Quarta di copertina - illusione ottica

Guarda che quarta…e acchiappami!

Vi aspettate un racconto altamente erotico a temperatura bollente o una virata improvvisa del blog quale shopping online di lingerie da burlesque? E’ bastato un titolo allusivo ed un’illusione ottica per accendere la vostra curiosità e farvi approdare qui a leggere, magari per la prima volta? Allo stesso modo, come può un libro scuotere la vostra attenzione in mezzo a tanti altri in una libreria continuamente rifornita?

La “quarta” di cui parliamo infatti è la quarta di copertina”, la quarta parte del formato tradizionale della copertina, che finisce come ultima faccia del libro. La quarta viene utilizzata oggi a scopo promozionale, riportando un breve testo descrittivo dell’opera e del suo autore, una citazione importante dalle sue pagine, un indizio della trama o le recensioni positive già ricevute dai critici.
Dopo il titolo e la grafica anteriore della copertina, la quarta è quel paragrafo che cerca di catturare l’attenzione del potenziale lettore e convincerlo all’acquisto del romanzo.

Dal momento che oggi siamo ospiti del “blog tour” di Michele Scarparo di Scrivere per caso e tra di voi potrebbe esserci qualche nuovo utente, desidero darvi il benvenuto a bordo. Webnauta è un veliero che naviga in un oceano di parole, tra i libri che vorrei leggere e quelli che vorrei scrivere. Se proprio dovesse mancare il vento, nascosti sotto coperta abbiamo motori di tutto rispetto, in piscina potete nuotare con i pinguini e nella biblioteca c’è un giovane Pàtton che ogni tanto scappa dentro un romanzo. Passeggiando lungo il ponte, potreste incontrare un gatto con un nome, ma attenti a non diventare la cena perfetta del lupo famelico. Se vi iscrivete alla newsletter nel box a destra, potrete leggere il diario di viaggio e magari vincere un giro in moto.

 

Il blog tour

Scarpe comode e zaino in spalla, Michele sta girando per i vari blog che hanno deciso di ospitare le sue rubriche, accompagnando anche i suoi lettori abituali nel viaggio. Queste le tappe già toccate dal tour:

Le prossime escursioni a calendario:

 

Guarda che quarta

Oggi tocca alla rubrica “Acchiappami” in versione “Guarda che quarta”. L’intento è quello di convincere il lettore ad acchiappare il nostro romanzo dallo scaffale e correre alla cassa per portarselo a casa. In particolare, dobbiamo scrivere il testo che andrà stampato nella nostra quarta di copertina, sfoderando tutte le armi di comunicazione e marketing, per incuriosire il pubblico senza svelare troppo della trama. Far sentire in poche parole l’essenza della storia, il profumo delle emozioni che sono contenute nella narrazione, assicurando il lettore che saranno sue, se ce ne darà l’opportunità.

Già. Ma noi non abbiamo un libro in pubblicazione. Quindi, di che quarta stiamo parlando?

Alle puntate precedenti sono state utilizzate delle copertine di libri improbabili, gli Adelphi ignoranti, ripensate in chiave comica su una pagina Facebook. Dal momento che oramai non trovavamo più titoli fantasiosi al punto giusto, abbiamo deciso di metterci in proprio. Ed ho ridisegnato personalmente la grafica della nuova Biblioteca Scarparo!

A Michele non rimarrà che inventare un titolo e scegliere una foto. Temo quindi che le prossime sfide saranno micidiali…

 

La nuova copertina della Biblioteca Scarparo

Questa la prima copertina in gara per la puntata di oggi: Tre uomini in banca (per non parlar del conto) di Jerome K. Jerome. Chi saranno questi tre uomini? Che cosa li porterà in banca? Sarà il conto corrente o un altro conto?

 

Guarda che quarta: Tre uomini in banca

 

Ora si gioca!

