie a te Cristiana che passi a leggere. 🙂

Nadia Banaudi

Dic 31, 2016 at 9:36 AM Reply

Ah quanto lavoro a estrapolare tutto questi dati. Da neo lettrice di Blog sarò sincera anche io spesso resto molto colpita dal numero di commenti di un post ma poi quando li leggo e vedo che non sono altro che Chat ridimensiono. Forse il dato davvero importante è il gradimento e la visualizzazione. E spero tu ne sil soddisfatta mi sembrano ottimi numeri.
So per certo che mi piace leggere i tuoi racconti, che sei originale, diversa, precisa e affidabile nei tuoi articoli. Meglio uno a settimana così che tanti meno ben fatti. E poi è la tua scrittura il vero fine e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riservi nel 2017. Tanti auguri navigatrice,di

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:13 PM Reply

Grazie Nadia. Questo lavoro l’avrei fatto comunque, bisogna pur guardare la mappa e aggiustare la rotta ogni tanto!
Trovo interessante vedere anche come si muovono gli utenti nella rete, e ragionare su questo.
Il 2017 ci riserverà…il tuo libro! 😉

Salvatore

Dic 31, 2016 at 9:50 AM Reply

Brava, Barbara. Buon 2017! Ci si vede il prossimo anno. 😉

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:27 PM Reply

Grazie Salvatore, anche se non sono convinta di avere granchè merito per questi numeri. Mi riterrò soddisfatta quando un racconto darà al primo posto con le stesse letture 😉

Elena

Gen 02, 2017 at 4:09 PM Reply

Emmmm…. sono solidale con te. Il primo racconto classificato, che poi è un’ode, è oltre il 20mo posto in classifica articoli… Se scopro il vello d’oro ti scrivo

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 8:14 PM Reply

Quelli sono gli Argonauti…non i webnauti! 😀

Giulia Mancini

Dic 31, 2016 at 9:50 AM Reply

Cara Barbara i tuoi risultati sono davvero ottimi essendo il primo anno di blog. Anch’io scrivo un solo post a settimana, è una scelta precisa visto che vorrei dare precedenza alla scrittura e l’attività di blogger, anche con un solo post, richiede impegno e tempo. Per i commenti io spesso ti leggo ma non commento soprattutto per alcuni post molto tecnici sui quali sono del tutto profana. Complimenti e soprattutto buon 2017!

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:35 PM Reply

Grazie Giulia! Mi spiace che non commenti i post tecnici perchè li semplifico il più possibile, proprio per coinvolgere di più anche chi non ha dimestichezza. Mi rendo però conto che chi non utilizza yWriter, dopo l’introduzione, non è invogliato a proseguire. Nel 2017 ho in calendario il confronto con altri software, solo per vedere se c’è qualcosa che vada bene per ognuno.

Helgaldo

Dic 31, 2016 at 11:19 AM Reply

Auguri! Grandi numeri per un blog che cresce velocemente. Comunque gli altri blogger sono lettori, non tutti i lettori sono invece blogger. Non li distinguerei. Io ti leggo, mica ti bloggo.

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:41 PM Reply

Grazie Helgaldo, solo che numeri così mi mettono già in difficoltà per il secondo anno! 😛
La distinzione tra blogger (intesi blogger di scrittura creativa) e lettori non la faccio io personalmente, quanto il marketing. E’ ovvio che i blogger leggano altri blogger con gli stessi interessi, tanto che si creano circoli dove ognuno legge l’altro, e diventa “semplice” avere quel tipo di seguito. Molto più difficile è farsi leggere da un lettore non blogger e non scrittore. Difficile quanto farsi leggere da una casa editrice…

sandra

Dic 31, 2016 at 12:18 PM Reply

Be’, sono dei gran numeri di visualizzazioni, complimentoni.
A me piace molto Navigare informati, però dai mi piace tutto, non riesco a seguire bene gli strumenti/post più informatici, ma si sa. Grazie per questo tuo blog nel 2016!

