
L’illusione di tornare indietro
Di fronte ad una scelta che si rivela sbagliata o ad un errore dalle nefaste conseguenze si vorrebbe sempre tornare indietro, per correggere la sequenza al momento opportuno. Ma tornare indietro è una mera illusione.
Quand’anche riuscissimo a viaggiare nel tempo, potendo muoverci a ritroso nella nostra vita o nella storia dell’umanità, rimarrebbe per noi singoli viaggiatori un andare avanti nel nostro futuro. Torneremmo indietro nel corso degli eventi, ma con le nostre conoscenze attuali, e la nostra esistenza in quel passato scorrerebbe comunque nell’unica direzione plausibile.
Allo stesso modo non è possibile tornare indietro delle proprie decisioni. Intrapresa una strada, questa produce degli effetti su di noi e intorno a noi. Percorrere di nuovo il cammino alle nostre spalle per trovarci ancora di fronte al bivio non ci consentirebbe di eliminare tutti i risultati della prima risoluzione.
Torneremmo indietro per rimediare sia alla decisione che al suo seguito, ma in maniera differente che se non l’avessimo mai compiuta. Con il senno del poi non sbaglia mai nessuno.
Se il pianeta soffre perché l’abbiamo maltrattato a lungo, non si torna indietro solamente cercando di diminuire l’impatto della nostra presenza. Si va avanti studiando nuove possibilità, nuove tecnologie, nuovi materiali. Perché non si torna indietro nemmeno da ciò che si è già imparato.
Lo stesso vale per le parole.
Da una litigata con un amico caro non si torna indietro, tutto è già stato detto e rimane scolpito nella memoria di entrambi. Possiamo chiarirci, fare pace, abbracciarci, capire il dolore di ognuno, persino migliorare il nostro rapporto. Ma non si torna indietro, non si cancella ciò che è accaduto.
Se poi non riusciremo a spiegarci in maniera sufficiente, quelle parole peseranno per sempre sul futuro e determineranno altre scelte.
Si potesse pure ritornare sui propri passi, riprendere con un’amicizia perduta o un vecchio amore mai sopito, recuperare un’abitudine sbiadita, occupare di nuovo la scrivania del lavoro precedente o afferrare al volo una seconda occasione, lo si farà con la coscienza dei motivi che ci avevano allontanato la volta precedente. E delle soluzioni che porteremo con noi a questo nuovo inizio.
Tornare indietro non è possibile, perché la vita scorre solo in avanti e l’uomo è in continuo cambiamento, attimo dopo attimo.
Lassie torna a casa.
Ma non torna indietro.
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Comments (24)
Nadia
Ott 25, 2019 at 7:19 AM ReplySolo avanti, come scorre la vita, concordo. Mi piace,mi dà speranza perché a volte davvero tornare indietro è quasi una sconfitta.
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 11:45 AM ReplyTornare indietro per cancellare l’errore, senza aver imparato nulla dall’esperienza, sarebbe un fallimento. Andare avanti nonostante le conseguenze dell’errore, comprendendo dove far meglio la prossima volta, è certamente segno di grande maturità.
Elena
Ott 25, 2019 at 7:41 AM ReplyQualche parola di troppo che ha rovinato un rapporto può essere cambiata.
Si può chiedere scusa. Anche così si va avanti. Buona giornata
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 11:49 AM ReplyLe parole, una volta pronunciate ad altra persona, non possono essere cambiate.
Se ne possono aggiungere altre, si può chiedere scusa, si può cambiare opinione, ma non si riavvolge il nastro della parola.
Maria Teresa Steri
Ott 25, 2019 at 9:37 AM ReplyIo lo dico sempre che nella vita sarebbe bello avere la possibilità di fare Ctrl+Z per tornare indietro e annullare gli errori. Peccato che non si possa! Ci tocca convivere con sbagli e scelte sbagliate. Anche quando volano parole brutte tra amici, secondo me resta sempre l’ombra di ciò che si è detto, pure se ci si scusa.