Agli aspiranti scrittori il compito di fornire una quarta d’impatto per questa prima pubblicazione della Biblioteca Scarparo (Michele, temo che dovrai alzare il livello del filtro antispam…vorranno tutti pubblicare con te, adesso! 😛 )
Inseritele le vostre versioni nei commenti sotto al post.

E ai lettori? Eh, voi avete l’incarico più importante! Dovrete essere proprio voi a dirci quale di questi libri comprereste! Quali delle quarte scritte vi convincono di più e per quale motivo. Esprimete il vostro voto sempre con un commento al post.
Pronti? Partenza…via!!

Credit photo: Mighty optical Illusions. Copyright by Vurdlak. http://www.moillusions.com

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Comments (58)

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 7:31 AM Reply

Che spettacolo! 🙂

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 7:51 AM Reply

No, davvero: sono emozionato. La Biblioteca Scarparo è proprio un gran regalo…

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 9:38 AM Reply

Per un attimo ho pensato che ti riferissi all’illusione ottica 😉

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 11:40 AM Reply

Sarà l’età, ma ci ho messo parecchio a capire che poteva anche NON essere solo un libro…

sandra

Apr 22, 2016 at 9:09 AM Reply

Tre uomini e un mutuo, tre uomini precari e un mutuo, tre uomini precari e sognatori e un mutuo.
Questo romanzo alza l’asticella a ogni pagina raggiungendo convincenti vette di realistico umorismo.
Marco, Stefano e Lorenzo, amici fin dai banchi di scuola hanno un progetto, uno per uno, e i soldi non bastano per realizzarne neppure mezzo. Una casa, la licenza di tassista e un bar. Sceglieranno di unire i propri conti e le proprie modeste risorse per accaparrarsi almeno un finanziamento nella piccola banca del paese, dove tutti si conoscono e molti si burlano di loro.
Chi fra i tre giovani riuscirà a realizzare il proprio sogno?
Sarà una lunga serie di prove a decretare il vincitore. Tra capitomboli e voglia di rinunciare, tra impiegate di banca occhialute, che la sera si trasformano in lap dancer, Tre uomini in banca è una parodia della vita, sempre in bilico tra dramma e ironia con un’unica risposta convincente: “inutile affannarti, tanto non ne uscirai vivo!” Ma Marco, Stefano e Lorenzo saranno almeno in grado di uscire dalla banca con i centocinquantamila euro necessari? E se la soluzione fosse l’ancor più classica “prendi i soldi e scappa?” Ci si può davvero fidare di un compagno fraterno, quando la posta in gioco è tanto alta?
Per chi almeno una volta nella vita è stato tradito da un amico, per chi ha avuto un sogno, e per chi si è arrabbiato con la banca, fosse anche solo per le spese di gestione del conto corrente.
Insomma un romanzo per tutti, con un finale sorprendente degno della Biblioteca Scarparo, da sempre sinonimo di qualità e bibliodiversità.
**********************************************
Complimentoni a Barbara, io mi chiedo seriamente perchè diavolo qualche grosso nome non arrivi nel nostro gruppo a fare scouting, siamo troppo bravi e non parlo di me!

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 9:41 AM Reply

Ottima quarta Sandra!
Me lo chiedo anch’io dove sono i talent scout, soprattutto visto il livello del thriller paratattico da Seme Nero! Saranno sui social a caccia di briciole??

Marina

Apr 22, 2016 at 11:05 PM Reply

Mi diverti sempre, Sandra! 🙂

iara R.M.

Apr 22, 2016 at 9:28 AM Reply

Meravigliosa l’idea e meravigliosa la realizzazione. Complimenti! Anche scrivere una quarta con questa novità, rende tutto più emozionante. Spero di riuscire a farmi venire un’idea… Il modo più bello di dimostrare entusiasmo per un progetto è partecipare. 🙂

Bella quarta Sandra! Fantastica come sempre. 🙂

sandra

Apr 22, 2016 at 9:40 AM Reply

Grazie Iara, sempre deliziosa con me!