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:45 PM Reply

Grazie Sandra, ma comincio ad avere il dubbio di dover controllare il fattore C… 😛
Per Navigare Informati mi piacerebbe scrivere un articolo spiegando i “conti della serva” della pubblicazione di un libro. Quanto del prezzo di copertina se ne va in editor, agenzia, casa editrice, marketing, produzione (stampa) e il rimanente nelle tasche dell’autore. Con le differenze tra piccole case editrici e “big”. Ma i dati precisi non si trovano, non tutti, non facilmente, non aggiornati…

Isabella

Dic 31, 2016 at 1:23 PM Reply

Bravissima Barbara, ti auguro un anno ricco di successi, e che il tuo blog cresca in modo esponenziale, nel frattempo penso ai tuoi numeri… Magari me li gioco al lotto 😉

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:46 PM Reply

Vai Isabella, giocali al lotto! Io nemmeno ci avevo pensato! 😀

Marina

Dic 31, 2016 at 1:28 PM Reply

Mi impressionano sempre questi sunti così analitici delle attività di un blog. Io non so nemmeno in quanti visitano le mie pagine ogni giorno. Però, onestamente, sono io che non mi interesso alla cosa. Sono una blogger anomala, forse.
Complimenti per i tuoi numeri. Sono finita nei Refferal che non ho idea di cosa siano, ma mi fa piacere comunque esserci. 😛
Non posso che augurarti un altro anno di Google Analytics super operativo.
BUON 2017, Barbara. 🙂

Barbara Businaro

Gen 01, 2017 at 6:50 PM Reply

Beh, su wordpress le statistiche sono la seconda voce di menù, della serie che ti sfidano a ignorarle! 😉
I Referral sono gli altri siti che portano utenti a webnauta, vuoi perchè c’è in un tuo articolo un link che punta qui, vuoi perchè io commento, nella mia firma c’è l’indirizzo e gli altri utenti sono curiosi di scoprire chi è la persona che commenta. E magari arrivano tutti da quel famoso caffè che abbiamo preso insieme no?

Marina

Gen 02, 2017 at 11:56 PM Reply

🙂

Marco Amato

Dic 31, 2016 at 1:58 PM Reply

Pubblicando un post alla settimana i tuoi numeri sono davvero buoni.
E’ probabile che tu riceva più traffico di ricerca rispetto ad altri blog di amici.
Questo è un buon capitale da monetizzare. Monetizzare nel senso che rispetto ad altri blog i cui lettori sono più a circolo chiuso, tu hai una porta aperta dove poter incuriosire un flusso continuo di potenziali lettori esterni.
Ma i lettori provenienti da Google sono i più difficili. Chi fa una ricerca di solito ha bisogno di risposte, le trova e vai via senza soffermarsi troppo su chi quelle informazioni le ha fornite. In questi casi è bene, per i lettori toccata e fuga, riuscire a imprimere una curiosità in più.
Ad esempio, nei blog commerciali che gestivo (nei blog bomboniera come i vostri non è bello fare scelte invasive) a fine post mettevo un plugin con altri articoli correlati. La stessa sidebar veniva valorizzata proponendo le categorie più in alto. Nell’header venivano piazzati due menù. Uno alto di servizio e quello più basso da battaglia per esporre ulteriori argomenti e così via. Il tutto per migliorare quella benedetta frequenza di rimbalzo che ho sempre detestato. 😀
Ecco, io di tutte queste scelte invasive, per blog letterari e belli come i vostri, non ne farei nemmeno una.
Però certo, se c’è un flusso esterno di lettori, potenzialmente utili per uno scrittore che vuol pubblicare, è anche bene pensare a possibili soluzioni. Occorre inventare e innovare, questa alla fine è la chiave di tutto e tu, col tuo blog, con la voce diversa che hai saputo imprimere, ci stai riuscendo benissimo.
Complimenti e tanti auguri di buon anno. 😉

