Diario difficile di un lettore sulla spiaggia
Giorno 4 – Piove in pineta
La burrasca di stanotte ha lasciato mare grosso e vento gelido sul lungomare, oltre a qualche nuvola ritardataria che ogni tanto scarica ancora la sua tristezza. Hai visto figliolo che ho fatto bene a portarmi dietro l’ombrello? Non sono poi così rincitrullito del tutto.
Mi vesto un poco di più e vado a passeggiare nel parco in pineta, decisamente più riparato dalle sferzate sulla costa. Con me porto un sacchetto con qualcuna di quelle confezioni no grassi, no zuccheri, no glutine, no lattosio, no uova -rimane qualcosa?- di cui mia nuora ha affollato la dispensa, sperando di incontrare Ishmael lungo il tragitto. Di sicuro oggi in spiaggia non c’è lavoro per lui e rischia di saltare il pasto. Lo trovo infatti all’angolo della piazza centrale a vendere ombrelli di tutte le fogge ai passanti. Anche lui mi aspettava: mi porge una raccolta di racconti di un autore della sua terra, tradotta in inglese, così mentre lui migliorerà il suo italiano, potrò anch’io allenare l’unica lingua straniera che conosco. Mi chiedo quanto gli sia costato recuperare quel libro, ma un regalo non si rifiuta mai e lo ringrazio di cuore. Poi gli offro un cappuccino e un cornetto caldi, sotto gli occhi esterrefatti di una cameriera bigotta, troppo giovane per sapere quanti italiani sono emigrati in america nel primo dopoguerra, qualcuno morto anche di stenti nell’illusione di un sogno concesso a pochi. Là in mezzo, tra le lapidi, c’è anche mio zio.
Una cosa che m’incuriosisce di Ishmael è come, nonostante la vita assolutamente precaria che posso solo immaginare, lui si presenti così ben pulito, curato e profumato, molto più di me che a queste cose pure ci tengo. Non senza imbarazzo glielo chiedo. Mi sorride divertito, lasciando che i suoi denti di madreperla purissima risaltino sull’ebano intenso della sua pelle. Mi spiega che in spiaggia la sera si trova di tutto, confezioni con ancora qualche goccia di bagnoschiuma abbandonate alle docce e creme solari dimenticate nei tavolini, che seppure non gli servono, sono molto odorose. Beato consumismo.
(continua…)
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Comments (16)
Stefano
Ago 30, 2017 at 12:02 PM ReplySi fa umano. Molto bene. Comincia a piacerci, Vedremo gli sviluppi.
Barbara Businaro
Ago 30, 2017 at 4:46 PM ReplyBentornato Stefano 🙂 Il tuo commento oggi è stato il test dopo la migrazione di server di stanotte. (Ancora non è partita la mail di notifica di oggi, stiamo verificando)
Stefano
Ago 30, 2017 at 5:20 PM ReplyIn effetti, la 4^ puntata del racconto non mi è stata notificata per posta: l’ho trovata visitando il sito e sapendo che doveva esserci.
Barbara Businaro
Ago 30, 2017 at 6:13 PM ReplyGrazie Stefano! Abbiamo capito che il nuovo server ha il fuso orario di Londra… ecco perché non ci partiva! 😀
nadia
Ago 30, 2017 at 12:16 PM ReplyDelizioso. Non dico altro.
Barbara Businaro
Ago 30, 2017 at 4:47 PM ReplyGrazie Nadia 🙂
Alessandro Blasi
Ago 30, 2017 at 6:18 PM ReplySono proprio curioso di vedere cosa succederà domani al nostro amico… ormai è come se lo conoscessi da tempo!!
Barbara Businaro
Ago 30, 2017 at 6:25 PM ReplyDomani… aspetta che guardo… eh! Domani è proprio bella! 😉
Sandra
Ago 30, 2017 at 7:23 PM ReplyBarbara, server o non server qui ci stiamo affezionando tutti!
Barbara Businaro
Ago 30, 2017 at 7:48 PM ReplySono contenta che almeno il racconto vada bene. In quanto al server, i mal di pancia non sono ancora finiti… 😛
IlVecchio
Ago 30, 2017 at 7:53 PM ReplyNon mi somiglia per niente, però mi piace come lo stai raccontando. Anche se comincio a sentirmi geloso…
newwhitebear
Ago 31, 2017 at 3:53 PM Replyprosegue bene il racconto e decisamente molto umano. Alla fine Ishmael è una persona come noi che non gode degli stessi trattamenti. Il nostro vecchietto è molto più maturo di tanti altri, che si danno molte arie.
Veramente ottima è la storia.
Barbara Businaro
Ago 31, 2017 at 7:20 PM ReplyNon sarà che il nostro vecchietto così si sente meno in colpa quando entra in rosticceria?? Bisogna pensarle tutte eh!
Tiziana
Set 01, 2017 at 6:09 PM ReplyQuesto incontro è un toccasana per entrambi. Alla faccia della cameriera bigotta e vai a capire quanti altri…
Barbara Businaro
Set 01, 2017 at 6:28 PM ReplyChi legge libri se capisce al volo in qualsiasi parte del mondo, no? 😉
Tiziana
Set 08, 2017 at 8:43 PM ReplyEsattamente. Un linguaggio universale. 🙂