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 9:45 AM Reply

Dai iara, aspettiamo la tua quarta! Oggi sono in corsa (sto comandando la nave dal cellulare) ma poi arriverò anche con la mia versione.
E benvenuta nel blog!

silvia

Apr 22, 2016 at 9:44 AM Reply

Lunedì mattina, piccola banca di provincia. Un guasto all’impianto di sicurezza blocca le porte della filiale. All’interno tre uomini: Gianni, direttore della filiale e unico impiegato, Roberto, disoccupato con tre figli a carico, e Mattia, muratore albanese.
Ognuno di loro per quel giorno aveva un piano. Gianni, rampante manager da poco declassato dalla sede centrale alla periferia per qualche oscuro motivo, ha intenzione di coprire certi suoi traffici di bond tossici che rischiano di fargli avere dei seri problemi con la giustizia. Mattia ha una cospicua cifra dall’origine sospetta nel portafoglio e il problema di come liberarsene, mentre Roberto ha in tasca la pistola giocattolo di suo figlio con cui ha deciso di tentare una rapina.
Il guasto elettrico intralcia la realizzazione dei loro piani offrendo però in cambio la possibilità di confrontarsi e di scoprire nuove vie d’uscita dalle piccole grandi difficoltà quotidiane.
In fondo ciascuno ha un conto da pagare: prima con se stessi poi con la società.
Scritto con ironia, questo romanzo affronta temi attualissimi. Il denaro da elemento centrale, inteso come via di affermazione sociale, finirà per passare in secondo piano lasciando posto all’analisi di una società fragile e stanca, ma che a ben vedere non ha ancora del tutto perso i suoi valori.

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 11:15 AM Reply

Chiusi in una banca come chiusi in un ascensore. Diventa un confessionale! 😉

Marina

Apr 22, 2016 at 11:07 PM Reply

Bello, Silvia, complimenti! Ne verrebbe fuori anche una bella sceneggiatura!

silvia

Apr 23, 2016 at 10:50 AM Reply

Grazie, Marina. Me lo sono immaginato alla Nick Hornby di Non buttiamoci giù. Quasi quasi lo scrivo davvero! 😀 😀 😀

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 9:45 AM Reply

Cosa può succedere quando tre amici decidono di compiere una rapina nella banca di Gonnostramatza, paesino della provincia si Oristano? Di tutto, quando a partire sono i milanesissimi Ambrogio, Luigi e Mario: Ambrogio è un sanissimo ipocondriaco, sicuro di avere tutte le malattie tranne il ginocchio della lavandaia; Luigi è sempre pronto ad assumersi il peso di tutto, per poi scaricarlo sulle spalle altrui; Mario è dotato dell’invidiabile capacità di dormire in qualunque circostanza. In un susseguirsi di esilaranti peripezie e avventure paradossali, che strappano risate di continuo, il viaggio è una scusa per raccontare gioie e dolori di questa Italia affogata in una crisi che sembra non finire mai, unite a divertenti divagazioni che costituiscono storie a sé stanti: celeberrimo è il racconto della zia ferrarese di Mario, di nome “Anarchia Comunarda Rivoluzionaria” (sic!), alle prese con un quadro da appendere. Il tutto condito da descrizioni realistiche delle regioni attraversate dalla simpatica brigata e brevi notazioni di filosofia per non addetti ai lavori.

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 9:46 AM Reply

Ovviamente, la provincia DI Oristano…

Per quanto uno rilegga, c’è sempre un errore di stumpa in agguato!

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 11:19 AM Reply

Hai mantenuto lo spirito goliardico dell’originale Tre uomini in barca. Compresa la scena del quadro d’appendere dello zio Podger. E se in viaggio si portassero comunque un cane?