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 12:49 PM Reply

Grazie Marco. I tuoi ragionamenti sono anche i miei (in effetti, grazie che li confermi). Sul plugin con gli articoli correlati ci abbiamo ragionato, e alla fine ho optato per il tema che (solo in homepage però, e questo è un limite) mostra la sidebar scorrevole con gli ultimi racconti. Non funziona sul singolo post, e qui dovremo ripensare qualcosa. E’ che il plugin sotto l’articolo, a fine lettura, mi sembra invasivo, commerciale, da guru quale non sono 😛 C’è chi mantiene ancora il pop-up flottante con l’iscrizione alla newsletter. Io lo detesto quando lo trovo, ma mi dicono che nonostante tutto porti nuovi iscritti, magari accidentali (pensano sia l’unico modo per toglierlo e leggere sotto) ma comunque li porta. A me sembrerebbe di fregare il lettore. Adesso vanno poi di moda le notifiche integrate col browser (Chrome e Firefox), e pure quelle le detesto perchè sono invasive del mio sistema e mi ricordano i pessimi avvisi truffaldini di qualche sito che mi trovo a navigare (se vuoi vedere il file xyz devi scaricare cicciopasticcio.exe; hai un problema sul tuo computer e adesso devi installare puliscitutto.exe… sono chiaramente notifiche fasulle, basta chiudere il browser, ma mi fa incazzare come una iena che ci siano sviluppatori che ancora se n’approfittano). Non metterò mai il mio lettore nel dubbio con una notifica che assomiglia a queste! Prende paura e non torna più. Qui, l’ho scritto chiaramente nel Disclaimer, si naviga in acque tranquille innanzitutto.
Per la frequenza di rimbalzo, siamo anche riusciti a diminuirla nell’anno, ma ci sono questioni tecniche (soprattutto nella struttura di WordPress e nell’uso di un sito di tipologia “blog”), per cui non sempre un’alta frequenza di rimbalzo è indice che le cose vanno male.
Io poi che sono una che legge gli articoli in giro a scaglioni perchè solo così riesco sono un utente fidelizzato che però scombina i calcoli 😛

iara R.M.

Dic 31, 2016 at 2:08 PM Reply

Augurissimi di cuore, Barbara. Spero che il nuovo anno ti porti così tanti numeri da perdere il conto. Felice 2017

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 2:02 PM Reply

Grazie iara! Occhio a non sbagliare, che i numeri non siano quelli della bilancia!!! 😮

Darius Tred

Dic 31, 2016 at 4:35 PM Reply

Complimenti per l’analisi approfondita. Mi stupisce sempre vedere questi numeri per il primo anno di un blog. Io non ho mai approfondito i miei numeri, né ora, né per il primo anno di ogni blog che ho. In fondo sono un finto blogger: scrivo più per fissare idee e condividere pensieri, non tanto per fare numeri…

E per fare questo, contrariamente a quanto scrivono i guru del blogging (sedicenti o meno), non ho nessun calendario editoriale… 😉

Buon anno!!! 😀

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 2:03 PM Reply

Insomma, noi che ti leggiamo stiamo in realtà spiando i tuoi appunti segreti!! 😉

newwhitebear

Gen 01, 2017 at 10:05 AM Reply

Ti auguro un 2017 di prosperità e serenità.

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 2:04 PM Reply

Grazie Gian Paolo, anche a te! 🙂

Elena

Gen 01, 2017 at 7:05 PM Reply

Ciao, appena approdata qui da .. Penna Blu (ingrosso le fila dei referral da quel sito ;).
Avrei voluto fare qualcosa di simile per fine anno, ma ho desistito. Ti ringrazio però perché l’analisi, mutatis mutandis, può servire a ciascuna di noi…. Anche io mi stupisco sempre di due cose per quanto riguarda le mie statistiche: scrivo di tematiche femminili e mi leggono più uomini. Scrivo per adulti e mi leggono più giovani. se qualcuno ne capisce qualcosa…
Buon anno!

Barbara Businaro

Gen 02, 2017 at 2:11 PM Reply

Ciao Elena e benvenuta! Si, ho visto che ci incrociamo a commentare su Penna Blu 😉
Ho cercato di inserire un po’ di analisi, perchè i numeri buttati lì dicono tutto e niente. Sono solo supposizioni ovviamente, perchè per privacy non possiamo sapere chi ha cercato cosa e perchè. Poi il web a volte è un po’ “nevrotico” ed ha degli sbalzi d’umore che scombinano i calcoli e qualsiasi strategia si tenti di seguire. 🙂

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