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 12:00 PM Reply“Amico mio, non essere come quello che siede presso il suo camino e guarda il fuoco che si spegne per poi soffiare, vanamente, sulle morte ceneri. Non rinunciare alla speranza, non abbandonarti alla disperazione a causa di ciò che è passato, giacché rimpiangere l’irrecuperabile è la peggiore delle umane debolezze.” Khalil Gibran
Questa mia riflessione nasce proprio da un amico che si dispera e vorrebbe tornare indietro. Lo esorto ad andare avanti perché se c’è una ragione per tutto, vi è anche per gli errori. 🙂
Stefano
Ott 25, 2019 at 10:29 AM Reply“tutto scorre”, diceva Eraclito (se non ricordo male); ed è anche il titolo di un bel romanzo di Vasilij Grossman, pubblicato in Italia da Adelphi nel 1987 (era stato pubblicato nel ’71 già da Mondadori). Tutto scorre e non si può né tornare indietro né andare controcorrente per risalirla. Quello di poter tornare indietro per esser in grado di modificare alcune nostre decisioni rivelatesi poi poco convenienti se non proprio disastrose è, guarda caso, il tema centrale di un mio racconto di qualche anno fa: forse, visto appunto il tema, il più fantastico tanto che si intitola “L’incredibile che ci circonda”.
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 12:13 PM ReplyTutto scorre nella vita del singolo, quanto tutto scorre nella storia umana. Quanto impara il singolo dai propri errori? Non lo sappiamo, ma a guardare la storia umana si direbbe gran poco…
Forse perché i Vecchi non li ascolta mai nessuno!
Marco Amato
Ott 25, 2019 at 1:34 PM ReplyIo mi sono coniugato una massima: L’unico modo per rimediare a un errore è non sbagliare più.
Da questo ho ammorbidito il mio carattere. Pretendere meno dagli altri. Essere più comprensivo. Prima di imboccare una direzione sbagliata compiere due passi indietro.
L’errore è sempre alla nostra portata, fa parte della vita. Tutto ciò che possiamo fare è sforzarci di diventare persone migliori.
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 4:25 PM ReplyNon sbagliare più è alquanto difficile: non si commette mai due volte lo stesso identico errore, se si è compreso davvero l’errore la prima volta. Perché gli errori sono infidi, si nascondono, si travestono, si mimetizzano.
Sono quasi certo di commettere ancora lo stesso errore, proprio perché non lo riconosco un attimo prima di ripeterlo.
Marco Amato
Ott 25, 2019 at 5:08 PM ReplyInfatti il mio non sbagliare più è chiaramente un’iperbole. Subito dopo spiegavo che se si vuol migliorare nella vita, se davvero si vuole porre rimedio a uno sbaglio fatto, bisogna cambiare il proprio stile di vita, il rapporto che si ha con il mondo e con gli altri.
Ogni storia che si vuol scrivere si regge sul conflitto. Tutti i conflitti umani si reggono su di un unico grande perno: prendere che qualcuno faccia o si comporti secondo la nostra aspettativa.
Un genitore ha un conflitto con un figlio perché vuole che faccia una determinata cosa. Un figlio ha un conflitto con il padre perché si aspetta di ricevere qualcosa: che sia affetto, amore, soldi, stima. Anche nell’amicizia o nei rapporti di coppia il meccanismo è identico. La moglie ha il conflitto con il marito perché si aspetta maggiore attenzione. Che sia più attento quando gli parla. Che la porti in un determinato luogo per il compleanno. Idem il marito magari si aspetta dalla moglie di poter restare a casa a guardarsi una partita. Questo per semplificare banalmente, ma la natura del conflitto umano si regge su questa dinamica: l’aspettativa.
E questa cosa oltre a fregare tutti ha fregato anche a me più volte.
Ma se impari a conoscere il nemico cambi te stesso e disarmi questa immensa macchina dell’errore.
In passato ho litigato con un amico per una questione politica. Poi abbiamo fatto pace. Io ho chiesto scusa e lui ha chiesto scusa. Ma al ripresentarsi della stessa polemica politica, eravamo di nuovo lì per litigare. Ma io gli ho detto non porterò avanti questo tipo di conflitto. Qualsiasi cosa tu possa dire o fare, non voglio darci peso. Visto che tengo alla nostra amicizia disinnesco il meccanismo. Ho evitato l’errore. Il dirmi successivamente perché ho sbagliato vorrei tornare indietro.
Quindi so perfettamente che non potrò evitare tutti gli errori. Ma una volta commesso un tipo di errore, lo analizzo e la volta successiva proverò a non farmi fregare di nuovo.
Prima di additare l’errore al destino, agli altri, occorre cambiare dentro di sé e guardare la vita con un occhio più rilassato, disincantato e soprattutto maturo.