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 11:30 AM Reply

Sono rimasto sul classicissimo. Per il resto bisogna chiedere a Sandra: come se la cavano, i milanesi, con i cani? 🙂

sandra

Apr 22, 2016 at 11:44 AM Reply

Alla grande i milanesi con i cani, ce ne sono un sacco e di bellissimi, dal cane da borsetta chic (si fa per dire), sta prendendo piede pure il passeggino per cani, ai cagnoloni super simpatici che scorrazzano nei parchi, al cagnolino tenero che fa compagnia alla vecchietta milanese.

Marina

Apr 22, 2016 at 11:10 PM Reply

Oh, anche tu storia dalla comicità esilarante!
Lo faccio apposta a non leggere le versioni degli altri prima di avere scritto la mia: mi diverte di più scoprire chi ha scritto cosa! 🙂

Michele Scarparo

Apr 23, 2016 at 8:42 AM Reply

In effetti bisognerebbe smetterla con ‘ste frasi fatte… 😉

silvia

Apr 22, 2016 at 9:47 AM Reply

Bellissima idea, Barbara. E grande quarta, Sandra. Voi due non finite più di stupirmi!! 🙂

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 11:25 AM Reply

Grazie Silvia! Ma non è che anche tu scherzi eh! Sto ancora pensando al collezionista di arcate dentarie del tuo thriller paratattico! 😉

Marina

Apr 22, 2016 at 11:17 AM Reply

Ma WOW, Barbara, ti sei superata con la grafica della nuova iniziativa!
Biblioteca Scarparo è una chicca fantastica, brava!
(Meno male che ho già pensato alla versione del Thriller, qua gli esercizi incalzano e io… rimando sempre la sistemazione della casa ancora tutta sottosopra per non perdere l’occasione di scrivere!).
Non subito, ma vediamo cosa posso inventarmi!

Buona giornata! 🙂

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 11:30 AM Reply

L’idea della copertina è stata istantanea: non ci sono più copertine decenti su Facebook, ma perchè dobbiamo prenderle da lì e accontentarci? Facciamocele in casa! Non ci manca niente!
Marina, aspettiamo anche la tua versione. Siediti e scrivi (dice qualcuno)! 😉

Darius Tred

Apr 22, 2016 at 12:27 PM Reply

Ciao a tutti. Per questa quarta mi accontento di un quarto dei bigliettoni viola raffigurati nella copertina proposta da Barbara (complimenti per l’idea). Solo non ho capito a quale indirizzo e-mail devo spedire il mio IBAN… 🙂

***

Saverio, Guglielmo e Giacomo. Tre biologi e un appuntamento in banca. Certo non tre biologi qualunque: tre biologi molto ambiziosi. La cui meta non è una comune banca. I tre, che sono anche amici di lunga, lunghissima data, devono recarsi infatti in una banca dei semi per poterne visionare alcune categorie da acquistare per i loro progetti di agricoltura biodinamica. Sulla strada per Trento, sede della banca, Saverio solo non capisce il motivo per cui Guglielmo e Giacomo hanno insistito tanto per fissare l’appuntamento proprio in quella data, il giorno stesso del suo addio al celibato. La sua settimana, infatti, era già fittissima di appuntamenti. Il matrimonio, al quale gli stessi Guglielmo e Giacomo erano inviati – Guglielmo era pure il suo testimone – era ormai imminente. Davvero non era possibile rimandare quell’impegno? Davvero era così inderogabile?
In questo breve viaggio in auto da Bolzano a Trento, i tre amici parlano solo di lavoro ma Saverio non riesce a concentrarsi e pensa a tutte le cose belle del matrimonio, a tutti gli amici che si sono sposati prima di lui, soprattutto Guglielmo. E’ inevitabile spostare la conversazione sui momenti goliardici, ripensando alle serate indimenticabili e più divertenti, agli scherzi più riusciti che – modestia a parte – hanno sempre avuto il suo stesso zampino. Ecco che il viaggio si trasforma velocemente in una amarcord irresistibile in cui il lettore viene coinvolto come quarto viaggiatore. In questa divertentissima storia, brillante e spumeggiante in cui l’amicizia vera fa da sfondo insieme alle montagne fuori dal finestrino, il viaggio terminerà nello scherzo più riuscito e geniale del gruppo. Saverio infatti, solo all’ultimo momento si accorgerà che gli amici in realtà gli hanno organizzato sì un appuntamento in quella data. Ma non alla banca dei semi di Trento, bensì alla banca del seme, dove un’avvenente segretaria gli mostrerà le procedure per fare un deposito. Lo scherzo è servito, l’addio al nubilato ha inizio. E siete tutti invitati.

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 1:45 PM Reply

E se quei bigliettoni della foto sono del Monopoli?? 😛
Bella anche questa quarta! La banca prima dei semi e poi del seme! Ottima idea!

Darius Tred

Apr 22, 2016 at 3:37 PM Reply

Grassssie 🙂 … E’ che arrivavo giusto giusto dall’altro blog, Semi d’inchiostro … 😀

silvia

Apr 22, 2016 at 3:13 PM Reply

Bravo Darius! Molto accattivante la tua quarta. 🙂

Darius Tred

Apr 22, 2016 at 3:48 PM Reply

Grazie. Anche la tua quarta non è male! 🙂

Marina

Apr 22, 2016 at 11:13 PM Reply

Ahahah
Ahahah
Ahahah!

Giulia Manncini

Apr 22, 2016 at 1:58 PM Reply

Bellissima copertina per la Biblioteca Scarparo. Ho letto già della quarte che invitano a leggere.

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 1:03 PM Reply

Giulia aspettiamo anche la tua versione? Benvenuta nel blog intanto!

Michele Scarparo

Apr 22, 2016 at 5:26 PM Reply

La quarta più scarsa è proprio la mia…

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 12:56 PM Reply

Detta così la frase da un uomo è quasi un bene! 🙂

sandra

Apr 22, 2016 at 7:05 PM Reply

Almeno qui posso, librescamente parlando, vantarmi di avere una bella quarta! 😀 L’immagine di apertura è ingannevole di brutto, Barbara è davvero al top a tirare fuori ste cose.

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 8:59 PM Reply

A onor del vero, l’immagine è stata scovata da Simona di UP360, che fa parte della ciurma di webnauta. In generale poi il problema non è trovare le immagini, ma trovarne di liberamente utilizzabili e di qualità sufficiente per il nostro tema grafico. 🙂

Barbara Businaro

Apr 22, 2016 at 9:24 PM Reply

Ed ecco la mia (ho dovuto aspettare che scemasse l’effetto vampiro della visita oculistica):

“Se vi accontentate di cento, cominciate a insistere per avere mille;
se comincerete col chiedere cento, otterrete soltanto dieci.”

Benicio, Biagio e Bruno, tre fratelli conosciuti nel giro come Banda Bassotti, si stanno godendo la pensione nella tranquilla campagna senese affacciata sul mare, nel podere di famiglia. Formalmente tre stimati imprenditori, proprietari di un esclusivo brevetto di chiusura per casseforti e caveau, il loro patrimonio deriva dai furti commessi nelle banche poco prima di vendergli i loro stessi sistemi di sicurezza.
Una mattina di novembre esplode il caso a livello nazionale: l’istituto di credito a cui hanno affidato i loro risparmi viene dichiarato improvvisamente fallito e con un nuovo decreto appena emanato dal Governo vengono requisiti anche i titoli “sicuri” da loro acquistati su suggerimento dello stimato direttore, figlio di un loro amico e collega dei tempi della malavita.
Ignorati completamente dal sistema, che nega i diritti fondamentali del risparmiatore, e non riuscendo a rintracciare il responsabile del loro truffaldino investimento, decidono di cercare giustizia da soli perchè “non si può rubare in casa di ladri!”
In questa nuova impresa criminale li accompagnerà un cane di razza corso, tanto minaccioso nella sua imponente mole quanto giocoso cucciolo di indole dolce e pacata nella realtà. E sarà lui il più ardito e coraggioso di questa rocambolesca avventura. Che i tempi sono cambiati ed anche le serrature.