IlVecchio
Ott 25, 2019 at 5:37 PM ReplyHa compreso che con quel suo amico il conflitto è nell’argomento politico e l’errore è pretendere entrambi ragione (in politica poi; quando si arriva alla mia età si capisce che alla politica non c’è ragione né soluzione, solo diverse prospettive). Questo non la salva dall’incappare in un altro conflitto con un altro amico per un’altra questione, che non sia meramente dialettica.
Gli errori che riescono meglio però non danno il tempo dell’analisi preventiva. Sono dati dalla mancanza di informazioni e dall’impetuosità. Potremmo quasi dire che gli errori nascono dalle emozioni, non certo dal raziocinio. E si impara a valutarli come errori solo quando sono già compiuti. L’importante è non rammaricarsene troppo. Farne tesoro. Vive meglio colui che sbaglia, non colui che non tenta.
Grazia Gironella
Ott 25, 2019 at 9:14 PM ReplyGiusto: Lassie torna a casa ma non torna indietro. A volte può essere doloroso, ma la sua inevitabilità lo rende anche leggero, in un certo senso. La ricerca continua, ma non si ricalpesta lo stesso sentiero. E’ una garanzia di vitalità.
IlVecchio
Ott 26, 2019 at 12:05 PM ReplyGaranzia di vitalità mi piace molto. Le persone anziane più vitali sono quelle con sempre tanti progetti in mente. Nessuno di loro si ferma sul passato.
Giulia Mancini
Ott 25, 2019 at 9:57 PM ReplyNessuno può tornare indietro, è così la vita, però tornare a casa è sempre bello.
IlVecchio
Ott 26, 2019 at 12:06 PM ReplyA casa ci sono i libri che mi aspettano. 🙂
Barbara Businaro
Ott 25, 2019 at 11:34 PM Reply“Un vecchio saggio cinese dell’anno Mille disse: bisogna fare qualche cosa di più della banale perfezione. Intendeva dire che bisogna che ci affidiamo all’errore, alla magia che può dare spunto all’immaginazione.” Tonino Guerra in un intervento di molti anni fa all’Università di Padova
Perciò è meglio sbagliare, anche quando fa male, ed è meglio non tornare indietro.
IlVecchio
Ott 26, 2019 at 12:17 PM ReplyQuanto abbiamo perso Tonino Guerra, abbiamo perso un grande scrittore. Ma ci ha lasciato immensi tesori.
La Bellezza
Il nostro petrolio è la bellezza
La bellezza ci fa pensare alto
E noi la buttiamo via come se fosse danaro
dentro tasche bucate
La bellezza grida i suoi dolori in modo silenzioso.
Bisogna curare le orecchie di chi comanda
perché riescano a sentirla
La bellezza è il nutrimento della mente
La bellezza in Italia puoi anche incontrarla per strada
e ti riempie subito di stupore
Ma nei piccoli mondi c’è tanta bellezza che sta morendo.
Se noi la salviamo, salviamo noi.
Tonino Guerra
Marina
Ott 26, 2019 at 10:48 AM ReplyPer me tornare indietro è anche sapere rimediare a qualcosa che non ci fa stare bene. È vero, nulla torna più come prima, nelle relazioni quotidiane, nei rapporti con la gente, però si può fare in modo che una scelta sbagliata o un errore di cui ci pentiamo non segnino la nostra vita per sempre.
IlVecchio
Ott 26, 2019 at 12:19 PM ReplyO forse si, che la segnino pure, ma in meglio. Come una nota della maestra con la biro rossa, che trent’anni dopo ricorderemo con malinconia e come un insegnamento necessario.
Silvia
Ott 26, 2019 at 11:30 AM ReplyNo, non si può tornare indietro, e forse è anche bello che sia così. Anche perché tutto può comunque avere il suo senso e può essere utile per costruire un futuro migliore.
Ecco, forse bisognerebbe imparare a lasciare andare, non ancorarsi troppo né alle cose belle né a quelle brutte del passato. Vivere fino in fondo ciò che è stato, ma poi lasciare andare per poter accogliere l’adesso e il futuro.
IlVecchio
Ott 26, 2019 at 12:23 PM ReplyGiusto, niente ancore né zavorre. Che gli errori non diventino mai né l’uno né l’altro.
Rebecca Eriksson
Ott 27, 2019 at 8:51 AM ReplyNon si torna indietro, si fa esperienza e si va avanti. Tanto quelle situazioni ritorneranno e verranno affrontate in modo diverso, con più consapevolezza.
IlVecchio
Ott 29, 2019 at 10:49 AM ReplyCon più consapevolezza e più amici. 🙂