La Biblioteca Scarparo inaugura la sua nuova linea editoriale con questa frizzante commedia dall’ambientazione italiana, ironizzando sulle incongruità della vita moderna e sui vergognosi segreti del mondo della finanza.

Marina

Apr 22, 2016 at 11:16 PM Reply

Ho notato che con i nomi ci siamo sbizzarriti tutti!
Grande il motto: “non si può rubare in casa di ladri”! 😉

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 1:02 PM Reply

Beh, io sono BB, tra Brigitte Bardot e Banda Bassotti. Qui ci stava la banda, ma usare 176-761 come nome mi pareva brutto.
Il “non si può rubare in casa di ladri” è un detto popolare, in varie versioni. Quand’ero piccola, saltava sempre fuori nelle megapartitone a Monopoli di Natale, quando qualcuno cercava di fare il furbo. 🙂

Darius Tred

Apr 23, 2016 at 4:48 PM Reply

…la tranquilla campagna senese affacciata sul MARE ?? :-))) Ah, sì, il golfo di Siena… 😀

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 5:48 PM Reply

Dalle colline più a ovest della PROVINCIA di Siena si vede ad occhio nudo tranquillamente sia Cecina che Follonica. Per carità, vero che in moto siamo arrivati dove le auto non riescono 😛 , però le distinguo dalle colline dell’entroterra verso l’Umbria, dove il mare non ce lo vedi manco col binocolo.

Marina

Apr 22, 2016 at 11:02 PM Reply

Cardona è un piccolo paese di campagna, dimenticato dagli uomini e da Dio. La gente vive prevalentemente di agricoltura, la scolarizzazione è ridotta ai minimi termini, l’ignoranza è dilagante. Turi, figlio di “putiari”, commercianti di generi alimentari, è uno dei pochi giovani che riesce a ottenere il diploma di ragioneria conseguito nell’Istituto Superiore della “grande città”, Stercara, lontana e irraggiungibile. Un giorno, durante una riunione del comitato di quartiere, nella quale si discute di come dare dignità al paese relativamente alla gestione dei piccoli risparmi e dei mutui agevolati per l’acquisto dei terreni a uso agricolo, Turi ha un’illuminazione: propone la fondazione di una Banca locale, asservita ai bisogni degli abitanti di Cardona, il BCA, Banco di Credito Agricolo, cardoniano. Coinvolti nel progetto, unici membri insieme a Turi del comitato promotore, Gino, bovaro con ambizioni imprenditoriali e Vanni, agricoltore pioniere dell’avveniristico sistema di irrigazione dei campi a energia solare.
Quando i tre uomini si recano a Stercara, per chiedere l’autorizzazione alla Banca d’Italia, ha inizio un’avventura esilarante che alternerà momenti di riuscita comicità a pause di riflessione. Dalla redazione dell’Atto Costitutivo in un improbabile dialetto alla formulazione del piano industriale con l’aiuto di dubbi personaggi, “Tre uomini in banca” si candida a divenire il romanzo più divertente degli ultimi anni, un autentico caso letterario dalla cui storia è stata tratta la sceneggiatura del film “Tre uomini e una banca” campione di incassi al cinema per la stagione 2015/2016.

Michele Scarparo

Apr 23, 2016 at 8:45 AM Reply

Stercara? XD

Marina

Apr 23, 2016 at 9:47 AM Reply

Non conosci Stercara e Cardona Sicula?
Due ridenti località partorite dalla fantasia di una penna sopraffina come quella di Jerome K. Jerome? 😀

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 1:10 PM Reply

Secondo Treccani, esisteva una località Stercara presso Paestum 🙂

silvia

Apr 23, 2016 at 10:54 AM Reply

Ovviamente “Tre uomini e una banca” sarà interpretato da Aldo, Giovanni e Giacomo! 😀 XD

Darius Tred

Apr 23, 2016 at 4:53 PM Reply

Bella quarta, Marina. Confesso anche io la mia ignoranza dilagante, non solo perché non so dove si trovano Stercara e Cardona (e nemmeno Montelusa e Vigata :-)… ), ma anche perché non so cosa significa “putiaro” e “bovaro”… Anzi: bovaro potrei immaginarlo… Ma putiaro? Immagino di dover leggere il libro per scoprirlo… 😀

Marina

Apr 23, 2016 at 7:47 PM Reply

Bovaro sì, è di facile intuizione e non è dialettale. “Putiaro”, invece, è sicilianissimo: la “putìa” è un negozio, il putiàro, va da sé, è il negoziante! 😉
Stercara e Cardona… temo siano alla stregua di Vigata e Montelusa! 😛

Marina

Apr 22, 2016 at 11:04 PM Reply

Ormai mi riduco a scrivere la notte, quando cala il silenzio e io, finalmente, posso riposarmi dalle fatiche della giornata!

Buona notte a tutti! 🙂

iara R.M.

Apr 23, 2016 at 10:44 AM Reply

Luca, Paolo, e Matteo hanno un conto in sospeso con la stessa banca e sono decisi a saldarlo. Luca è un ragazzo di diciannove anni, divorato dall’odio e dal desiderio di vendicare la morte del padre, suicidatosi per una serie di investimenti finanziari sbagliati che l’hanno riempito di debiti. Paolo, cinquantaduenne, stimato impiegato di banca, e vecchio amico del padre di Luca, aiuterà il ragazzo a trovare una occupazione come addetto alle pulizie nella filiale dove lavora. Tenterà in questo modo di placare i sensi di colpa per essere stato proprio lui, a suo tempo, a consigliare a suo padre l’acquisto di quelle obbligazioni che l’avevano mandato in rovina. I loro destini si intrecceranno con quello di Matteo, incaricato della video sorveglianza della banca, con il sogno di aprire un’agenzia privata di sicurezza e Bodyguard. Purtroppo, le sue richieste di finanziamento vengono puntualmente respinte dalle banche. All’ennesimo rifiuto, sarà spinto dalla frustrazione a ricercare soluzione alternative per la realizzazione del suo progetto. Così una sera, davanti una birra, i tre uomini decideranno di prendere in mano le sorti del proprio destino e di attuare un piano, che gli permetterà di dare una svolta alla loro vita.
La biblioteca Scarparo propone: Tre uomini in banca, un libro che rivela il mondo oscuro delle banche e le ripercussioni dei raggiri sulla vita delle persone semplici, ben lontane da manovre finanziarie e acrobazie azionarie. Le vicende dei protagonisti accompagneranno il lettore in un viaggio nella realtà finanziaria e umana, terreno di scontro di sentimenti esasperati e spesso, contrastanti. L’odio di Luca, il bisogno di riscatto di Matteo, la necessità di Paolo di perdonare se stesso, saranno le tre forze che muoveranno i protagonisti in un’ astuta rivolta contro lo spietato mondo della finanza.

Barbara Businaro

Apr 23, 2016 at 2:40 PM Reply

Insomma, queste banche se la cercano proprio!
Al femminile, mi viene in mente il film “3 donne al verde” con Diane Keaton, Queen Latifah e Katie Holmes: https://www.youtube.com/watch?v=eq85B4C90ag

iara R.M.

Apr 23, 2016 at 4:17 PM Reply

Sembra super divertente! Devo assolutamente vederlo, grazie per il link barbara. ^_^
Ehm… credo che nella mia quarta ci sia qualche refuso, tanto per cambiare. Scusate.
Buon pomeriggio! 🙂

Michele Scarparo

Apr 23, 2016 at 9:12 PM Reply

Tra queste quarte c’è davvero l’imbarazzo della scelta! 🙂

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